|| gdsabettesi@gmail.com ||

"Il popolo che rinuncia alla libertà per la sicurezza, non merita e non avrà né libertà né sicurezza" (Benjamin Franklin)

lunedì 9 febbraio 2009

Il sorriso dei giovani
Una delle cose che più mi affascinano della vita è senza dubbio il sorriso.
Quanti di noi non hanno mai sorriso? Quanti non hanno mai provato un’emozione, una sensazione più o meno intensa, capace di manifestarsi sul nostro corpo con quel bel solco sul viso?
Perché sì, vedere una persona sorridere è una cosa magnifica: è come se tu percepissi, in qualche modo, la sua felicità; è come se ti trasmettesse benessere e positività, e senti che quella positività è ciò che potrà cambiare l’esito della tua giornata, magari; o farti capire quanto è inutile e senza senso restringersi nel buio profondo dei propri pensieri, delle proprie noie e paranoie, perché non ne vale la pena e,comunque, sai che c’è, esiste, qualcosa di meglio. Per esempio brillare, sì, scacciare tutti quei pessimi pensieri dalla mente e credere in qualcosa di grande; avere quella luce particolare che solo la speranza e la gioia di chi ha voluto e potuto fare, di chi è riuscito nel suo intento, di chi sente che la sua vita è profondamente importante e di chi non permette che ciò che non va possa rovinargliela, sanno dare. Non sto parlando soltanto di persone in generale.
Sto parlando di voi, giovani, voi che, come me, siete nel pieno della vostra vita; voi che sognate, progettate, sperate in un futuro migliore. E voglio dirvi una cosa.
Quando ho iniziato il mio quarto anno di liceo (cioè quest’anno) ho subito notato che c’era qualcosa di diverso, qualcosa che non andava; io mi metto a guardare spesso la gente che passa, le persone, senza conoscerle neanche, magari, e quello spettacolo non era molto soddisfacente: non vedevo nessun sorriso, non c’era nessuno che avesse un’espressione felice, nessuno che avesse QUELLA LUCE; o, se anche c’era, io non lo vedevo. Credevo, o forse speravo, che questo avrebbe avuto fine, prima o poi, e che quel sorriso tanto amato, quel sorriso sincero, gioviale, manifestato o anche solo velato, sarebbe ricomparso nei loro visi, ancora una volta.
Ma questo non è avvenuto e mi dispiace davvero, perché sono fermamente convinta che in questa più che in altra età, una persona dovrebbe sorridere. Non è bello stare insieme ai miei coetanei e vedere quel certo distacco, quella cinica e fredda serietà che può soltanto essere presente in chi ha già vissuto la sua vita e ha tratto dalle sue esperienze, conclusioni nel loro complesso negative.
Noi giovani non abbiamo vissuto, noi non sappiamo tutto sulla vita o su ciò che ci riserverà, e se ci pensate bene, è proprio questo il bello della nostra età: abbiamo la possibilità di scoprire ogni giorno nuove cose. Perché allora non dovremo sorridere? Perchè non possiamo guardare il mondo ancora con gli occhi vivaci e sbalorditi di un bambino?
E' vero, il mondo di oggi, con i suoi problemi, la sua società, le sue istituzioni, non ci dà molte motivazioni per pensare positivo, per poter credere ancora in qualcosa; a volte,spesso, ci sembra che niente sia possibile, che nessun sogno potrà essere realizzato, che non riusciremo mai a superare i mille ostacoli e i problemi sempre più difficoltosi che la vita ci presenterà continuamente. Ma non bisogna scoraggiarsi.
Essere “depressi”, avere qualche cruccio per la testa o anche solo qualche piccolo momento di smarrimento alla nostra età è del tutto comprensibile, però non è giusto tenere costantemente il broncio per questo. Io credo che se i giovani ritrovassero quella luce speciale, quella gioia di vivere impressa nei loro occhi; se la smettessero di pensare a cose inutili, di essere cinici, freddi e di avere, a volte, anche degli stupidi pregiudizi o degli stereotipi che sarebbe meglio cancellare dalla loro mente, forse riuscirebbero ad aprirsi di nuovo, con più entusiasmo, alla vita.
E' chiaro che non tutti siamo così (e lo spero bene); però, io voglio pensare che un giorno i giovani si renderanno conto di quanto valgono davvero, di quanto siano unici e speciali e di quanto possano davvero dare una svolta al nostro mondo.
Giovani, non piangetevi addosso, non ha alcun senso. Cercate, invece di agire di più , di alzarvi è combattere per ciò in cui credete, e per ciò che volete. Non permetteremo certo a una società e a un mondo intero in crisi di sopraffarci, giusto? Noi siamo l'anima del mondo e in quanto essa, dobbiamo SORRIDERE.
Claudia Di Vincenzo

2 commenti:

Francesco Treseghè ha detto...

"La risata aumenta la secrezione di catecolarmine ed endorfine, il che a sua volta aumenta l'ossiggenazione del sangue, rilassa le arterie, accellera il cuore, abbassa la pressione sanguigna, con effetti positivi sulle malattie respiratorie e cardiovascolari, e in più aumenta la risposta del sistema immunitario".
dal film Patch Adams...
ago prima di dire che ho scritto una buffonata informati su questa persona...

Giovanna ha detto...

Hai scritto parole che trasmettono tanta serenità e positività...
Mi è capitato di leggere più volte, e penso anche a molti di voi, una poesia sul sorriso di tal Gino Mazzella, in cui c'è una frase che penso si ricolleghi al tuo post: "Un sorriso non costa niente e produce molto, arricchisce chi lo riceve, senza impoverire chi lo da. Dura un solo istante, ma talvolta il suo ricordo è eterno".
Ti abbraccio.