|| gdsabettesi@gmail.com ||

"Il popolo che rinuncia alla libertà per la sicurezza, non merita e non avrà né libertà né sicurezza" (Benjamin Franklin)

martedì 10 febbraio 2009

Quando la vita non può essere vissuta...

Toc Toc… si può?

E’ a dir poco VER-GO-GNO-SO!
La vita di una povera ragazza (se vita si può definire)… e la lotta di un padre… strumentalizzati da questa destra politica che, dirompendo all’interno di una difficile situazione familiare, porta la sua voce e i suoi dibattiti davanti alla figura di un padre che si trova già ad affrontare il peso di difficili scelte.
Il signor Silvio Berlusconi che a quanto pare non conosce il significato della parola “giustizia” ( e perché dovrebbe conoscerlo? Lui che ha un passato così pulito!), poveretto in questi ultimi giorni non ha potuto chiudere occhio e fare sogni tranquilli, perché dispiaciuto della sorte della giovane Eluana.
Se poi dall’altro lato, chi ha deciso questa sorte è il padre, Beppino Englaro, che invece sono 17 anni che non può chiudere gli occhi per addormentarsi, perché quelli di sua figlia non possono più riaprirsi e ricominciare davvero a vivere… CHI SE NE FREGA!
Se poi il volere del padre, nonché della figlia stessa, è accompagnato da una sentenza espressa dalla giustizia… CHI SE NE FREGA!
Io credo che ognuno di noi non è in grado di dire se questa scelta sia giusta o sbagliata… se si può considerare ancora ricco di vita il corpo di una ragazza che continua a respirare solo perché attaccata ad una macchina… che non può vivere più emozioni e contraccambiare l’amore ricevuto da chi le sta attorno… nessuno può decidere e giudicare! C’è solo da sottostare al volere di chi le è stata sempre accanto e che l’ha vista crescere distesa inerme su un letto d’ospedale.
Specialmente se il volere non è solo il suo… ma come è stato dimostrato, lo era anche di Eluana stessa…
E non mi si venga a parlare di diritto di vivere… perché nel caso di Eluana se ci fosse un diritto da rispettare sarebbe quello della dignità e del rispetto di una famiglia.
A volte la Chiesa e lo Stato dovrebbero fermarsi davanti l’uscio di una casa… e non pensare minimante nemmeno di bussare!


Lo sguardo di Eluana...

Cara Eluana, a quest’ora avrai riaperto già gli occhi e ti starai trovando la su in paradiso… e proprio sporgendoti da una nuvola vorrai vedere cosa succede qua giù!
No… non fare caso al nanetto che vedi a Roma, lo so che vorrai sapere chi è e perché sta parlando di te… tu hai avuto la “fortuna” di non conoscerlo… hai chiuso gli occhi due anni prima della sua “scesa in campo”… sposta però il tuo sguardo verso tuo padre… lo vedi?
Piange!... Non sai quello che ha passato… per 17 anni ti è stato accanto e non ha voluto smettere di crederci… ma 17 anni sono lunghi e quando poi la verità ti si presenta davanti crudele ed evidente… non hai più modo di sperare… La vita è vita… ma se non ha un senso, che bene è?
Tua madre si è ammalata dopo di te, e tuo padre si è ritrovato solo… le sue donne… la sua famiglia… legata ormai solo nel suo cuore… e nei suoi occhi che hanno continuato a guardarvi con dolore e pieni di lacrime.
Tuo padre ha combattuto affinché il tuo volere fosse esaudito, la giustizia gli ha dato ragione. Tu non eri viva e non potevi esserlo mai più: c’era solo il tuo corpo disteso su un letto e l’amore di tuo padre che ha voluto prendersi ogni responsabilità.
Ha fatto tanto… si è messo in prima fila, pronto ad essere accusato purché la tua pace non fosse toccata… a lui bastava solo liberarti ed immaginarti di uovo felice… anche se lontana da lui.
Il suo amore è l’unica cosa che avevi qui in terra. Non calcolare le voci degli altri. Quelle non valgono un solo soldo.
Quel nano di cui ti dicevo prima ha solo voluto usare il tuo caso per scontrarsi con le istituzioni. Se senti la parola “assassino” rivolta al Capo dello Stato, non badarci… chi la dice non conosce la sofferenza di un genitore che ogni giorno ha portato il dolore nel cuore vedendoti “non viva”… chi la dice voleva solo spazzare via 13 anni di lotta pulita fatta da un uomo, che per il bene della propria figlia e della propria famiglia ha dato se stesso per esaudire il tuo desiderio… chi la dice non ha rispetto verso le istituzioni che emettendo una sentenza, hanno accettato il tuo volere… chi la dice non sa, forse, che così facendo ti sta uccidendo una seconda volta. Ma tuo padre è forte, e noi siamo con lui… guardalo ancora e sussurragli un forte “grazie”.

con solidarietà alla famiglia Englaro
Davide Francesco Fragapane


3 commenti:

Agostino Micciche' from Rome ha detto...

e il sacro diritto del padre e della famiglia di ricordare Luana come l'hanno lasciata da viva.Perche' viva lo era 17 anni fa' in quanto, morta celebralmente e allo stato vegetativo,non aveva neanche' un barlume di possibilita' di tornare a vita.E non vivere piu' lo strazio che stavano subendo.E il sacro diritto di riposare in pace.
Non volevo neanche commentare per rispetto della famiglia.Per quanto riguarda le strumentalizzazioni,non preoccuparti,tra una settimana la lasceranno definitivamente in pace.Riposa in pace Eluana.

Marcella ha detto...

Berlusconi ha superato se stesso: la lotta per la difesa del diritto alla non-vita è diventato importante a tal punto da ignorare ignorare il dolore di una famiglia,ignorare una sentenza, ignorare la legge, ...anzi modificarla! Apriamo bene gli okki...stiamo attenti, perkè quelle del nostro premier sono azioni di carattere estremamente antidemocratico...
Questa sera il mio abbraccio è rivolto a Eluana e alla sua famiglia!

Anonimo ha detto...

good start