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"Il popolo che rinuncia alla libertà per la sicurezza, non merita e non avrà né libertà né sicurezza" (Benjamin Franklin)

giovedì 30 aprile 2009

PER NON DIMENTICARE: PIO LA TORRE

(In foto: Toto Trapani, Maria Aurora Gueli, Vincenzo Di Vincenzo e Enza Milioto durante la manifestazione pacifica tenutasi a Comiso nel 1981)

Pio La Torre è una delle tante vittime della mafia. E’ figlio di contadini poverissimi, è un siciliano che viene dalla terra più misera. E’ nato nella borgata di Altarello di Baida, frazione di Palermo. In casa dormivano insieme alle bestie, non avevano la luce elettrica. Ha fatto le lotte dei braccianti, la dura trafila politica dei comunisti siciliani, ed è arrivato fino a Roma, come deputato nazionale e membro della Commissione antimafia. Ma nel 1981 ha chiesto al partito di tornare a Palermo, e il suo desiderio è stato subito esaudito: a Botteghe Oscure, i fatti siciliani sono sempre difficili da capire, e, se si trova un volontario, lo si accontenta subito. La Torre, poi, ha persino preparato una proposta di legge antimafia, molto articolata, in cui si chiede di indagare sui patrimoni, oltre che sulle persone. Una novità. Strana, come tutte le novità. A Palermo si è subito buttato nella propaganda contro la base missilistica di Comiso. Spiega ogni giorno che, se entrerà in funzione, arriveranno 10.000 soldati americani, la Sicilia diventerà una specie di portaerei, porto franco, e tutti i traffici illeciti con gli Stati Uniti diventeranno più facili. Promuove petizioni, raccoglie firme. Alla federazione di Palermo non è che siano entusiasti di lui, dell’ex contadino che guidava le lotte dei braccianti e che ora si appassiona ai pacifisti di Comiso. Anche nel Pci siciliano ci sono dirigenti che si sono stufati di vivere nel passato, e vogliono poter dire la loro sul futuro. E se il futuro sono grandi appalti, grandi opere, allora non bisogna restarne fuori.
Comiso, Comiso… I missili. I pacifisti tedeschi, i monaci buddisti che digiunano, le dolenti femministe inglesi, gli autonomi di Roma, i ragazzi con il sacco a pelo. Gli occhi dell’Europa sono puntati su quel piccolo paese della provincia di Ragusa.
Perché è stato ammazzato Pio La Torre?
Per Comiso?
Tanti dicono di sì. L’ha ucciso il “potere occulto sovranazionale”, termine che ha sostituito “criminalità organizzata”, a sua volta eufemismo di mafia.
Ma La Torre è uno che ha visto anche gli arricchimenti; a lui i nomi dei morti di Palermo dicono qualcosa. Spulcia negli elenchi della camera di commercio e nota che sono registrate aziende che partono con un capitale di un milione e in tre anni lo aumentano fino a tre miliardi. Ogni mese un aumento di capitale. Di queste cose parla nelle riunioni politiche; dice di fare attenzione a quelli che consigliano di entrare finalmente a fare parte del governo effettivo della città.
Viene ucciso il 30 aprile 1982. Lui e Rosario Di Salvo stanno attraversando il quartiere della Zisa, a Palermo, a bordo di una FIAT 132, quando vengono affiancati da una motocicletta. Partono raffiche di mitra. Di Salvo estrae la rivoltella e spara anche lui, ma i suoi colpi vanno a vuoto. I due uomini vengono ritrovati coperti di sangue, con un’espressione irritata sulla faccia. Dopo mezz’ora arriva una telefonata anonima che rivendica l’attentato a nome dei Gruppi proletari organizzati, o qualcosa del genere. E’ da trent’anni che in Sicilia non veniva ammazzato un dirigente comunista.
Ma allora perché è stato ucciso Pio La Torre?
Per nove anni non se n’è saputo nulla; se trapelava qualcosa erano solo voci velenose. Nel marzo del 1991, i giudici di Palermo chiusero l’istruttoria, denunciando, come mandanti del delitto, nove boss mafiosi, all’epoca membri della Cupola di Cosa Nostra (da notare che sia la parola Cupola sia la sigla Cosa Nostra erano sconosciute nel 1982), ma lasciando nel vago il movente. O, che è la stessa cosa, indicandone parecchi. Poteva essere stato ucciso per la sua opposizione alla base missilistica di Comiso. Oppure per “ostilità interne al partito comunista”. O anche per essersi opposto ad un appalto per la costruzione di un palazzo dei congressi, ambito sia dal cavalier Carmelo Costanzo di Catania che dalla ditta Tosi di Palermo. Oppure per un altro grande appalto che riguardava il risanamento della costa palermitana… Nell’estate del 1992 arrivò però un’altra versione, fornita da Leonardo Messina, mafioso pentito del paese di San Cataldo, in provincia di Caltanissetta. Secondo Messina, La Torre fu ucciso suordine di Totò Riina, capo dei corleonesi, preoccupato per il suo attivismo e in particolare per la sua proposta di legge riguardante i patrimoni dei mafiosi. Riina incaricò dell’uccisione Loreto Plicato,di Vallelunga, uno stiddaro che costruiva armi da fuoco. Plicato uccise La Torre, disse Messina, ma Riina non si fidava totalmente di lui, così dopo una settimana lo fece uccidere.

mercoledì 29 aprile 2009

“l’impegno dell’azione socio-politica si radica nella fede,poiché questa illumina la totalità della persona e della sua vita”(sinodo dei vescovi 1987)

La motivazione che mi spinge all’azione politica è identificata a partire dalla fede e anche da un’ ideologia politica. Un cattolico praticante e impegnato, trova nella sua fede luce, orientamento e sostegno a tutto il suo impegno e nel suo agire, anche la sua azione politica non può non esserne orientata.
L’impegno in politica ha la sua forza ed il suo ambito operativo nella carità e nel servire mediante la quale il credente, come Cristo, ama tutto l’uomo e tutti gli uomini ed offrendo il suo operato, non per se stesso, ma per il bene “degli altri”.
Mi occorre chiarire che il mio impegno in politica è fede, ideologia all’interno di una organizzazione politica, ed escludo l’impegno politico al di fuori dai partiti. Chi intende sostituirsi ai partiti, sostituisce la politica. Non si può separare l’impegno politico dai partiti, quindi sostituirsi ai partiti. In questo caso la politica sarebbe privata dalla luce di verità al servizio dell’uomo.
I partiti devono proporsi come valore assoluto e come risposta alla necessità collettive dei cittadini, o come arte al servizio totale della società, La politica deve essere identificata come azione che mira a realizzazione il bene comune, a servizio dell’uomo.
La politica è dunque fatta di ideali, di valori, di programmi da attuare, ma anche di progetti. Perciò, solo attraverso una sana mediazione politica attraverso i partiti gli ideali potranno diventare realtà. Chi si colloca fuori dai partiti, da un organismo strutturato, fatto di regole democratiche, e perché non accetta in se, le regole della democrazia stessa, ragionando in maniera individualistica e pensa di dover fare senza i partiti. E tutto questo, è conseguenza dell’inciuciamento ad personam.
Infine, così si può e si deve definire la politica come la cura del bene comune dell’intera società civile, e quindi come un servizio, essa è infatti lo strumento indispensabile per individuare e portare a soluzione i problemi emergenti, cercando di realizzare il massimo bene possibile.
Sono stato chiamato in causa e rispondo con garbo e rispetto, invitando codesta/e persona/e che punta/no il dito, a scendere in campo e a candidarsi al consiglio, per mettersi in discussione e nello stesso tempo, mettere in atto le proprie capacità e valori. Il sottoscritto ha avuto sempre il coraggio di mettersi in gioco, al buio, senza certezze di essere eletto, anche a candidato a sindaco, nelle amministrative del 1997. Senza rancore, ma solo con l’intendo della chiarezza e della verità.
Con affetto
Candidato al Consiglio Comunale x la 3° volta con onore, x servire il mio paese.
Giuseppe Di Vincenzo

domenica 26 aprile 2009

Le domande non sono mai indiscrete. Lo sono, talvolta, le risposte. (Oscar Wilde)

UDITE...UDITE...UDITE!!!















Ricominciano le INTERVISTE!!!

Per innaugurare il dibattito politico ma anche per ritornare a discutere dei valori della nostra società, i Giovani Democratici sabettesi, intervisteranno questa settimana Salvatore Trapani, quale coordinatore del PD di Santa Elisabetta e il parroco della chiesa S.Stefano, Don Calogero. (l'intervista a Gigi Militoto è stata posticipata).

Invitiamo coloro i quali abbiano vogliano di porre delle domande ai nostri ospiti (ho un sassolino nella scarpa-a...che mi fa tanto tanto male-a..) a inviarle AL PIù PRESTO al nostro indirizzo di posta elettronica gdsabettesi@gmail.com o semplicemente lasciando un commento a questo post.

Tutte le domande saranno prese in considerazione, scartando naturalmente le ingiurie e le diffamazioni.

Aspettiamo il vostro contributo...affrettatevi!!!!!!!!!

sabato 25 aprile 2009

Video Lettera a Vittoria Giunti

25 Aprile 1945 … mentre in Germania le truppe anglo-americane si incontrano con l’armata rossa nel fiume d’Elba … l’Italia di rosso riconosce il colore delle bandiere che l’ha liberata.
Tre giorni dopo l’insurrezione dei partigiani che hanno cacciato i nazifascisti nelle principali città del nord, Benito Mussolini viene catturato proprio dai partigiani e fucilato sul lago di Como. Due giorni più tardi, il 30 aprile, a togliersi la vita con le proprie mani sarà lo stesso Adolf Hitler.
L’Italia festeggia la data del 25 aprile come la data ufficiale della liberazione dalla follia fascista.
50 mila partigiani persero la vita per questa libertà …

Pochi sanno a Santa Elisabetta che tra questi partigiani che hanno combattuto per regalarci questa nuova storia, fatta di DEMOCRAZIA, c’era Vittoria Giunti … primo sindaco di Santa Elisabetta …
E’ a lei che noi Giovani Democratici abbiamo intitolato la nostra sezione …
E’ a lei che noi Giovani Democratici indirizziamo questa video-lettera nella data che celebra la sua vittoria … La nostra VITTORIA …


mercoledì 22 aprile 2009

Uno sguardo... tra sogni e realtà!

Con una fotocamera in mano … con il motivetto del grande De Andrè che ti risuona continuamente per la testa e ti fa compagnia in giro per il paese a raccogliere le immagini … e poi a casa, seduto davanti allo schermo del computer mentre monti e rimonti guardando quelle scene e quei paesaggi meravigliosi che ti colpiscono direttamente al cuore … e quelli più deprimenti che invece muovono nell’animo rancore e rabbia …
Tutto fatto con un pizzico di ironia … e con una speranza sempre accesa negli occhi di noi Giovani Democratici …

Eccovi dunque la nostra amata Santa Elisabetta ... in un video ricco di foto fatto per rimpiervi gli occhi di lacrime che gridano voglia di cambiamento!


sabato 18 aprile 2009

Circolo di S.Elisabetta
S.Elisabetta, li 18 aprile 2009

COMUNICATO STAMPA


Ieri sera, presso i locali del circolo PD di S.Elisabetta, si sono incontrate le delegazioni dello stesso PD, dell’UDC e di una parte del PDL, che fa riferimento al consigliere comunale S. Fiore. All’ordine del giorno l’ufficializzazione dell’alleanza politica tra questi partiti e la scelta unitaria del candidato a sindaco. La crisi sociale ed economica in cui versa il comune di S.Elisabetta, ha bisogno dell’impegno di una alleanza, di un programma comune, di un governo affidato alla serietà, alle capacità, al patrimonio di regole, di valori e di uomini, che i partiti organizzati degnamente rappresentano: questo il messaggio politico forte da sottoporre alle prossime elezioni ai cittadini sabettesi. Questo è quello che rappresenterà Emilio Militello il candidato a sindaco alle prossime elezioni amministrative e sulla cui scelta le delegazioni hanno trovato unanime consenso.

Il Coordinatore del Circolo
Salvatore Trapani

mercoledì 15 aprile 2009

Ciak... si gira! Parola ai Giovani!


Per la prima volta nel nostro paese, le parole iniziano a prendere forma e immagine...
Parte oggi l'iniziativa dei Giovani Democratici Sabettesi che si cimenteranno in diverse interviste a vari esponenti politici e non della vita sociale e politica di Santa Elisabetta.
Per inaugurare questo spazio di video interviste, che sarà una costante del nostro blog, abbiamo voluto iniziare dando la parola ai più giovani protagonisti dello scenario del nostro paese: Giovanna Iacono, esponente dei Giovani Democratici Sabettesi; Nina Catalano, amministratrice del "Blog vs Santa Elisabetta"; e Simona Ciulla, Baby Sindaco di Santa Elisabetta...

Per le prossime interviste abbiamo già pensato ad alcuni nomi che rappresentano i vari partiti del nostro paese: Salvatore Trapani, coordinatore del Pd; Raimondo Rizzo del Pdl; Gianluca Miccichè dell'Mpa; Nino Gaziano dell'Udc.
Potete inviare vostre proposte su eventuali domande da proporre ai nostri intervistati, tramite commenti, anche in forma anonima, purchè siano moderati, oppure all'indirizzo e-mail: gdsabettesi@gmail.com

E che lo spettacolo abbia inizio...

Giovanna Iacono intervistata da Davide Miccichè


Nina Catalano intervistata da Davide Francesco Fragapane


Simona Ciulla intervistata da Ilenia Rizzo

mercoledì 8 aprile 2009

COMUNICATO STAMPA - Circolo di S.Elisabetta

Sono commosso e onorato per la richiesta unanime che i compagni del coordinamento mi hanno rivolto affinché accettassi di rappresentare tutto il partito come candidato a sindaco alle prossime elezioni amministrative e ringrazio tutti di cuore.
Mi preparo ad imboccare questo duro e difficile cammino che ci porterà verso le elezioni , con la speranza che il nostro progetto politico, quello di scrivere insieme all’MPA e l’UDC un programma condiviso, sia ben accolto dalla cittadinanza sabettese e ci porti ad amministrare insieme il paese.
Questo paese è attraversato e dilaniato da troppi contrasti e da troppi veleni. La crisi che tutti stiamo vivendo sulla nostra pelle, per essere superata, necessita prima di tutto di una normalizzazione dei rapporti tra persone e tra forze politiche. C’è bisogno di una alleanza, un programma comune che dalle macerie faccia rinascere S.Elisabetta ,che lanci un messaggio chiaro ed univoco: il governo di una città deve essere affidato alla serietà , alla capacità di proporre soluzioni, al patrimonio di regole e di valori di cui i partiti organizzati sono degni detentori. L’incontro, la discussione, lo sforzo di trovare una intesa comune sui programmi, la disponibilità al confronto per la risoluzione dei problemi di interesse generale e non particolare, questo è l’approccio, questa è la metodologia a cui i partiti sono chiamati ogni giorno.
Esistono due visioni della politica: una privatistica, familiare tesa a tutelare gli interessi particolari della propria famiglia e degli amici, del candidato " fai da te"; l'altra, più seria, legata ai partiti seri portatori di istanze pubbliche di tutti i cittadini, basata su un programma preciso per la rinascita di S.Elisabetta: tutto questo, insieme all’MPA e all’UDC , vogliamo che si proponga ai sabettesi.
Ho ben chiara e presente la situazione in cui versa oggi il nostro povero paese, chiari e precisi i punti del programma che proporremo agli alleati: moralizzazione della politica e riduzione dei suoi costi, risanamento del bilancio comunale, opere pubbliche di immediata necessità, partecipazione attiva dei cittadini al governo del paese, impegno per la riduzione dei costi dei servizi offerti dall’ATO rifiuti e dall’Ato idrico.
Emilio Militello

martedì 7 aprile 2009

Quando il gioco si fa duro...

Atteso e sperato… è arrivato finalmente il nome del prossimo candidato a Sindaco del Partito Democratico… quello cha da tempo noi giovani e molti altri stavamo desiderando: Emilio Militello.
Così a due giorni della nomina del segretario del partito, l’assemblea elegge il proprio candidato che di cuore raccoglie la richiesta unanime dei propri compagni, e si prepara ad imboccare questo duro e difficile cammino che ci porterà verso le elezioni amministrative di giugno, con o senza alleati politici.
Il consigliere uscente è stato proposto e votato dall’assemblea, che gli ha riconosciuto la fedeltà mostrata al partito nel corso del suo sviluppo, e le competenze acquisite tramite l’esperienza maturata in consiglio comunale.
Emilio Militello ha ben chiara e presente la situazione in cui versa oggi il nostro povero paese, come chiari e precisi sono i punti del programma da attuare, che ha presentato, per risollevarne le sorti: recupero del bilancio comunale, opere pubbliche di immediata necessità, partecipazione attiva dell’amministrazione e dei dipendenti comunali.
Giovedì si svolgerà l’incontro con gli altri movimenti del paese, quali UDC ed MPA, per discutere su possibili collaborazioni elettorali, per formare una squadra valida e in grado di vincere le prossime elezioni, senza fare scelte avventate ma con un unico e grande obiettivo: RISVEGLIARE SANTA ELISABETTA!

domenica 5 aprile 2009

Tre ore di DEMOCRATICA discussione...

La prima riunione del Partito Democratico, ad una settimana dal Congresso, ci ha regalato tre ore di democratica discussione, con la piena partecipazione di ogni membro del partito… alla faccia di chi affermava, e continua a farlo, che “far parte di un partito significa esser solo un numero”.
Ha presieduto la riunione il compagno Enzo Iacono, che ha presentato i due punti del dibattito per il quale si è riunito il partito: elezione del Coordinatore (non si chiama più segretario) del Circolo del PD Sabettese, e avanzamento delle proposte da inserire nel programma che ci farà compagnia per tutta la campagna elettorale e che, una volta vinte le elezioni, diventerà la nostra Sacra Bibbia.

Diverse le varie proposte per la nomina del coordinatore.
Michela Capraro e i ragazzi del Gd aprono subito la discussione proponendo Totuccio Trapani coordinatore del Circolo, motivando a pieno la loro scelta, in quanto vedono rispecchiata nella sua persona, ricca di esperienza e maturità, accompagnate da un animo giovanile ancora acceso, la figura ideale in grado di riunire le diverse anime e le varie fasce d’età che riempiono il partito.
Si è subito espresso anche Gaetano Catalano, il quale ha chiesto di avanzare la candidatura di Vincenzo Di Vincenzo, che per la sua partecipazione nelle discussioni avvenute tra i giovani, e per la sua capacità di dialogo, si presenta come l’uomo in grado di rappresentare al meglio questo nuovo legame tra vecchi e giovani.
Vincenzo Di Vincenzo ha ringraziato Gaetano Catalano per la stima ricevuta, ma dopo aver rifiutato la proposta dell’ex sindaco, ha espresso il proprio desiderio di vedere un giovane coordinatore a dirigere il partito, per dare un forte segno di innovazione e spezzare i fili delle ragnatele del passato.
Anche Michela Capraro si è espressa a favore di una piena partecipazione dei giovani nella politica attiva, avanzando la possibilità di creare la figura del vice-coordinatore da affidare ad un giovane ragazzo o ragazza, in maniera tale che tramite l’esperienza diretta sul lavoro durante questi mesi di piena attività che attendono il partito, possa presentarsi con le giuste carte per essere nominato coordinatore dopo il congresso nazionale di ottobre.
Stessa idea è stata espressa dai giovani presi in causa, e dal resto dei partecipanti alla riunione.
Anche le parole del consigliere Emilio Militello, sono andate a favore della candidatura di Totuccio Trapani: “Il compito che spetta al futuro segretario del nostro circolo sarà molto arduo, ci aspettano delle difficili elezioni amministrative,e non bisogna dimenticare l’impegno da spendere anche per le europee. Ora come ora c’è bisogno di una figura matura e piena di esperienza, che sia un ottimo traghettatore verso il congresso di ottobre, dove poi daremo libero spazio e piene responsabilità ai giovani del nostro partito.”
Le ultime parole a chiudere in dibattito sono state quelle di Agostino Di Vincenzo, il quale ha espresso tutta la sua approvazione per la nomina di Totuccio, per il rispetto del lavoro e per il sacrificio che quest’ultimo ha speso per la formazione del Pd a Santa Elisabetta.
Enzo Iacono invita l’assemblea ad eleggere il coordinatore del circolo, la quale, dopo il lungo dibattito, si esprime all’unanimità a favore della elezione di Totuccio Trapani, il quale ringrazia l’assemblea per la fiducia affidatagli: “Questo è un passo molto difficile e pieno di responsabilità ed io mi sono sentito in grado di affrontarlo. Il partito deve essere unito, non bisogna più chiederci da dove siamo arrivati, ma dove vogliamo arrivare. Dobbiamo proporci una crescita culturale, dobbiamo avviare una profonda innovazione nel nostro paese, e dare molto spazio a future iniziative giovanili. Bisogna vincere le elezioni e fare in modo che il partito sia parte integrante di questo progresso.”
L’assemblea ha anche votato per la formazione di un esecutivo che verrà nominato direttamente dal neo coordinatore, il quale andrà a scegliere anche il nome del giovane suo vice.
Il nuovo segretario inizia subito il suo lavoro dando parola ai partecipanti sulla formazione del programma elettorale. Su questo punto si sono espressi, in particolar modo, il compagno Enzo Iacono, il consigliere Emilio Militello e il sottoscritto, a nome del gruppo giovanile.
“Pochi punti, ma chiari, precisi ed attuabili” è stata la richiesta del sindacalista Iacono, invitando la futura giunta ad un lavoro di continua ed assidua ricerca verso quei fonti provinciali e regionali che spettano al nostro paese per la realizzazione di diverse opere pubbliche.
Molto basate sull’aspetto economico anche le parole del consigliere Militello: “Bisogna puntare innanzitutto al risanamento delle casse comunali, che costerà i primi due anni di lavoro della futura amministrazione. Casse che verranno poi ulteriormente alleggerite dal pensionamento di 15 impiegati comunali che non verranno rimpiazzati. Diverse le opere pubbliche che hanno immediata priorità: ripristino della struttura edile della scuola elementare, riparazione degli impianti fognari, e sistemazione del campo sportivo.”
Molti i punti stilati dai giovani democratici:
Programmazione dell’Estate Sabettese, con iniziative e spettacoli che non hanno bisogno di necessari aiuti finanziari, ma solo di una fondamentale voglia e partecipazione dei giovani e non.
Ritorno del Carnevale, che da due anni non viene festeggiato nel nostro paese, con il compito di invogliare i ragazzi e le famiglie per la realizzazione di questi tre giorni di magnifica festa.
Ripristino e miglioramenti delle sagre proprie della tradizione del nostro paese.
Sistemazione del campo comunale e formazione di una squadra locale.
Cura del verde pubblico.
Sensibilizzare i cittadini alla raccolta differenziata, spiegando, dai più giovani ai più anziani, come e perché fare la raccolta.

Ben accolte dall’assemblea le varie proposte, le quali verranno più precisamente curate durante la prossima riunione del coordinamento che si terrà lunedi 6 aprile, dove sarà discusso il nome del possibile candidato a Sindaco del nostro partito, e delle possibili e varie alleanze con partiti che crederanno nel nostro nome e nel nostro programma.
Al termine della serata il neo coordinatore Totuccio Trapani ha offerto da bere a tutti i membri dell’assemblea.
Cominciamo bene…

sabato 4 aprile 2009

Prima riunione direttivo

Stasera alle 18,30 riunione del nuovo direttivo del P.D. di Santa Elisabetta, ordine del giorno: elezione del segratario di circolo, discussione elezioni amministrative, nomina del candidato a sindaco o di una rosa di nomi.

mercoledì 1 aprile 2009

Il circolo del PD e dei GD di S.Elisabetta si associa al dolore dei fratelli Burgio per la scomparsa del padre Carmelo, e della famiglia Di Benedetto e Vedova per la scomparsa della congiunta Galluzzo Maria.