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"Il popolo che rinuncia alla libertà per la sicurezza, non merita e non avrà né libertà né sicurezza" (Benjamin Franklin)

venerdì 10 settembre 2010

Porto Empedocle, inchiesta Ue su rigassificatori

di Giuseppe Rizzo

da L'Unità

Per Giambattista Bufardeci detto Titti, assessore alle Risorse Agricole e Alimentari della regione Sicilia, i rigassificatori sono un buon mezzo per «salvare i livelli occupazionali» in molte zone dell’isola. Questioni di priorità – e propaganda. Per gli abitanti di quelle zone sono invece solo fonte di paure. Paure di possibili incidenti, paura di disastri ambientali, paure per la propria salute.

A Porto Empedocle, uno dei siti in cui si lavora per costruire l’impianto, decine di cittadini lottano fin dal primo momento per opporsi alla sua realizzazione. Le associazioni “Salviamo la Valle dei Templi di Agrigento” di Gaetano Gaziano, “Confimpresa” di Alessio Lattuca e “Il Cerchio” di Bernardo Barone hanno persino denunciato alla Commissione Europea la violazione di norme comunitarie. E la risposta da Bruxelles non si è fatta attendere. Il commissario per la Concorrenza Jaquìn Almunia, in risposta a un’interrogazione della parlamentare europea Sonia Alfano (Idv), ha assicurato che sono stati già chiesti al governo italiano chiarimenti in materia.

Un primo passo al quale, se l’indagine della Commissione dovesse rilevare i fatti denunciati, potrebbe anche seguire una procedura di infrazione nei confronti dell’Italia. «Nello specifico abbiamo denunciato la disposizione che prevede che in ogni caso sarà garantito alle società che gestiscono nuovi impianti di rigassificazione l'80% dei ricavi di riferimento (3 milioni di euro nel caso di Porto Empedocle) anche in caso di non utilizzo degli impianti gravando la spesa “sul sistema tariffario nazionale”, cioè sulle bollette degli Italiani», denuncia Gaetano Gaziano.

In ogni caso, il governo avrebbe dovuto fornire i chiarimenti nell’agosto 2010, ma si sa com’è andato questo agosto politico. A Bruxelles aspettano risposte. A Porto Empedocle rincorrono speranze.

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