|| gdsabettesi@gmail.com ||

"Il popolo che rinuncia alla libertà per la sicurezza, non merita e non avrà né libertà né sicurezza" (Benjamin Franklin)

domenica 31 gennaio 2010

noi non dimentichiamo chi lotta...

“Io ho deciso di rimanere qui, perchè non devo essere io ad emigrare per non “sporcarmi le mani” per cercare un lavoro, ma deve andare via chi questa terra l’ha martoriata. Ho creato un piccolo spazio cartaceo che periodicamente metto in giro (volantini e manifesti) al quale ho dato il nome di QUI CAMPOBELLO LIBERA (il mio paese infatti si chiama Campobello di Licata in provincia di Agrigento). Ancora sono il solo ad occuparmene, ma confido di risvegliare qualche bell’anima; Il mio spazio si occupa di informare i cittadini di ciò che i media nazionali oscurano o censurano: condannati in parlamento, leggi vergogna, inciuci ecc... Ho già avuto i primi commenti negativi, ma non mi fermo qui. Questa è la mia terra e io la difendo”.
Giuseppe Gatì


mercoledì 27 gennaio 2010

Sempre Vivi

Il ricordo del dolore, il disprezzo del potere, l’amore della parola “pace” e la felicità della parola “vita”, che sono presenti nei cuori di coloro i quali oggi non hanno ancora dimenticato, vi portano su in cielo le nostre lacrime: “Il treno di Auschwitz ha smesso di fischiare, ma le nostre emozioni ci aiutano a non dimenticare”.

venerdì 22 gennaio 2010

Cambio di "strategia"?


Come sapete tutti la legge sul processo breve ha avuto il suo primo ok dal senato e fra pochi giorni passerà alla camera per il voto definitivo. Ma siamo sicuri che andrà proprio a finire così? O ci sarà un cambio di strategia? Nei mesi scorsi l'avvocato David Mills in un'intervista aveva detto "sarebbe illogico che uno sia condannato e l'altro assolto; uno colpevole e l'altro innocente. siccome io so che il dottor berlusconi non centra niente con questa storia, non vedo come io possa essere condannato". E infatti la sentenza della corte d'appello dice testuali parole "fu corrotto da berlusconi". Naturalmente i difensori di Mills sono contrari a questa sentenza e puntualmente sono ricorsi in cassazione e la sentenza definitiva si saprà prima di aprile mese in cui scatterà la prescrizione del processo. Adesso se ci pensate bene il furbacchione di berlusconi può scegliere due vie: approvare il processo breve anche alla camera esteso ai processi in corso( naturalmente i suoi) oppure potrà aspettare il pronunciamento della cassazione e l'eventuale assoluzione di Mills. Si perchè se Mills sarà assolto cambia tutto e magari il servo Alfano cambierà pure il ddl sul processo breve togliendo la validità anche per i processi in corso e quella che una volta era una legge ad personam non servirà più! Vedremo che sceglierà di fare il dittatore se optare per la prima o per la seconda via . O l'ho chiamato dittatore forse posso istigare alla violenza così!
E intanto più tempo passa e più le televisioni sono a suo servizio e la propaganda sta degenerando più di quanto tutti ci potevamo immaginare; il parlamento è solo la succursale dei suoi uffici legali ecc..ecc...ecc.. insomma la solita storia dal 94 ad oggi! E pure la prima volta che è salito al potere il dittatore aveva in mente una bellissima riforma del fisco che prevedeva la presenza di due sole aliquote e la riduzione delle tasse!! Eppure nel 2010 mi risveglio guardo i telegiornali e sento la stessa cosa da 15 anni! Anzi sento di più rispetto a 15 anni fa! Un premier che due giorni prima invoca la grande riforma del fisco e dopo due giorni si rimangia le sue stesse parole per smentirsi categoricamente. Ma non finisce qua! ebbene nei momenti di difficoltà si ricorre sempre al solito motto: "noi non mettiamo mai le mani nelle tasche degli italiani; "noi non abbiamo mai aumentato le tasse e in questi 15 anni le ha aumentate la sinistra". Le magiche frasi che poi i telegiornali trasmettono con la loro propaganda che finisce sempre con un autorevole esponente del pdl che sentenzia" noi non aumentiamo le tasse, le tasse le ha aumentate prodi!". E forse quelli del pdl hanno ragione perchè è vero il governo prodi ha combattuto l'evasione fiscale e ha dovuto fronteggiare la procedura dell'unione europea sull'Italia causata dai buchi lasciati da Tremonti dal 2001 a 2006, il governo prodi faceva pagare le tasse a chi non le pagava! insomma il governo prodi non era a passo coi tempi perchè oggi non si usa più pagare le tasse e se osi farle pagare passi come quello che aumenta le tasse! oggi non si usa più combattere l'evasione fiscale anzi si usa agevolarla facendo i condoni ai paradisi fiscali dei mafiosi e dei delinquenti! Oggi non vale più la legge "ama il tuo prossimo come te stesso" oggi esiste la legge "futti il tuo prossimo perchè altrimenti ti fotterà lui". E tutti i cittadini italiani onesti che paghiamo le tasse perchè dobbiamo subire? Ma alle scuole insegnano che le tasse si possono diminuire solo se tutti le pagano, ma se io voto berlusconi devo sapere che voto per il più grande evasore fiscale di tutta italia! Berlusconi di questo non glie ne fotte un cazzo...e su questo il governo usa solo una strategia "quella di mettervela in quel posto"..!

mercoledì 20 gennaio 2010

Perché Will Smith non bacerà mai Angelina Jolie?

Ci si chiede a volte se siamo razzisti.
Giorni fa ho visto in tv un vecchio giornalista e comico televisivo, la scena era stata registrata alcuni anni fa, tra gli ospiti, infatti, ricordo di aver visto anche Indro Montanelli.
Il giornalista aveva fatto uno schema alla lavagna … uno schema tipo quello che fanno i matematici, dove disegnano due linee che chiamano rette, che incontrandosi formano un angolo di novanta gradi, che poi chiamano “piano”. Al centro di questo piano c’era una linea, invece, che partendo dall’alto, scendeva quasi in picchiata più si allontanava dall’origine di quel piano. Quel grafico rappresentava il razzismo in Italia. Il giornalista spiegava, infatti, che nel mondo, ma soprattutto nel nostro paese, regna un principio (o postulato, non ricordo mai bene questi termini scientifici!) che è il seguente: “Il razzismo nel cuore delle persone, è inversamente proporzionale alla lontananza del problema stesso”.
Cioè quando “l’altro” è lontano da noi, il problema non esiste. L’italiano è docile, tranquillo, lotta per i pari diritti, predica l’uguaglianza e la giustizia … Tutto bene si direbbe, finché “l’altro” non è a casa nostra. Quanto più si avvicina lo straniero, tanto più si chiudono le nostre porte … tanto più scompare il nostro senso di fraternità … tanto più dimentichiamo i nostri principi di uguaglianza.
L’italiano diventa razzista.
La storia ce lo insegna … ce lo ha dimostrato il duce ai suoi tempi … ce lo mostra la politica di oggi … Siamo razzisti dividendoci tra nord e sud … non vedo perché non esserlo con gli africani o con chiunque appartenga ad un’etnia diversa dalla nostra!
Forse il nostro è un pregiudizio mentale non voluto ma ereditato dai nostri avi, come una sorte di discriminazione che ha avuto origine in un lontano passato, in cui era il fato a decidere la tua condizione sociale di libero cittadino o umile servo, fino ad arrivare al nuovo millennio, con nuove regole e ordini morali.
Ciò nonostante, il tempo sembra non essere riuscito a cancellare questa enorme macchia che si ostina a dividere l’uomo in “razze”… un concetto che nemmeno esiste se non negli occhi di chi le vede.
Del resto ci è stato insegnato ad essere razzisti … e ancora oggi ne siamo schiavi, anche se non ce ne accorgiamo … i segnali ci vengono trasmessi giorno dopo giorno …
Il cinema ad esempio … dopo più di un secolo … ancora il razzismo non riesce ad allontanarsi dalle pellicole.
Se il tempo in cui i personaggi “neri” erano interpretati da attori bianchi a viso truccato è finito, non sono passate ancora di moda certe regole.
Will Smith ne è esempio … Quante volte lo abbiamo visto salvare il nostro mondo? Quante volte ha salvato l’umanità da attacchi alieni, da pesti incontrollabili, o addirittura diventare eroe di ogni giorno con i film di Muccino? Ma ditemi … quante volte avete visto Will Smith baciare una bella attrice bianca come Angelina Jolie?… Will Smith può anche diventare l’eroe americano, ma mai essere il padre di un’intera nazione.
Obama ai vostri occhi sarebbe lo stesso con una moglie bianca? Agli americani sono sicuro non avrebbe fatto tanta simpatia …
Chi ha già visto il nuovo capolavoro hollywoodiano “Avatar” si sarà sorpreso di come il cinema americano, una volta tanto si distacca dalla madrepatria, prendendo le parti “dell’altro”, dei poveri nativi invasi dai soliti americani attaccabrighe, che con la solita scusa di civilizzare il prossimo, trovavo un buon pretesto per attaccare ed arrivare ad altri fini. Se pensate però che ogni forma di razzismo sia completamente assente vi sbagliate di grosso (avviso: consiglio di non continuare a leggere e saltare un paio di righi a chi ancora non ha visto film e non vuole aver svelato un po’ il finale).
Malgrado tutte le buone intenzioni, “l’altro” è sempre messo sotto gli occhi dell’impotente, costretto a subire la supremazia e la possente forza americana. A salvare i poveri nativi sarà, infatti Jake, il giovane marines americano, ribellatosi al volere del suo colonnello.
Come vedete, anche dove il razzismo sembra scomparire, all’insaputa degli spettatori, viene celata sempre la supremazia dei “bianchi”.
Solo sessantacinque anni fa ci veniva svelato l’orrore nazista.
Il futuro non è più quello di una volta.
Chissà se un giorno vedremo il bel fusto di Will Smith baciare la bella Angelina Jolie, non solo sotto le sembianze dei piccoli pesciolini animati di “Shark Tale”
francesco treseghè

venerdì 15 gennaio 2010

odi et amo

Quando l'uomo maltratta la sua terra...























...e quando la natura si ribella al suo virus

venerdì 8 gennaio 2010

Regionali, Sinistra e Libertà rompe ovunque col Pd

Le regionali rischiano di esser più dolorose che altrove, per il Pd, nel Mezzogiorno. Allo stato sono a rischio tutte e tre le grandi regioni del sud che vanno al voto: Puglia, Campania e Calabria. In più la rottura con Nichi Vendola, che ormai sembra definitiva, ha fatto prendere a Sinistra ecologia e libertà una decisione che potrebbe avere pesanti ripercussioni in tutte le sfide elettorali: il movimento di cui è leader il governatore pugliese ha infatti deciso di sospendere in tutte le regioni le trattative in corso. «È aperto un problema nazionale del quale Sel intende discutere direttamente con i rappresentanti nazionali delle forze politiche», si legge nel comunicato diffuso dal coordinamento di Sinistra e libertà. Niente chiarimento, niente alleanze. E il fatto che in Puglia le primarie sembrino fortemente a rischio, non aiuta.

VERSO IL NO ALLE PRIMARIE IN PUGLIA
Francesco Boccia ha terminato le consultazioni con le forze politiche che lo sostengono. «Alleanza per la Puglia» è il nome della coalizione, di cui fanno parte dieci partiti (Pd, Udc, Idv, Socialisti, Verdi, Radicali, Repubblicani, Api, Sinistra Popolare e Unione movimenti popolari). Sette di questi, a quanto pare, si sono detti contrari alle primarie. Udc in primis. A questo punto l’assemblea del Pd regionale, che si riunisce lunedì, molto probabilmente prenderà atto dell’orientamento della maggioranza degli alleati e deciderà di non far svolgere le primarie. Nichi Vendola ha già annusato l’aria. E va all’attacco: «Boccia ha fallito perché non c’è una coalizione che va da Casini a Vendola. È in campo una gigantesca coalizione fatta di sigle che magari non corrispondono a nulla. E a Casini, che considera le primarie un giochino di Vendola, dico i giochini sono quelli che si fanno nelle segrete stanze dove la politica è appannaggio di ristrette oligarchie». Boccia ha cercato un contatto con Vendola: «Ma neanche mi ha risposto agli sms che gli ho mandato». E a questo punto, nonostante tutto, si dice «soddisfatto». Il rischio di una doppia candidatura per il centrosinistra e di una conseguente dispersione del voto è però ormai praticamente certo. E non meglio sembra andare per le altre due grandi regioni del mezzogiorno che andranno al voto.

TENTATIVO IN EXTREMIS IN CALABRIA
In Calabria, oltre a Sel che ha sospeso il confronto, c’è l’Idv che sosterrà l’imprenditore Pippo Callipo. Per tentare in extremis di chiudere l’accordo con l’Udc, viene offerta ai centristi la scelta del candidato governatore. Sulla carta rimangono confermate per il 17 gennaio le primarie, nelle quali si sfideranno il governatore uscente Agazio Loiero, e altri tre democrat. Ma un incontro a Roma a cui hanno partecipato lo stesso governatore uscente, il segretario regionale Carlo Guccione e il segretario nazionale Bersani si è chiuso lanciando proprio questo messaggio ai centristi, in codice fino a un certo punto. Si dovrà nelle prossime ore, spiega Guccione, «esperire ogni tentativo per costruire un nuova alleanza di governo larga in Calabria, che veda lo stesso partito di Casini protagonista di una nuova stagione politica che rimetta il mezzogiorno al centro della politica nazionale». Loiero non si è messo di traverso, ma ora la palla è nel campo dell’Udc. I centristi rimangono ancora alla finestra anche in Campania. Il partito locale è spaccato a metà ed è assai probabile che la decisione finale verrà presa a Roma. Ma per il Pd la priorità a questo punto è ricucire con gli alleati per così dire tradizionali, sinistra e Idv. Che, spiega il segretario campano Enzo Amendola dopo un incontro al Nazareno con Bersani, «sono contrarie alle primarie di coalizione che noi come Pd avevamo proposto».

di Simone Collini su l'Unità, 8 gennaio 2010