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"Il popolo che rinuncia alla libertà per la sicurezza, non merita e non avrà né libertà né sicurezza" (Benjamin Franklin)

giovedì 30 settembre 2010

Siamo un partito aperto al dialogo non di beghe.


Purtroppo la storia della politica italiana non è iniziata dal 2006 in poi quando la luce benevola della verità ha folgorato le coscienze di noi giovani tutti che tutto ad un tratto abbiamo capito l'intera storia della politica nostrana. Sarebbe entusiasmante e non lo nego.

Poi tangentopoli, la magistratura, la storia dell'italia e delle persecuzioni sul partito comunista italiano da parte della magistratura dello stato mafioso amico della mafia di toto riina; per noi queste cose non esistono? ma stiamo scherzando? Vogliamo negare pure questo? Vogliamo negare pure la storia? vogliamo negare che il pci era l'unico nemico della mafia e dello stato-mafia? Vogliamo negare pure che Falcone e Borsellino sono stati uccisi dallo stato-mafia perchè lasciati soli? Non fa pensare tutto questo?
La storia è fatta di uomini e la faranno sempre gli uomini, la storia non la fanno i giornalisti giudiziari, la storia non la fanno gli atti processuali che non portano a nulla di CONCRETO. Lo capiamo questa sottile quanto nello stesso tempo enorme differenza oppure no?

E dove sia accertata, ripeto dove sia accertata oggigiorno convivenza o malaffare tra alcuni esponenti del mio partito e la malavita di qualsiasi genere in qualsiasi parte d'italia vogliamo massima e ripeto massima intransigenza tutti dal più vecchio al più giovane perchè noi siamo gente seria. Noi siamo gente che pretendiamo la legalità e che ci battiamo per ideali.
Gli "ideali";troppo difficile per alcuni capire il vero senso di questa parola che viene spesso usata impropriamente senza averne capito veramente il significato sublime che possiede.
L'elettorato del pd è abbastanza serio e capace da capire e da "pretendere" le dimissioni dei leader anche senza gli atti di un processo o ancora prima di iniziare un eventuale processo: è la storia che lo dimostra e noi abbiamo contribuito a farla la storia come si deve.
Il pd non è un partito personale è il partito del popolo e delle coscienze individuali di ogni singolo tesserato o elettore. Il pd è diverso dagli altri partiti personali che esistono in italia. Noi siamo il più grande partito della repubblica italiana l'unico sopravvissuto fino a ora e l'unico che non morirà mai. abbiamo un bellissimo giocattolo tra le mani, tra le mani abbiamo lo strumento per costruire il futuro e non saremo di certo noi giovani generazioni a rovinarcelo con le nostre stesse mani. Forse non ci si accorge che siamo fortunati rispetto ad altri nostri coetanei, forse non ci si accorge che siamo solo noi a giocarci la nostra possibilità. La palla è al centro del campo e l'arbitro ha già fischiato da tempo, non permetteremo di farci rubare la palla dall'avversario. E l'avversario ha un nome ben preciso: noi stessi.

L'elettorato del partito democratico è un elettorato intelligente e capisce quando c'è malaffare e a chi dare il proprio voto, è un alettorato esigente che pretende le dimissioni se necessario del suo leader, è un elettorato navigato e cosciente delle proprie idee stiamo parlando di milioni di coscienze e di intelligenze! siamo stati sempre un partito che si basa sull'empatia tra il leader e la base e siamo stati sempre un unicum.

LO so che per francesco e agostino questo è "per ora" tanto difficile quanto secondo me impossibile da capire. La sottile quanto enorme differenza che esiste tra chi come me e tanti altri ripone i propri ideali, le proprie speranze e le proprie propspettive, il proprio sudore e il proprio sangue in un progetto politico serio e tra chi come voi (intendiamoci non è assolutamente una colpa) non hanno ancora provato che significa tutto questo. Credetemi è difficilissimo da spiegare. é come l'amore che ti colpisce e che non ti abbandona più e poi il partito lo senti tuo, ti senti parte di un mondo che ti affascina e ti suggestiona, ti coinvolge e ti riempie totalmente.
Vi invito a provarle certe emozioni quando la sera in televisione senti parlare il tuo segretario, per me è sempre la stessa gioia, come se fosse la prima volta, come se lo sarà per sempre: è un empatia che durerà per sempre.

Vi sembra cosi strano che alcuni difendono il proprio partito? Credetemi non lo è.
Voi pensate che siamo offuscati perchè lo difendiamo ostinatamente anche se secondo voi a torto. Bene fermatevi a riflettere: quando una cosa è vostra voi che fate lottate per migliorarla o per peggiorarla? Io penso che quando una cosa è vostra lottate per perfezionarla, per renderla la migliore di tutte le altre, per renderla quanto più possibile perfetta.

francesco e agostino e marcella, vi chiedo solo un po di decenza e di rispetto per chi è da una vita che lotta e crede in determinati valori.

Ci vuole un po di creatività nel collegare le cose, un po di personalità! e basta di leggere e di pensare tutto solo tramite atti giudiziari come se fossero la bibbia e il senso di ogni discussione. Non vi chiedete allo stesso tempo perchè milioni di elettori hanno fiducia in persone come d'alema e fassino? perchè questo non ve lo chiedete? perchè non vi chiedete il perchè di questo? o la discussione politica si deve basare solo ed esclusivamente sulle parole di un giornalista giudiziario? La storia è ben altro. Non lo capite che è questo che vi si rimprovera?

Proviamo a fare un analisi politica seria che ha un senso e che da un senso alle cose che succedono invece di fare i magistratini i giovani e gli intoccabili i "navigati" della politica. Mi rivolgo ai grandi: chi rimane sempre fermo nelle proprie posizioni non andrà lontano. Certo è un esempio di credo spassionato e invidiabile, ma un po di autocritica certe volte non fa male e sono certo che voi ne abbiate esperienza da vendere e capirete le mie parole senza fraintendere.

Il cervello quando inizieremo ad azionarlo tutti giovani e grandi? quando sarà troppo tardi non lo spero ancora siamo in tempo!!

Ragazzi piedi a terra e umiltà. E i GRANDI nello steso tempo devono sapersi interrogare anche sul perchè il pd non riesca come prima ad attirare una così larga fetta di giovani E NON RIMANERE BARRICATO NELLE PROPRIE POSIZIONI COMe SE FOSSE UNA TRINCEA INTOCCABILE o come se si possedesse l'elisir della verità.
Così non si va da nessuna parte e ripeto da nessuna parte giovani e grandi. NON è E NON DEVE ESSERE UNA LOTTA TRA GENERAZIONI CONTRAPPOSTE! Deve essere un incontro costruttivo e fruttuoso. Rispetto e collegialità! devono essere il nostro dictat!
Io cerco di navigare in queste acque e penso non me ne volete a torto che ho ragione.

Gente come la serrecchiani, civati e renzi non usano un linguaggio indecente, vogliono il ricambio generazionale come noi, vogliono un partito più aperto ai giovani come noi, ma non cadono mai nel banale .

E poi chiedo a tutti un po di rispetto sia ai grandi che ai giovani incondizionatamente. Questi discorsi di cosi grande bassezza sia da una parte che dall'altra si fanno al limite in sezione non nelle pagine di un blog. E pretendo un po di serietà per favore perchè non è modo questo di discutere tra gente seria come noi.

E con questo spirito che tutti prendiamo coscienza dei nostri ruoli. Spero in un bel congresso proficuo in tal senso che non deluda le mie e le vostre aspettative.

Con passione e affetto

Stefano Di Vincenzo
membro giovani democratici

mercoledì 29 settembre 2010

Buon Compleanno caro Presidente.

Parla come un bambino al primo giorno di scuola Silvio Berlusconi.
Peccato che abbia dimenticato che il suo governo è in carica già da due anni e mezzo.
Peccato che abbia dimenticato che per otto anni, negli ultimi dieci, il paese è stato sotto la sua guida.
Riforma della magistratura, Riforma fiscale, Federalismo, Sicurezza e Mezzogiorno: Lo stesso programma che da 15 anni continua a ripresentare agli occhi degli italiani.
“Un programma ormai diventato come la Salerno–Reggio Calabria”, afferma il deputato Adornato dell’Unione di Centro.

Parla di crisi economica. Ne parla come se l’Italia non l’avesse conosciuta: dimentica i 500 mila lavoratori che hanno perso il posto, dimentica i 300 mila cassaintegrati che lo perderanno a breve, dimentica che un giovane su tre oggi non riesce a trovare più lavoro, dimentica i richiami di Confindustria e della Marcegaglia, che lamentano la totale assenza del governo nei problemi del settore industriale.
Parla di ridurre la pressione fiscale e di inasprire la lotta all’evasione. Solita barzelletta e solita storia che si ripete dal ’94.

Parla di Federalismo, quando negli ultimi due anni non ha portato avanti nessun progetto di sviluppo. “Dove sono i conti per attuare un federalismo che sia uguale in Lombardia come in Campania?” Chiede l’onorevole Bindi del Pd.

Parla della magistratura. Lamenta di processi troppo lunghi e di un super potere da parte dei magistrati, i quali interferiscono con il lavoro del governo: dimentica che è anche grazie a leggi come la Cirami, da lui intromessa nel 2001, che i processi diventano lunghi fino a cadere in prescrizione. Strano però una tale labile memoria, da parte di chi ha visto cadere così ben 6 suoi processi.
Dimentica che le indagini che lo riguardano non sono risalenti agli ultimi anni, da quando nel 2008 ha ripreso il potere. Solo così si potrebbe comparare l’immunità di cui si vuole avvalere a quella che godono i premier di altri paesi democratici. Peccato che i fatti che lo riguardano risalgono a ben prima della sua elezione e che non abbiano nulla a che fare con il suo lavoro legislativo.

Parla dei problemi del Mezzogiorno. Rievoca il Ponte sullo stretto come la grande opera che risolleverà la Sicilia dai suoi problemi, che allaccerà l’isola all’Europa, che rifocillerà l’economia del mezzogiorno e risolverà i problemi di comunicazione. Minchia!

Parla di Sicurezza. Dice che negli ultimi anni sono stati arrestati 27 tra i 30 criminali più ricercati in Italia. Parla di 16 miliardi di euro sequestrati alle associazioni mafiose. Come se avesse partecipato ad ogni blitz, come se avesse pedinato egli stesso ogni ricercato. Dimentica il lavoro dei magistrati e delle forze dell’ordine a cui va davvero il merito di questi successi, nonostante i numerosi tagli attuati dal ministro Tremonti. “Uomini che”, come riferisce l’onorevole Donati dell’Idv, “hanno lottato contro tutti, contro le stesse azioni del governo, per la sicurezza della nazione.”
Parla di duri colpi inflitti a Cosa Nostra, Camorra e ‘Ndrangheta. Dimentica che, solo pochi giorni fa, ha impedito ai magistrati di utilizzare delle intercettazioni fatte ai boss della camorra, solo perché tra gli interlocutori di quelle telefonate, spuntava il sotto segretario dell’Economia, Nicola Cosentino.
E’ così che il governo interviene per combattere la mafia?
Gli amici a cui baciava le mani … quelli no … quelli non li dimentica.

Parla… e non parla.
Non parla del problema dei rifiuti a Napoli.
Non parla della rivolta delle Università, dei Sindacati e degli Industriali.
Non parla delle lotte di dossieraggio delle ultime settimane.

Forti le dichiarazioni di voto di Bersani: “Berlusconi si ripresenta in Parlamento dopo due anni, dal giorno del suo insediamento, in cui aveva ripetuto 20 volte la parola crescita. Oggi ha riproposto lo stesso discorso, nessuna nuova parola, nessun nuovo progetto, solo l’opposto di quanto allora aveva promesso: forte calo economico e distacco del paese rispetto agli altri dell’unione europea”.
Il leader del Pd chiede “un solo punto… una sola cosa buona attuata dal governo.” Accusa Berlusconi di dare “la colpa e le responsabilità dei problemi dell’Italia ai comunisti, ai precedenti governi, ai magistrati e ai Rom”, e continua: “quanti anni ancora dovete governare l’Italia affinché le responsabilità siano vostre?”. Inoltre invita il premier “ad andare assieme a Napoli per vedere come è stato risolto il problema dei rifiuti, ad andare assieme all’Aquila per vedere come procede la ricostruzione.”
Il presidente del Pd, l’onorevole Bindi, oltre a dichiarare la sfiducia del partito ad “un uomo che ha bisogno di andare avanti perché i suoi progetti personali non sono ancora completi," chiede al premier "di dare le dimissioni, affinché si costruisca un governo tecnico, con il quale lavorare per una nuova legge elettorale e presentarsi in primavera agli elettori.”
Nessun regalo da parte di Antonio Di Pietro il quale, più volte richiamato all’ordine dal presidente della Camera, ricorda a Berlusconi i problemi giudiziari e il conflitto di interessi che lo riguardano, definendolo uno “stupratore della democrazia”. Duro anche il suo collega Leoluca Orlando: “Berlusconi chiede un voto di fiducia affinché si continui a non far luce sul suo passato né sui giornali, né tantomeno nelle aule di tribunale.”

Il regalo però gli arriva dai parlamentati comprati dall’Udc, dall’Alleanza per l’Italia e dal nuovo gruppo nato dalla scissione del Pdl, Futuro e Libertà.
342 a favore, 275 i contrari e 3 astenuti.
Buon Compleanno caro Presidente.
Condoglianze cara Italia.

martedì 28 settembre 2010

Messaggio del segretario del PD di Santa Elisabetta Salvatore Trapani

E’ innegabile che esiste nei giovani che si riferiscono all’area del centrosinistra una esigenza di cambiamento. La politica così com’è non soddisfa , è arretrata , e il teatrino degli ultimi mesi ne è la dimostrazione. Però non cadiamo nello stesso errore! Un po’ di teatrino lo stiamo facendo su questo blog. Non è accusandoci a vicenda di chi è più puro che si costruisce il futuro migliore ,non è attaccando così duramente il PD che risolverete i problemi : si ottiene soltanto l’obbiettivo di allontanare ancora di più la gente dalla politica e si distrugge quel poco di buono che insieme stiamo costruendo a Sant Elisabetta. Molte delle cose che dice Grillo sono condivisibili; come non si può essere d’accordo con l’acqua pubblica, con il voto di preferenza, con uno stile di vita più sostenibile, con la differenziata , ecc. ecc. 
Ma la sensazione mia è che su queste cose c’è solo una enunciazione di principio, la si fa troppo facile, le soluzioni spesso accennate o solo enunciate. 
Come andare ad una legge elettorale che preveda la preferenza? Bisogna cambiare la legge attuale o basta una woodstok a Cesena. 
Come fare in modo che l’acqua ritorni pubblica? Enunciando il principio o votando in consiglio (come abbiamo fatto noi )una proposta di legge popolare in tal senso, o raccogliendo le firme per il referendum popolare. 
Come dice Civati in un bello art. sull’unità di oggi: “l’appello all’autopromozione e il basta ai partiti, è piuttosto gratuito e fuorviante…..l’impressione allora è che 5 stelle non bastino, che ci voglia tutto il firmamento per cambiare questo paese”. 
Allora finisco con un appello, ognuno prenda coscienza del suo ruolo e della sua collocazione politica , ma bisogna finirla con il falso moralismo di chi dall’alto del suo pulpito giudica tutto e tutti. E poi , se permettete, il rinnovamento del PD lo faccia chi ci crede veramente , e dall’interno . Troppo facile chiamarsi fuori e criticare!! è un’offesa per chi come me ha speso una vita per la sinistra e per contribuire a costruire un paese migliore.

Il segretario Salvatore Trapani
Le nostre più sentite scuse a VDV E ALLA SUA FAMIGLIA, per l'NGIURIA in prima pagina!!
La caduta di stile è stata paragonabile ad altre... non era indirizzatta ad offendere, serviva ad identificare l'autore del commento, data la presenza di molti Di Vincenzo in Paese!!
Ci scusiamo anche con i nostri LETTORI:
CREDO CHE CI CAPIRETE...

lunedì 27 settembre 2010

il sesto vizio capitale: l'IRA

Il Pd è un partito serio, pulito, non ha nessun problema.
Non ha bisogno di essere cambiato... guai a provarci.
Perché dentro un partito si ci deve stare senza né se e né ma... se dici una parola di troppo ecco cosa scateni:

Be adesso ci state rompendo i coglioni. Dico sul serio. Dalle cronache giudiziarie è facile trovare un amministratore indagato su centinaia di migliaia del Pd o del vecchio PCI, cari coglionGelli. Io stesso da amministratore sono stato costretto a volte nelle urgenze a fare cose, per il bene dei asbbettesi, al limite delle norme. Ora che quel disonesto di travaglio prenda dalle cronache giudiziare ormai sepolte e archiviate e non arrivate a nulla e pubblichi buttando fango nel mio partito non mi meraviglia. Mi meraviglia e non poco l'ac canimento da nemici e da coglionGelli di due esaltati che dicono di stere dentro per poter cambiare. Che coda poi. Mi pare che a sto punto ci sia da chiederci sesia possibile continuare con sta menata intellettuale e fare ridere chi legge il blog del PD fino a prova contraria. Chiedo ufficIALMENTE di smettere con questo stillicidio. E non mi va di farmi fare la morale da parte di due lattanti in politica. Dimostrate prima di avere le palle. E poi mica siete costretti a stare cono noi disonesti e mafiosi. Via, sciò, lo dico per il vostro bene, poichè potete perdere con noi la vostra verginità e purezza politica. BASTA non volgio più grillini tra i coglioni- Poi caro treseghè che ne sai di battaglie contro la mafia da parte dei DS sabettesi? Chiedo ancora una volta chi è il responsabile di sta schifezza di blog. Ma dove cazzo si vuole arrivare? me lo spiegate . VDV

Per chi non lo sapesse, VDV e' Vincenzo Di Vincenzo


domenica 26 settembre 2010

IO NON LI VOGLIO

I dati che riporterò qui sotto li ho tratti dal libro di Peter Gomez e di quel mascalzone di Marco Travaglio "Se li conosci li eviti".
Tali dati, sfortunatamente, non sono opera di fantasia, ma sono stati riportati dalle questure e dai tribunali dove i seguenti nomi sono stati, ops... non sono stati giudicati.
Inoltre i fatti sono anteriori al 13 Aprile 2008, data delle elezioni che hanno portato tali deputati in Parlamento.
Ciò vuol dire che chi li ha inseriti nelle varie liste del Pd, nelle circoscrizioni italiane, li conosceva già.
Sono i 13 parlamentari del Pd condannati, prescritti, imputati, e rinviati a giudizio.

Benvenuto Romolo: condannato in primo grado nel 1999 a 140 mila lire di ammenda per percosse all’ex convivente. La donna lo denunciò e ne ottenne la condanna. In appello, poi, Benvenuto chiese scusa e risarcì il danno, ottenendo la rimessione di querela, il «non luogo a procedere» e l’estinzione del reato. IO NON LO VOGLIO

Carra Enzo: condannato in via definitiva a 1 anno e 4 mesi per false dichiarazioni al pubblico ministero. Per i giudici, Carra è un falso testimone che, con il suo «comportamento omertoso» e la sua «grave condotta antigiuridica», ha giurato il falso dinanzi al pool di Milano nel 1993, tentando di «assicurare l’impunità a colpevoli di corruzione, falso in bilancio e finanziamento illecito» nella maxitangente Enimont. IO NON LO VOGLIO

Castagnetti Pierluigi: ha una prescrizione per corruzione. IO NON LO VOGLIO

Crisafulli Vladimiro: ha visto finire in archivio l’indagine a suo carico per concorso esterno in associazione mafiosa alla Procura di Caltanissetta, nata dal filmato dei carabinieri che lo ritraeva in un hotel di Pergusa mentre abbracciava e baciava il boss di Enna, Raffaele Bevilacqua, e discuteva con lui di appalti pubblici, assunzioni e favori vari; in un’altra indagine, aperta per rivelazione di segreti d’ufficio dalla Procura di Messina, la sua posizione è stata stralciata con richiesta di archiviazione al gip, che non s’è ancora pronunciato. IO NON LO VOGLIO

D’Alema Massimo: s’è salvato per prescrizione del reato (accertato) di finanziamento illecito nel processo a proposito di 20 milioni di lire in nero versatigli nel corso di una cena, negli anni 80, dal boss delle cliniche Francesco Cavallari, legato alla Sacra corona unita; ha poi avuto un’archiviazione a Reggio Emilia per i presunti fondi neri incamerati dal Pci-Pds; archiviata a Roma anche l’inchiesta per finanziamento illecito nata a Venezia, che lo vedeva indagato con Achille Occhetto e con Bettino Craxi; a Parma invece, dove Calisto Tanzi sosteneva di averlo finanziato con inserzioni pubblicitarie sulla rivista della sua fondazione Italianieuropei, D’Alema è rimasto un semplice testimone; infine la Procura di Milano sta ancora vagliando la sua posizione nell’ambito delle indagini sulla scalata dell’Unipol alla Bnl di Consorte nell’estate del 2005: il gip Clementina Forleo, che ipotizzava un suo concorso nell’aggiotaggio di Consorte, ha trasmesso gli atti alla Procura, sostenendo che non è necessario il permesso del Parlamento europeo per usare nei suoi confronti le famose intercettazioni telefoniche. IO NON LO VOGLIO

Gozi Sandro: è indagato per associazione per delinquere, truffa e violazione della legge Anselmi sulle logge segrete dalla Procura di Catanzaro, nell’ambito dell’inchiesta «Why Not» sui fondi pubblici succhiati da consulenze fittizie e società create da politici calabresi (e non) di destra e di sinistra. IO NON LO VOGLIO

Laganà Fortugno Maria Grazia: è indagata in una delle inchieste della Procura di Reggio Calabria sulla malasanità nell’ospedale di Locri, dove il marito era primario in aspettativa e la signora vicedirettrice sanitaria. Ipotesi di reato: truffa ai danni dello Stato, per presunte forniture sanitarie irregolari. IO NON LA VOGLIO

Latorre Nicola: è stato indagato a Potenza per favoreggiamento, poi ha visto la sua posizione finire in archivio. La sua voce è stata infatti registrata più volte, mentre discuteva con il numero uno di Unipol, Giovanni Consorte, dell’assalto alla Bnl, e addirittura con Stefano Ricucci, impegnato nella scalata al Corriere. Il gip Forleo, quando si è trattato di trasmettere le conversazioni al Parlamento per ottenere l’autorizzazione al loro utilizzo, ha scritto che almeno otto telefonate di Latorre (e D’Alema) attestano «i ruoli attivi ricoperti» nella scalata Unipol a Bnl, «contrassegnati all’evidenza da consapevole contributo causale» all’aggiotaggio addebitato a Consorte. Ora la sua posizione è al vaglio della Procura di Milano, a cui il gip Forleo ha trasmesso gli atti, dopo che il Senato ha negato l’ok all’uso delle intercettazioni a suo carico. IO NON LO VOGLIO

Lolli Giovanni: è imputato in udienza preliminare a Bari per favoreggiamento nell’inchiesta sui presunti abusi della Missione Arcobaleno. La magistratura ritiene di aver scoperto enormi ruberie, tangenti e dirottamenti degli ingenti fondi pubblici stanziati per i profughi del Kosovo durante la missione “Arcobaleno”, ma in realtà rimasti in Italia. Nel 1999, quand’era responsabile nazionale Associazionismo e Sport dei Ds, Lolli avrebbe informato due indagati che il loro telefono era sotto controllo, facendo così saltare gli accertamenti in corso da parte degli investigatori. Di qui l’accusa di favoreggiamento. L’udienza preliminare è in corso dal 10 maggio 2007. I reati, a tale distanza dai fatti (l’indagine partì nel gennaio del 2000), rischiano la prescrizione. IO NON LO VOGLIO

Lusetti Renzo: è stato condannato dalla Corte dei conti a risarcire il Comune di Roma oltre 2 miliardi di lire per consulenze ingiustificate. In appello l’importo è stato ridotto di un quinto. IO NON LO VOGLIO

Margiotta Salvatore: è indagato a Potenza per falso ideologico e a Catanzaro per abuso d’ufficio. IO NON LO VOGLIO

Papania Antonio: il 24 gennaio 2002 ha patteggiato davanti al gip di Palermo una pena di 2 mesi e 20 giorni di reclusione per abuso d’ufficio. IO NON LO VOGLIO

Rigoni Andrea: è stato condannato a 8 mesi di reclusione in primo grado per un abuso edilizio sul monte di Porto Azzurro. In appello, poi, si è salvato grazie alla prescrizione del reato. IO NON LO VOGLIO

... E VOI?



sabato 25 settembre 2010

I GIOVANI DI ORA NON ESISTONO SIAMO DELLE MACCHIETTE FALLITE GIà PRIMA DI DIVENTARE UNA MACCHIA!.

IL PROBLEMA PRINCIPALE DELL'ITALIA è L'EVASIONE FISCALE!! QUESTO LO SANNO TUTTI O ALMENO SPERO. Abbiamo un'evasione fiscale che ammonta all'incirca al 25 per cento del pil nazionale scusate se è poco. L'unico partito in italia che combatte contro l'evasione fiscale è il partito democratico e lo ha dimostrato con i fatti nel governo Prodi. Ora se gli italioti evasori si sono spaventati e nel 2008 hanno fatto rivincere Berlusconi è un problema loro anzi scusate una CONVENIENZA LORO!!

Gente come grillo ha pubblicato mai il suo stipendio?? datemi una risposta grazie. Perchè non lo pubblica invece di criticare il guadagno degli altri??...si fa i soldi sparlando a tutti è questo quello che fa si è arricchito con questo!

molti giovani si lamentano perchè in italia non c'è cambiamento e ci sono sempre le stesse facce nei partiti!

Ci sono ancora fassino e d'alema?? sono li perchè sono votati da chi li vota e significa che i giovani di ora siamo degli incapaci perchè non lottiamo per i nostri diritti.

quelli che ora sono la classe dirigente un tempo erano quelli del 68-69! erano quelli che lottavano per i loro diritti non aspettando un grillo di turno ma agivano in prima persona...ora se i giovani non lottiamo più per i nostri diritti che pretendiamo di avere i tappeti rossi spalancati come fanno le nostre madri a casa?? Siamo abituati male e non abbiamo mai lavorato, non conosciamo la povertà e abbiamo la pancia piena..20-30 anni fa una riforma gelmini non sarebbe mai passata perchè i giovani lottavano!!! sudavano!!! all'interno dei partiti si facevano un mazzo tanto e loro si che avevano i coglioni!! Lottando scalavano posizioni, si facevano conoscere e diventavano i dirigenti del FUTURO!

Ora se siamo diventati incapaci di lottare in prima persona non è certo colpa di fassino e d'alema o di berlusconi! siamo solo dei coglioni che sanno solo parlare su facebbok e su internet...

perchè è nato il voto di protesta in italia? Perchè sono nati partiti come la lega nord e l'idv?

Una volta si protestava! questi erano veri giovani GIOVANI! e non aspettavano le parole di berlinguer per agire. Ora pretendiamo che i dirigenti ci guidino? non sarà mai cosi...

Ora siamo comodi a casa seduti comodi a vedere you tube a indignarci, e il primo che parla contro i politici lo acclamiamo e lo adoriamo. Il primo che parla dei nostri diritti è un santo. BEPPE GRILLO è UN SANTO! affidiamo a lui la nostra protesta con i nostri voti, ma non abbiamo capito un cazzo della vita!

I movimenti di protesta nascono perchè i giovani siamo FALLITI E PERCHè NON ESISTE PIù LA PROTESTA! La colpa è solo nostra.

La dovete finire!

mercoledì 22 settembre 2010

Studenti...PRESENTAT' ARM!


Non è uno scherzo! E' il nuovo protocollo firmato fra il Ministro dell' istruzione Gelmini e il Ministro della Difesa La Russa. Tra i crediti formativi verrà inserito un corso extracurriculare "Allenati per la vita": corsi per imparare a sparare, arrampicarsi, saltare nel fuoco, accendere un elicottero, azionare un lanciamissili, condurre un sottomarino e dichiarare una guerra interplanetaria! 

La Gelmini non trova i soldi per regolarizzare insegnanti precari ma trova il modo di far lavorare tanti soldati di rientro dalle varie guerre per cui hanno rischiato la vita (naturalmente per difendere la nostra amata patriamericana!). 
Certo sarebbe stato possibile finanziare corsi di teatro, cinema, pittura, scultura, danza, musica, migliorare le attrezzature per lo sport, sale di chimica, corsi di lingua...ma si sa, queste attività produrranno futura classe intellettuale, ossia fannulloni dispendiosi; 
"Allenati per la vita" fornirà invece alle future generazioni davvero i ferri del mestiere: allenati a sparare come gli assassini, a saltare un recinto come i ladri, a correre veloce tra i campi per sfuggire alla polizia, a tirare con l'arco per colpire anche a distanza quello sporco negro clandestino che ci vuole imporre il corano... insomma finalmente ecco una materia veramente utile! Il pomeriggio i giovani, invece di andare a giocare a calcetto o starsene in giro a rimorchiare le ragazze, potranno "allenarsi per la vita": loro contro quella degli altri, e averne riconosciuto persino il merito scolastico.
E noi altri sprovvisti di abilità balistiche: alleniamoci al digiuno. Fra un po' non ci resterà altro che mangiarci il fegato! 

venerdì 17 settembre 2010

La Corte Europea dei Diritti dell'Uomo condanna l'Olanda per aver violato il diritto alla Libertà d'Espressione

Tempi duri per la Legge Bavaglio, la Corte Europea dei Diritti dell' Uomo, all' unanimità ha deciso in protezione dell' Art. 19 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. I giornalisti sono liberi di detenere informazioni e garantire l'anonimato delle fonti qualora la loro azione serva a denunciare reati che siano civili o penali.
L'Olanda dovrà cosi pagare 35.000 euro per aver preteso di sequestrare del materiale giornalistico ai legittimi proprietari che avevano denunciato delle corse podistiche clandestine.
Povero il nostro Ministrello! Avrà un bel po' di tempo da passare con la gomma in mano a  modificare la sua opera laddove il testo preveda il sequestro e la DISTRUZIONE di materiale (video, foto, registrazioni) non provenienti da fonti "attendibili"!
Anzicché sanzionare i giornalisti inossequiosi e aumentare gli incassi, il governo rischia di pagare una bella ammenda e tutto per colpa dei giudici (di sicuro COMUNISTI!!!!!) della Corte Europea dei Diritti Umani
...sti sconzajocu!

http://cmiskp.echr.coe.int/tkp197/view.asp?action=html&documentId=873704&portal=hbkm&source=externalbydocnumber&table=F69A27FD8FB86142BF01C1166DEA398649

martedì 14 settembre 2010

Ricordando Angelo Vassallo

Mercoledì 15 settembre, RadioArticolo1 seguirà in diretta, a partire dalle 10.30, l’iniziativa promossa dalla Cgil della Campania e dalla Camera del Lavoro di Salerno per ricordare Angelo Vassallo.
Il sindacato di Corso d’Italia lancerà da Acciaroli una mobilitazione civile per chiedere una forte risposta dello Stato in memoria del sindaco pescatore.
Nel corso dell’iniziativa che sarà possibile ascoltare su
www.radioarticolo1.it prenderanno la parola magistrati (Paolo Mancuso, procuratore generale di Nola, Raffaele Marino, procuratore aggiunto a Torre Annunziata, Pino Narducci, sostituto procuratore di Napoli), sindacalisti (Claudio Giardullo, segretario generale Silp Cgil, Michele Gravano, segretario generale Cgil Campania, Franco Tavella, segretario Cdl di Salerno); esponenti delle istituzioni come Andrea Cozzolino e Luigi De Magistris, e della società civile, Rosaria De Cicco, attrice, don Tonino Palmese, referente Libera Campania. Interverrà, inoltre, il vicesindaco di Pollica Stefano Pisani.
Concluderà l’incontro Susanna Camusso, vice segretaria generale Cgil Nazionale.

da RadioArticolo1WebRadio

domenica 12 settembre 2010

Vota Andrea Trapani contro la povertà

I Fight Poverty è un progetto della Commissione Europea per promuovere giovani artisti impegnati nel sociale. Andrea Trapani con i DubLiners stanno partecipando con un loro pezzo "Resistance". Votando diamo la possibilità a questi giovani di emergere e andare avanti nel loro impegno nel sociale attraverso la musica.
Per votare basta cliccare sul'icona VOTE e inserire il proprio indirizzo e-mail. Dopo poco riceverete un messaggio nella vostra casella di posta elettronica in cui vi sarà chiesto di confermare il vostro voto cliccando sul link che vi sarà riportato.
Mi raccomando VOTATE VOTATE VOTATE!!!

P3, l'inchiesta tocca Berlusconi

P3, l'inchiesta tocca Berlusconi
La procura: "Lo ascolteremo"
La magistratura romana vuole convocare il presidente del Consiglio dopo le rivelazioni suio summit per Lodo Alfano e Mondadori. Il ruolo di "Cesare" in interrogatori e riscontri.

ROMA - La procura di Roma potrebbe presto convocare Silvio Berlusconi come testimone nell'inchiesta sulla P3. Per la precisione, il presidente del Consiglio potrebbe essere sentito dai magistrati come persona informata sui fatti. Una svolta che arriva dopo che Arcangelo Martino, uno dei tre arrestati della "loggia P3", durante un interrogatorio del 19 agosto non ha lasciato dubbi sul fatto che il "Cesare" citato nell'ordinanza dei carabinieri è, effettivamente, il premier. Parole che confermano la contestata nota a piè di pagina in cui gli investigatori dei carabinieri scrivevano che "Cesare" era l'appellativo con cui la loggia chiamava il presidente del Consiglio. La notizia uscì a metà luglio e l'entourage del capo dell'esecutivo, primo fra tutti il suo legale e deputato del Pdl, Niccolò Ghedini, si affrettò a precisare che "Cesare" non era Berlusconi. Che le date, citate dagli indagati, non coincidevano e che si "trattava di un'ipotesi oltre che inveritiera, ridicola".

Ma ora le dichiarazioni dell'imprenditore arrestato danno nuova forza agli elementi che gli inquirenti hanno raccolto in questi mesi. Ed è per questo che il procuratore aggiunto Giancarlo Capaldo e il sostituto Rodolfo Sabelli stanno valutando la convocazione del presidente del Consiglio a palazzo di Giustizia. D'altronde, tutte le persone citate dagli indagati sono state sentite dai magistrati. All'appello mancava solo Berlusconi. E, a questo punto, la convocazione si fa concreta.

tratto da "repubblica"

sabato 11 settembre 2010

Una componente squadrista nel Pd? Chiamiamo il 118

Cosi il segretario bersani risponde alle accuse del centro destra:

9 settembre 2010
Le feste del Partito Democratico stanno andando benissimo: ne abbiamo centinaia in corso e in tute queste ci sono dibattiti anche con avversari politici. Tutte funzionano perfettamente: bisognerebbe ringraziarci di essere gli unici in questo Paese che riescono ancora a discutere con gli altri.
Abbiamo avuto un'aggressione, ce l'ha avuta Bonanni e ce l'ha avuta anche la nostra festa, da parte dei centri sociali: ma noi non siamo un'organizzazione militare e l'ordine pubblico deve garantirlo chi deve garantirlo.
L'estremismo ha sempre attaccato il riformismo: non ha mai avuto altri bersagli, ne siamo consapevoli, siamo tranquillissimi, abbiamo la nostra strada. In casa nostra si discute: ci chiamiamo Partito Democratico non per caso. Nessuno riuscirà ad intimorirci.
Il ministro Brunetta dice che tra noi permane "una componente squadrista"? Chiamiamo il 118 e risolviamola così.
Nel Paese c'è un clima teso, difficile, ma partiamo da quel che si vede già: c'è di nuovo un assalto della criminalità, c'è un sindaco ammazzato, un bravo sindaco ammazzato; ci sono dei criminali e ci sono dei cittadini onesti, degli amministratori onesti. Si deve far sentire che noi stiamo con gli amministratori e i cittadini onesti.

venerdì 10 settembre 2010

Porto Empedocle, inchiesta Ue su rigassificatori

di Giuseppe Rizzo

da L'Unità

Per Giambattista Bufardeci detto Titti, assessore alle Risorse Agricole e Alimentari della regione Sicilia, i rigassificatori sono un buon mezzo per «salvare i livelli occupazionali» in molte zone dell’isola. Questioni di priorità – e propaganda. Per gli abitanti di quelle zone sono invece solo fonte di paure. Paure di possibili incidenti, paura di disastri ambientali, paure per la propria salute.

A Porto Empedocle, uno dei siti in cui si lavora per costruire l’impianto, decine di cittadini lottano fin dal primo momento per opporsi alla sua realizzazione. Le associazioni “Salviamo la Valle dei Templi di Agrigento” di Gaetano Gaziano, “Confimpresa” di Alessio Lattuca e “Il Cerchio” di Bernardo Barone hanno persino denunciato alla Commissione Europea la violazione di norme comunitarie. E la risposta da Bruxelles non si è fatta attendere. Il commissario per la Concorrenza Jaquìn Almunia, in risposta a un’interrogazione della parlamentare europea Sonia Alfano (Idv), ha assicurato che sono stati già chiesti al governo italiano chiarimenti in materia.

Un primo passo al quale, se l’indagine della Commissione dovesse rilevare i fatti denunciati, potrebbe anche seguire una procedura di infrazione nei confronti dell’Italia. «Nello specifico abbiamo denunciato la disposizione che prevede che in ogni caso sarà garantito alle società che gestiscono nuovi impianti di rigassificazione l'80% dei ricavi di riferimento (3 milioni di euro nel caso di Porto Empedocle) anche in caso di non utilizzo degli impianti gravando la spesa “sul sistema tariffario nazionale”, cioè sulle bollette degli Italiani», denuncia Gaetano Gaziano.

In ogni caso, il governo avrebbe dovuto fornire i chiarimenti nell’agosto 2010, ma si sa com’è andato questo agosto politico. A Bruxelles aspettano risposte. A Porto Empedocle rincorrono speranze.

mercoledì 8 settembre 2010

Gd... non Pd

Innocenti soonooo!!!!


"
Tutto questo perchè schifani in qualità di presidente del senato ha partecipato ad un dibattivo alla festa del PD.... non capisco noi saremmo cosa? conviventi con i mafiosi?... La morale sulla mafia a noi non l'ha può fare nessuno nemmeno i duri e puri alla grillo e fattispecie. Noi le nostre mele marce li mandiamo a CASA. Quindi calmi e diamo il giusto peso alle cose . Se francesco ha cambiato opinione sul PD e affar suo ognuno sceglie liberamente ma non può dire che siamo amici dei mafiosi questo non lo permettiamo. Siamo seri e grandicelli ogni tanto non dico sempre ma sulle cose serie bisogna RIFLETTERE!! ".

E RIFLETTIAMO UN PO' SU DUE COSUCCIE :

( Lirio Abbate non era un GRILLINO, lavora già da un bel pò!!! Non ho voluto mettere video più dettagliati sui due, Schifani PDL e Vladimiro Crisafulli PD, perchè ci sono sempre di mezzo Travaglio e Peter Gomez, GRILLISTI DICHIARATI!! Min.... manco avessi detto Terroristi!!)

Ladies and gentlemen, Renato Schifani, II Carica dello Stato!!



Ladies and gentlemen: Mirelllo Crisafulli, Senatore PD.



Ecco cosa smuove una contestazione a Berlusconi in un suo comizio.
Sono proprio degli squadristi Grillisti di m...

martedì 7 settembre 2010

Vita ed Opere di R. Rizzo

di Antonio Fragapane

Ci sono persone che non sai essere esistite, ma che hanno lasciato un patrimonio, a volte immenso, fatto di ricordi, aneddoti, sensazioni ed anche di opere d’arte! E magari i luoghi nei quali tali persone hanno vissuto la loro intensa esistenza possono essere quelli nei quali tutti noi viviamo la vita di ogni giorno, intrecciando legami con le persone che ci circondano. Poi, all’improvviso, ecco apparire l’immagine di un quadro che ti colpisce e ti stimola la curiosità a tal punto da dover necessariamente conoscere la storia che sta dietro quella particolare tela, e non solo. Una di queste persone, fino a poco tempo fa a me sconosciuta e della cui esistenza mi sono appassionato, è Raimondo Rizzo, nato nel 1913 a Santa Elisabetta e meglio conosciuto in paese come ‘u zì Ramunnu varberi. Le peculiarità della sua vicenda umana iniziano con la cattura a Paternò da parte dei soldati americani appena sbarcati nell’isola e con la conseguente deportazione in un campo di prigionia di Algeri. Fu un’esperienza che, come è facile immaginare, per lui rappresentò una svolta, sia personale che artistica. Risalgono al periodo vissuto nel campo di Algeri alcuni notevoli disegni, realizzati a matita e su un taccuino, che ci vengono orgogliosamente mostrati dal figlio Francesco: i soggetti sono prevalentemente nudi di donna e saltano subito agli occhi certi particolari davvero sorprendenti, come le rappresentazioni grafiche dei capelli, dei visi e soprattutto degli occhi delle figure femminili ritratte, talmente realistiche da sembrare vere e proprie foto in bianco e nero. Liberato dal campo di prigionia e rientrato nel paese d’origine, ‘u zì Ramunnu vi aprì una barberia (da lì spiegato il suo soprannome), nella quale, come un tempo avveniva nei piccoli paesi siciliani, svolgeva anche la funzione, nonché la “missione”, di dentista. Testimonianze particolarmente sentite, raccolte di recente, narrano che nella sua bottega un’intera generazione di giovani venne educata al culto del bello e della creatività, dall’arte alla musica, dai pennelli alle chitarre. Il primo periodo artistico di Raimondo Rizzo fu caratterizzato da una palese anticlericalità, frutto più che di personali e profonde convinzioni, di un atteggiamento che gli artisti spesso avevano nei confronti della società che li circondava, spesso bigotta e manierista. Ma tale fase durò poco, sostituita progressivamente da una profonda e molto più attenta conoscenza della Bibbia (si narra che addirittura la conoscesse interamente a memoria!) unita ad un’analisi e ad un’attenzione all’iconografia sacra che, probabilmente, in provincia hanno pochi precedenti. Figure di Cristo, deposizioni, Madonne e i principali Santi furono i soggetti che preferì immortalare nel suo periodo artistico più florido e felice. In alcune opere volle perfino autoritrarsi, ma non per spavalderia o manie di protagonismo, piuttosto per denunciare lo stato della condizione umana: si è, infatti, ritratto nelle fattezze di Giuda in una tela dove l’Iscariota rappresenta la natura traditura dell’uomo. Molti suoi compaesani ricordano che disegnava ovunque e su qualunque superficie, dalle classiche tele, ai fogli di legno compensato, dai coperchi in lamiera ai semplici fogli di carta, utilizzando colori acrilici o ad olio, matita o, all’occorrenza, anche una semplice penna. Ma l’ulteriore caratteristica che fa di questo artista sconosciuto un vero caso che merita attenzione è che Raimondo Rizzo fu anche un eccelso scultore. Le memorie ed i ricordi che sono stati raccolti negli anni riferiscono il particolare della una sua strabiliante abilità, mostrata sin da piccolo, nel plasmare l’argilla che spesso veniva raccolta presso la località sabettese Salina: mentre tutti i suoi amichetti erano intenti spensieratamente a cacciare farfalle o a raccogliere frutti dagli alberi, lui dal niente, come un vero e proprio artista, creava figure a tutto tondo, pupi o oggetti che poi regalava all’istante e che i presenti di allora ricordano essere perfetti nella loro semplicità. Praticava l’arte del pennello e dello scalpello con assoluta disinvoltura, tanto che mostrò sin dall’inizio una conoscenza delle proporzioni matura e di assoluto rilievo. Ancora oggi, infatti, si conservano sue sculture in argilla laccata, in cotto, in gesso o in pietra, tra le quali merita assoluta attenzione un Cristo deposto che stupisce lo “spettatore” che possa avere la fortuna di averla tra le mani. Inoltre, rammentando un lontano episodio che non ha precedenti nella nostra provincia, fu lo stesso Raimondo Rizzo a restaurare mirabilmente la statua di gesso della Madonna Addolorata, dopo che nel 1969 fu quasi distrutta da un colpo di fucile sparatole durante una processione che attraversava il paese di Santa Elisabetta. Ma le particolarità di questa storia non finiscono qui. Come nella migliore tradizione rinascimentale italiana, anche se gli anni di cui si narra sono appartenenti al ‘900, il nostro realizza diverse pitture murali, delle quali, in particolare, si conserva uno splendido affresco di vibrante bellezza, orgogliosamente custodito dalla figlia Maria, che è stato realizzato sul tetto di una grande stanza della casa nella quale lo stesso Rizzo, allora, risiedeva. La fama della particolarità e della bellezza dell’intera opera artistica di Raimondo Rizzo fu apprezzata anche dal maestro Renato Guttuso, il quale, tramite la complicità di conoscenti comuni, venne portato a Santa Elisabetta per permettergli di apprezzare al meglio l’originalità delle tele e la maestria delle sculture di un artista del quale gli avevano ben parlato ma che era sconosciuto ai più: si racconta che il celebre autore de La Vucciria abbia molto apprezzato l’estro e l’abilità del maestro sabettese.

A quasi trent’anni di distanza dalla morte di Raimondo Rizzo, avvenuta il 07 giugno del 1982, appaiono chiaramente auspicabili sia la riscoperta della sua opera che una meritata e doverosa rivalutazione della sua intera produzione artistica pittorica e scultorea, tramite l’organizzazione di mostre, la realizzazione di cataloghi fotografici ed, inoltre, la creazione di una moderna banca dati digitale che possa finalmente, dopo tanto colpevole oblio, conservare e preservare per le generazioni future la memoria artistica ed umana di questo grande artista della nostra terra.

domenica 5 settembre 2010

Contro dei mulini a vento

Che senso ha lottare per dei valori? Che senso ha credere negli ideali?
Rimpiango gli anni di Berlinguer. Rimpiango gli anni del vecchio partita comunista. Rimpiango gli anni in cui ancora la gente credeva in qualcosa, in cui la parola politica significava corruzione solo per quei politici corrotti. Rimpiango gli anni in cui la sete di giustizia, di libertà, di uguaglianza ti spingevano a lottare. Rimpiango gli anni in cui i mafiosi erano i mafiosi e la gente per bene era la gente per bene.
Rimpiango quegli anni senza averli vissuti.
Oggi?! Non ha più un senso lottare per quei valori. Oggi gli ideali sono solo un ricordo. Accantonati chissà dove, dimenticati come un vecchio album di foto in bianco e nero.
Oggi ci siamo rassegnati al nemico. Non potendolo sconfiggere ci siamo abituati a conviverci.
Ieri alla festa democratica del Pd, il presidente della camera Renato Schifani è stato l'invitato d'onore. Molte le contestazioni. I grillini, il popolo viola e le agende rosse di Paolo Borsellino, dopo aver saputo della presenza del presidente del senato, non sono voluti mancare all'appuntamento. Dure le parole di Fassino: “Noi siamo il partito di Pio La Torre e Piersanti Mattarella, non accettiamo lezioni di antimafia da nessuno!”
Pio La Torre e Piersanti Mattarella combattevano la mafia. Hanno perso la vita per le loro parole, per i loro ideali, per loro azioni contro i mafiosi. Non li invitavano alle loro feste!

Caro Pd, è dura fare opposizione ad un governo che gode di un forte consenso popolare, che agisce liberamente sostenuto dalla stampa e dalle televisioni di famiglia e quelle nazionali. E' dura fare opposizione in un paese dove i suoi cittadini hanno perso la fiducia nella politica e nei partiti. E' dura fare opposizione in un paese che non ha più morali. E' così giunta l'ora di buttare la spugna? No! Qui non si tratta di non poter combattere. La scusa di lottare ad armi impari non è più sufficiente. Qui non si vuol combattere.
Nei due anni del governo Prodi non si è risolto né il conflitto d'interesse, né si è rimediato a 5 anni di leggi ad personam. Il 30 settembre dello scorso anno la legge sullo scudo fiscale è stata approvata in parlamento con 20 voti di scarto: 23 erano i parlamentari assenti del Pd.

Mi spiace caro Pd. Io non riesco a crederti ancora. Tu continua a convivere pure col tuo nemico. Io no. Vado a cercare quel vecchio album di foto.

venerdì 3 settembre 2010

Borse per Artisti UNESCO-Aschberg

"L'UNESCO-Aschberg Bursaries for Artists"  promuove la mobilità di giovani artisti in modo da arricchire le loro personale prospettive, e renderli capaci di impegnarsi in un dialogo interculturale ed esporsi alle diversità culturali.

Il Programma offre degli alloggi a giovani artisti di tutto il mondo, tra i 25 e i 35 anni, e condivide diversi obiettivi della "Convenzione per la Protezione e la Promozione della Diversità delle Espressioni Culturali" (2005), la quale promuove gli scambi culturali, la creatività e il bisogno degli artisti di arricchire le loro esperienze attraverso contatti con altre culture.
Le borse sono divise sia per regione sia per disciplina:
- Scrittura Creativa
- Musica
- Arti Visive

http://portal.unesco.org/culture/en/ev.php-URL_ID=25909&URL_DO=DO_TOPIC&URL_SECTION=201.html