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"Il popolo che rinuncia alla libertà per la sicurezza, non merita e non avrà né libertà né sicurezza" (Benjamin Franklin)

venerdì 17 luglio 2009

CORSO DI FORMAZIONE POLITICA

dedicato ad Enrico Berlinguer

nel 25° anniversario della scomparsa

Bosco di Rifesi

Burgio (AG)

Hotel Feudo

23 – 26 luglio 2009

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PROGRAMMA


Giovedì 23 luglio ( Coordina Giacomo di Benedetto )

ore 10,00 - Arrivo e sistemazione.

ore 11,30 - Presentazione del corso

ore 13,00 - Pranzo

ore 17,00 - “ Enrico Berlinguer: l’uomo, le idee, la politica ”. ( Luciano Violante )


Venerdì 24 luglio ( Coordina Angelo Capodicasa )

IL MONDO CHE CAMBIA

ore 09,00 - Colazione

ore 09,30 - “ L’economia globalizzata, la finanza: dove nasce la crisi ”. ( Francesco Boccia )

ore 11,00 - Coffee Break

ore 11,30 - “ Sostenibilità ambientale, cambiamenti climatici. La Green Economy

per affrontare l’emergenza ”. ( Massimo Scalia )

ore 12,30 - “ Il ciclo dei rifiuti in Sicilia ”. ( Aurelio Angelini )

ore 13,30 - Pranzo

ore 15,30 - “ Un nuovo welfare per il nuovo secolo ”. ( Maria Grazia Gatti )

ore 17,00 - Coffee Break

        ore 17,30 - “ Fede e politica: l’influenza del credo religioso nelle società moderne. Il valore della laicità dello Stato ”. ( Ignazio Marino )

    ore 18,30 - “ Un’etica per l’economia e per la politica ”. ( Lino Duilio )

    ore 19,30 - “ Diritti civili e diritti di libertà ( emigrazione/immigrazione ) ”. (Jean Leonard Touadi )

ore 20,30 – Cena

Sabato 25 luglio ( Coordina Vincenzo Marinello )

IL NUOVO SOGGETTO POLITICO – Alle radici del riformismo del PD

ore 09,30 - “ Il riformismo nel pensiero cattolico progressista ”. ( Pier Luigi Castagnetti )

ore 11,00 - Coffee Break

ore 11,30 - “ Il riformismo nel pensiero laico e di sinistra ”. ( Michele Ventura )

ore 13,00 - Pranzo

ore 15,30 - “ Le nuove culture politiche. Le parole della modernità ”. (Giuseppe Civati )

        - “ Comunicazione e partecipazione politica al tempo di internet. Le nuove

        tecnologie ” . ( Giuseppe Civati )

ore 19,00 - “ Quale modello di partito per le nuove sfide? ”. ( Maurizio Migliavacca )


Domenica 26 luglio ( Coordina Emilio Messana )

LA BATTAGLIA POLITICA DI OGGI

ore 09,30 - “ Mezzogiorno e politiche di riequilibrio territoriale ”. ( Sergio D’Antoni )

ore 10,30 - “ Il Mezzogiorno e l’Europa: le politiche di coesione ”. ( Giuseppe Provenzano )

ore 11,00 - Coffee Break

ore 11,30 - “ La Sicilia nella crisi ”. ( Franco Piro )

ore 12,30 - “ Infrastrutture e Sviluppo in Sicilia ”. ( Angelo Capodicasa )

ore 13,00 - Pranzo

    ore 15,30 - Tavola rotonda “ La Legalità libera lo Sviluppo ”.

    ( Franca Imbergamo, Ivan Lo Bello, Francesco Forgione, Lillo Speziale )

ore 17,00 - Coffee Break

    ore 17,30 - Conferenza conclusiva del corso. Rosy Bindi



    La quota di partecipazione,
    comprensiva di vitto e alloggio, è di 20 euro.

    La sistemazione avverrà in camere doppie e triple.

    Per i partecipanti non residenziali che si fermano a pranzo la quota è di 10 euro.

    Agostino Di Vincenzo , 0922 605413 , 333 9488350 , email :agdivi@tin.it ;

    Andrea Iatì , 3384625823 , 3280279077.

martedì 14 luglio 2009

Arriva il G-DAY!!! Tenetevi forte!

Immaginate come sottofondo a questa lettura, la famosa colonna sonora di Odissea 2001 nello spazio... ci siete? Ora provate a immaginare come si poteva sentire la gente di allora, nel vedere navi spaziali, viaggi intergalattici, nel lontano 1968, quando ancora l'uomo doveva mettere piede sulla Luna. Immaginate lo stupore, le fantasie, le aspettative che poteva suscitare! Non dico di iniziare a fantasticare e di morire dalla curiosità per ciò che voglio dirvi, ma almeno sono riuscito a crearvi un pò di suspense? Bene... Adesso proiettatevi verso il futuro, immaginate, viaggiate! Non dico di immaginare cosa succederà tra 20 anni, ma semplicemente di immaginare cosa potrebbe succedere tra 100 giorni. Dai che ci state arrivando! G-Day, 100 giorni....
Un'altra sera, nel mio tragitto verso casa, ho potuto ammirare uno dei tanti illuminati manifesti del nostro grande Partito Democratico, che recitava codeste parole:
" Tra 100 giorni cambia il PD!".
In un primo momento la prima frase che mi venne in testa fu :" Speriamo!!". Poi ci ripensai ancora un attimo, per sicurezza lo rilessi e vidi scritto, sotto questa bellissima frase, Bersani e D'alema. E tutto d'un tratto, una sola canzone pervase la mia mente, quella del Trio Medusa, ricordate: questa è proprio na ca... una grande ca....
Ma ritorniamo a quello che potrebbe succedere tra 100 giorni. Con ancora le immagini ed il sottofondo di Stanley Kubrik, proviamo a immaginare il Futuro del PD.
Appunto, il futuro, il cambiamneto tanto invocato dal PD!! Noi vorremmo il meglio dal nostro partito! Per chi non avesse visto il film, molto filosofico, questo percorre l'evoluzione nel tempo dell'uomo, dall'età della pietra alla scoperta dello spazio e , nella scena finale, vi è un feto, non so se propriamente umano, comunque una nuova vita, che osserva la terra dallo spazio. Il feto potrebbe rappresentare noi giovani democratici che stiamo muovendo i primi passi all'interno del "mondo" PD, a sua volta allo stato embrionale. E i giovani vorrebbero vedere un PD nuovo, migliore. Ora immaginiamo ognuno di noi, di essere il feto che scruta la terra , il film finisce qui , noi invece voliamo verso la terra, per vedere com'è. Stanley Kubrik ci ha lasciato una civiltà che stava provando ad atterrare su Giove, quindi dovremmo trovare trovare tutto nuovo, evoluto, a passo con le esigenze dei tempi. Questo viaggio spaziale per arrivare sulla terra dura 100 giorni e invece di trovare gente nuova, aria nuova, un mondo migliore, troviamo il nulla, fino a quando ci imbattiamo in una grande roccia con le lettere del PD incise. Sopra questa roccia uno scheletro, alto, ex segretario e accanto, uno che pacatamente da ex segretario, stava per cedere pacatamente il posto ad un'altro che indossava una tonaca francescana. Qui la bellissima sinfonia del film si interrompe bruscamente. "Ancora loro!". Lì, fermi, dopo due anni, devono ancora far nascere sto partito? Anzi, come se l'evoluzione di Kubric fosse progredita allo stadio della pietra, loro, con due partiti, ancora non sono riusciti a crearne uno. "Odissea 2009 nella Sinistra" - il titolo di un film che prima o poi ci scommetto che faranno. O era meglio centro-sinistra? Vabbè, facciamo centro e basta, non vorrei che mi tolgono la tessera...
"Ma come?" - diremmo a questo punto, cento giorni, tante attese e siamo di nuovo ritornati all'età della pietra? Sotto c'è ancora quel manifesto- Il PD cambia- mentre sopra, ci sono ancora quelli che avevamo lasciato cento giorni fà? Che poi sono gli stessi che c'erano due anni fa, 5 anni fà, 20 anni fà.... Non è manco nato che già è vecchio!!
Però, chi ha visto il film ricorda che nella scena iniziale c'è una scimmia. Quella stessa scimmia, la vediamo adesso che, accanto alla lettere PD, sta cercando di incidere una -L. Nel film la scimmia si ritrova davanti uno scheletro di animale, stacca un pezzo di osso simile ad un martello, e scopre l'uso del primo utensile, e spacca tutte le altre ossa. Davanti a noi, la nostra scimmia, si trova lo scheletro di Fassino,ma prima di staccargli il femore gli chiede la tessera, ma Fassino non vuole fargliela, perchè sa che quella scimmia ha un'arma. La parola!!
Soprattutto parla dove gli altri si comportano come delle scimmie, homi di Nehandertal , il capo dei quali è il più basso, ricco e che ce l'ha sempre erectus. Quella scimmia potrebbe pigliare il femore di Fassino, cioè i resti di questo partito, e usarli per fare ciò di cui l' Italia ha bisogno: Opposizione.
Quella scimmia evoluta è Beppe Grillo, che non nasconde i suoi modi animaleschi, i suoi istinti, li trasferisce in piazza, parla di argomenti di cui pacatamente, molto pacatamente, Veltroni non ha mai fatto menzione, di cui a mala pena, ha fatto menzione Franceschini per racimolare qualche voto prima delle Europee. Quella scimmia ha un dono: sa smuovere le piazze, arriva alla gente, ma soprattutto arriva a noi giovani, perchè ci parla di Futuro e di Futuribile!
Quella scimmia ,alle primarie, spaccherebbe le ossa agli altri candidati, come la scimmia di Kubric spaccò i resti delle ossa di quell'animale. Secondo voi, perchè Fassino ha così paura da voler addirittura negare la tessera a un cittadino che vuole farla. Non si sono fatti di questi problemi nel tesserare pregiudicati e stupratori!
Forse perchè Grillo, ci metterebbe poche ore a raccogliere le 2000 firme necessarie alla candidatura, la sua provocazione nasce proprio da questo, si sono fatti i conti male. E se non le riuscirebbe a raccogliere tra gli attuali tesserati, e a sentire le parole del coordinatore GD Raciti di Ragusa, un giovane già vecchio, inglobato nella dinamica di partito, potrebbe succedere, li porterebbe lui i 2000 nuovi tesserati! Più quelli necessari alla vittoria delle primairie! Già nella nostra Santa E lisabetta, immagino la fila di giovani che vorranno tesserarsi! E poi?
E poi, ritornando al nostro film, la storia potrebbe nuovamente iniziare, il PD potrebbe nascere e soprattutto potrebbe evolversi. Potrebbe veramente cambiare!
E allora sì che quel manifesto avrebbe un senso! E allora sì che la tessera del PD avrebbe un senso: per la prima volta il PD andrebbe a votare nell'incertezza. Per la prima volta onorerebbe l'aggettivo che porta nel suo nome. Se si tessera, diventa a tutti gli effetti uno di noi e ha il diritto, democraticamente, di poter correre, alzi la mano chi può dire il contrario!!
Ma se, come spero, non sarà una provocazione quella di Beppe Grillo, secondo voi la Casta accetterà mai? Se fosse solo il PD ad avere paura... e sapete, tra di loro, i partiti usano darsi una mano, le tregue.. Ma adesso sappiamo una cosa: questi grandi leader di partito hanno paura del "giullare " Grillo.
Ma è mai possibile? Perchè?

Guardatevi questo video, il discorso iniziale è di Bob Kennedy nel 1968, vi coniglio di stoppare il video e leggervelo. Ciao giovani PD, attuali e futuri!

venerdì 10 luglio 2009

Collegialità vs Assenteismo

Si è riunito lunedì, 6 luglio scorso, in seduta straordinaria, il consiglio comunale, con i seguenti punti all’ordine del giorno:

1) Scioglimento della convenzione per l’esercizio coordinato del Servizio di Segreteria Comunale tra i Comuni di Santa Elisabetta e Sant’Angelo Muxaro.

2) Discussione sul progetto ERMIAS, per l’accoglienza e la solidarietà nei confronti dei rifugiati politici; il progetto è inserito nell’ambito del Fondo Nazionale per le Politiche dei servizi e dell’asilo presentato al Ministero dell’Interno, presso il Dipartimento per le libertà civili e dell’immigrazione.

3) Discussione sulla situazione debitoria del Comune di Santa Elisabetta contro G.E.S.A Ag 2.

4) Presentazione della Giunta Comunale.

In contrasto con i toni pacificati durante il primo Consiglio Comunale, i buoni propositi e l’annunciata volontà dell’opposizione, di istaurare un confronto costruttivo con la maggioranza e di intraprendere insieme il progetto per la realizzazione di una nuova Santa Elisabetta, l’assenteismo da parte dei consiglieri d’opposizione.

I tre consiglieri dell’opposizione presenti in aula, hanno abbandonato la seduta senza giustificato motivo. Mi rivolgo a tutti, ma soprattutto ai giovani consiglieri, che dovrebbero essere soddisfatti di essere stati eletti e di aver avuto la possibilità di sedere in questo Consiglio comunale, per dare un contributo forte alla rinascita e al futuro del nostro paese.

Vorrei ricordare a tutti che siamo stati scelti dal popolo sabettese, che siamo i loro rappresentanti e che siamo chiamati ad ottemperare ai doveri di consiglieri comunali. Non siamo stati scelti per dar conto del nostro operato a gruppi politici o di persone, ma solamente ai cittadini sabettesi che con il loro voto ci hanno dato mandato di operare per il nostro paese.

E’ stata portata fino in fondo, invece, la scelta del sindaco, annunciata durante la campagna elettorale, durante la quale ha a lungo parlato di “collegialità”, cioè della volontà di intraprendere un lavoro di squadra, che coinvolgesse tutti, un’attività di collaborazione tra la maggioranza e l’opposizione, sottoponendo tutte le decisioni, anche quelle che non sono di competenza propria del consiglio comunale a quest’ultimo e, quindi, portare tutte le decisioni alla conoscenza dei cittadini.

Fiduciosa di un riscontro positivo da parte di tutti durante la prossima seduta del Consiglio comunale.

Giovanna Iacono

venerdì 3 luglio 2009

La trasparenza dell'informazione


Militello ha nominato la Giunta.


Il neo sindaco di Santa Elisabetta, Emilio Militello, ad una settimana esatta dal suo giuramento in consiglio comunale, ha provveduto a nominare la sua prima giunta. Si tratta di quattro assessori, tanti ne prevede la legge, che affiancheranno il primo cittadino in questo suo primo scorcio di mandato amministrativo. Questi i nuovi assessori: Vincenzo Fragapane, area MPA, già designato come vice sindaco, Giuseppina Greco (Udc), Giuseppe La Porta (Pdl) e Giovanni Sicurello (Udc).


Vista la provenienza politica del sindaco, esponente del Pd, potremmo definirla una giunta anomala, ma anche la lista che sosteneva Militello annoverava tutte queste eterogenee componenti e quindi tutto rientra nel già previsto.

“Dopo l’elezione dell’ufficio di presidenza del Consiglio comunale - ha dichiarato Militello - abbiamo completato il quadro istituzionale. Credo di aver nominato una giunta di qualità che sicuramente saprà dare quelle risposte che i nostri concittadini si attendono. Al momento non ho ancora attribuito le deleghe, ma lo farò nelle prossime ore. Certamente un tecnico come il dottor La Porta si occuperà di bilancio e sto valutando le altre deleghe da assegnare seguendo il criterio della competenza e delle capacità di ciascun assessore. È un mix di gente giovane e motivata, e altri con diverse esperienze maturate in precedenti occasioni. Ho già convocato per domani la prima giunta - ha continuato il sindaco - perché è necessario mettersi subito al lavoro. Io l’ho già fatto da diversi giorni ma ora è indispensabile che anche la giunta, nella sua interezza, cominci a svolgere il suo mandato, guardando al quotidiano, cercando di risolvere i problemi che via via si presenteranno, ma sempre con un occhio attento al programma, pensato dalla nostra coalizione e che ci siamo prefissi di realizzare nei prossimi cinque anni”.

Tratto da Agrigentonotizie.it

mercoledì 1 luglio 2009

Intervento in Consiglio Comunale


Colleghi consiglieri, signor Sindaco,

Cittadini presenti.

Permettetemi innanzitutto di rivolgere il mio primo saluto ed un sincero ringraziamento a tutti i cittadini di Santa Elisabetta. Queste elezioni amministrative hanno evidenziato un dato, il paese e spaccato a meta, e di questo risultato, dobbiamo tenere conto nella nostra azione amministrativa.

Ritengo necessario che ci sia massimo rispetto per chi ha perso. Ma ritengo oltretutto proverbiale, il rispetto delle regole democratiche, il rispetto per chi ha vinto, anche per pochi voti. Desideriamo rispetto per Emilio Militello, persona che ha una dignità e una storia politica, al di sopra di ogni sospetto, adesso sindaco di tutti i cittadini .

Rispetto anche per i consiglieri comunali di maggioranza, che hanno vinto la loro battaglia politica, senza rubare niente a nessuno, con onesta e professionalità. All’opposizione, va il riconoscimento, di avere anch’essi, dimostrato impegno e lottato fino alla fine, e aver dato il massimo di se stessi. Ho assistito e partecipato, anche da candidato a sindaco, a tante battaglie amministrative, a volte ho vinto, altre le ho perse, ma mai, si era verificato un attacco alle regole democratiche, ma anche di tipo personale, oltraggioso e offensivo, gridando ad alta voce, allo scandalo del broglio elettorale, manco se fossimo nella repubblica delle banane.

Ormai la campagna elettorale è alle spalle, i cittadini hanno eletto un sindaco e un consiglio comunale, il mio auspicio, è di lavorare assieme per ricostruire il paese, a partire dalle fondamenta. Prima di tutto, e mi rivolgo all’amministrazione attiva, dobbiamo fare comunità, attorno ai valori e al bene comune, dobbiamo sforzarci di ricostruire i rapporti sociali e politici, ammorbidire il clima avvelenato di questi ultimi anni. La gente si aspetta un cambiamento radicale nel modo di fare amministrazione, il paese ha bisogno di cambiamento, di trasparenza e di capacità. Vorrei un’amministrazione comunale, sempre disponibile, garante ed onesta che sappia dare delle risposte in tempi brevi ai suoi cittadini, capace di risolvere i problemi della quotidianità con cui ogni giorno si confronta la gente.
Vorrei un’amministrazione comunale, attenta alle fasce più deboli e quindi alle loro esigenze e che sappia garantire sicurezza ai propri cittadini; che si proponga di coinvolgere il mondo associativo sostenendo la nostra cultura e le tradizioni, che investa sullo sport e sui giovani dando loro la possibilità di esprimere le proprie potenzialità.
Un’amministrazione che sia in grado di far conoscere le potenzialità e le ricchezze del nostro territorio oltre i nostri confini territoriali, che sappia rilanciare il territorio e farvi confluire un turismo di qualità. Un programma, Sindaco, colleghi consiglieri, lo si può imbastire, abbozzare, ma per fargli prendere corpo e quindi diventare realtà vi è bisogno del coinvolgimento di tutti i cittadini, delle associazioni di volontariato, delle chiese locali e ed è per questo che ci vuole il contributo di tutti. Costruire questa nuova realtà di “città a misura d’uomo” che noi abbiamo in mente, questo progetto di cambiamento deve essere necessariamente condiviso, se no, rimarrà solo un sogno.


Siamo ad un bivio, ho siamo capaci di dare una svolta e di operare, tutti assieme, maggioranza ed opposizione per il bene comune, se no, il paese ha perso un’altra possibilità. Sono certo delle capacità, della serietà e della professionalità del nostro sindaco, democrazia vuole e mi ripeto, il sindaco di tutti. Conosco Emilio ormai da molti anni, tante battaglie politiche abbiamo fatto assieme, un uomo di partito serio e capace, di già segretario politico dei D.S. e consigliere comunale di lungo corso, non ho dubbi, che farà bene il suo lavoro assieme alla sua squadra di assessori.

E’ stata una campagna elettorale vera, la nostra, è stata di una campagna elettorale appassionata, il risultato finale è stato cristallino e corretto, chi ha avvelenato il clima elettorale, non solo ha distorto la realtà dei fatti ma ha espresso un giudizio offensivo non solo verso quelle persone che, con uno sforzo personale e tutto volontario, hanno contribuito ad organizzarla; ma, soprattutto, verso i cittadini che vi hanno partecipato con passione, entusiasmo, interesse, attenzione e che, alla fine, hanno scelto ed espresso il loro voto.

Ho parlato in questa aula chi sa, quante altre volte, e sempre con l’emozione della prima volta, rivedo in aula con piacere, vecchi colleghi di tante battaglie, ma anche colleghi e per giunta giovani, che per la prima volta si accingono a sedere in questa assemblea, una miscela di maturità, esperienza e di giovani di qualità. Sono certo che ci siano i presupposti per lavorare con serenità e servizio nell’interesse della comunità sabettese. Un augurio particolare vorrei rivolgere ai miei amici e compagni di partito, Totò Trapani e Giovanna Iacono, che hanno coronato il loro impegno e meritano, di sedere oggi in questa aula. Non mi scordo di ringraziare anche, gli altri amici di partito, candidati al consiglio, che non sono stati eletti, ma importante è stato il loro contributo, per raggiungere alla vittoria di questa campagna elettorale, onore al merito.

Oggi, noi ci accingiamo ad eleggere il presidente del consiglio comunale, una figura fondamentale per lo sviluppo dei lavori di questa assemblea. Una figura che per regola deve assumere un comportamento da super partes e garantire in ugual misura, maggioranza , opposizione e tutti i gruppi consiliari che si verranno a creare. Il compito del presidente, non si deve limitare, come purtroppo e successo in passato, a dare o a togliere la parola ai consiglieri o per convocare l’assemblea.

Il suo ruolo deve essere prima di tutto di garanzia per tutti, avere personalità e tutte quelle qualità, umane e politiche, per rappresentare con dignità tutto il consiglio comunale, nel suo ruolo di indirizzo politico programmatico, ma anche di organo di controllo nei confronti dell’amministrazione attiva.

Ai cittadini che ci hanno votato, va il mio personale ringraziamento e quello dell’intera coalizione.

Ma il mio ringraziamento e massimo rispetto è anche per coloro che hanno espresso un voto all’altro candidato a sindaco e ai consiglieri di opposizione. Questa campagna elettorale ha permesso a tutti di esporre i propri programmi, le proprie idee, di discutere e confrontarsi con il paese, la quale, dopo aver vissuto questi momenti con grande intensità, si è poi pronunciata confermando, fin dentro le urne, l’alta partecipazione a questo fondamentale appuntamento con la democrazia. Alla fine ha dato un responso elettorale a favore della lista Emilio Militello Sindaco.

E’ proprio dalla dialettica tra idee e programmi che si contrappongono, dal confronto tra persone e partiti che pensano diversamente, che trae alimento la democrazia, maturano le società, si consolidano le comunità.

Adesso Tocca a tutti noi, i cittadini ci hanno delegato a rappresentarli, dobbiamo fare il nostro dovere con passione, ragione e coraggio e al tempo stesso con onestà.

Cons. comunale

Giuseppe Di Vincenzo