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"Il popolo che rinuncia alla libertà per la sicurezza, non merita e non avrà né libertà né sicurezza" (Benjamin Franklin)

venerdì 28 agosto 2009

Finale di Volley 4x4 misto


Ieri sera con la finale, del torneo estivo di volley 4 x 4 misto, si è chiusa ufficialmente “l’Estate di Santa Elisabetta” come ha ricordato Emilio Milioto Sindaco del caratteristico e vitale comune dell’agrigentino.
Il torneo organizzato in piazza ha offerto momenti di puro divertimento sia per i giocatori che per il pubblico il quale ogni sera accorreva numeroso a sostenere, molto sportivamente, le squadre in campo.
Un plauso va agli organizzatori (Francesco Fragapane, Stefano Marsiglia e Agostino Micciche’), i quali tra mille difficoltà sono riusciti a dare vita ad una vera e propria festa in piazza contornata da musica, momenti di aggregazione, sport e tantissimo divertimento.
Le difficoltà di cui si parlava prima sono date dal fatto, come ci è stato detto dagli organizzatori, che a Santa Elisabetta manca un palazzetto dello sport che permetta ai giovani di cimentarsi negli sport come il volley o il basket e allo stesso tempo consenta al Comune di poter organizzare degli eventi, quali tornei, manifestazioni sportive e tanto altro ancora, in determinati periodi dell’anno. La finale di ieri sera ha rappresentato il momento più alto dell’intera manifestazione, dove l’organizzazione è risultata impeccabile, infatti la gara è stata aperta con l’invito ai giocatori, da parte dello speaker, di accedere singolarmente sul campo di gara e alle atlete sono state donate con molta galanteria delle rose.
Il match equilibratissimo vedeva opposte la squadra locale contro una squadra di Aragona la quale quest’ultima, dopo circa due ore di gioco, al quinto set è riuscita a far propria la finale non senza difficoltà.
Luca Fragapane, Francesco Milioto, Vanessa Rizzo e Stefano Di Vincenzo facevano parte della squadra locale mentre, la squadra aragonese era composta da Giusy Cultrera, Rosaria Collura, Antonella Cipolla e Totò Castellana.
Toccante il discorso finale del Sindaco che, prima di effettuare la premiazione, ha voluto ricordare che la manifestazione era dedicata al compaesano Gino Vella scomparso pochi mesi addietro e di cui la cittadinanza conserva vivo il ricordo.
Alla fine lo stesso Sindaco, assieme all’assessore allo sport Giuseppe La Porta, ha premiato le squadre vincitrici del torneo nonché Rosaria Collura, colei che è risultata la migliore giocatrice dell’intera manifestazione, e tra spumante, musica, foto e abbracci ci si è dati appuntamento a Santa Elisabetta per il prossimo torneo estivo.

tratto da "I love Agrigento News"

... e continuano a parlare di noi...

PRIMA FESTA DELL’EMIGRATO A SANTA ELISABETTA

Non è certo facile riunire gente nel bel mezzo delle vacanze, nel mese di agosto, con un caldo che anche la sera spesso non si discosta molto dai 40 gradi. Ma ci sono cose che si possono fare solo d’estate ed una di queste è certamente una festa dedicata agli emigrati. Questo è quello che ha voluto fare l’Amministrazione Comunale di Santa Elisabetta, piccolo paese in provincia di Agrigento, che oggi conta una popolazione di 3.417 abitanti e che senza dubbio ne conta molto di più all’estero, come capita con tutti i paesi della Sicilia centrale e non solo, che subito dopo la seconda guerra mondiale si sono spopolati a causa del grande esodo verso i paesi del Nord Europa. I figli di Santa Elisabetta, scelsero in gran numero il bacino carbonifero di Charleroi – La Louviere, in Belgio, dove si insediarono e dove ancora oggi risiedono in gran numero, come ha detto il Sindaco Emilio Militello, eletto a capo dell’Amministrazione nel giugno scorso. Lo ha fatto in maniera pubblica, aprendo un convegno collegato alla prima festa dell’emigrante, che si è tenuto nei giorni scorsi. Lo ha fatto, annunciando la volontà di volere aprire contatti con la comunità all’estero, sia per arrivare ad un gemellaggio con il comune di Chatelenot o con quello di La Louviere, sia per avviare una politica di scambi economici per favorire lo sviluppo dell’economia locale collocando si quei mercati i prodotti tipici della sua terra Dopo il Sindaco, in una piazza che andava affollandosi, ha preso la parola il Presidente del Consiglio Comunale, avv. Gigi Milito, che al pari del Sindaco ha ribadito la volontà di tutto il Civico Consesso, di aprire dei contatti stabili con tutte quelle famiglie di sabettesi, che lasciata la loro terra, non l’hanno certo dimenticata, tanto che ogni anno in gran numero ritornano nei mesi estivi. La relazione vera e propria del convegno, è stata affidata al Presidente dell’USEF Senatore Angelo Lauricella, che ha ricordato come i paesi di quella parte della provincia di Agrigento si spopolarono e quanto sentimento era rimasto in cuore agli emigrati, che non perdono occasione per sentirsi vicini e partecipi ai problemi del proprio paese. Positiva, secondo Lairicella, l’iniziativa del comune, che mira a ricostruire un contatto che in passato esisteva e che poi si è perso. Oggi in una situazione molto mutata in Europa, una politica degli Enti Locali orientata verso gli emigrati, non solo è auspicabile, ma appare un mezzo di valido sostegno all’integrazione europea, in grado di fare crescere la Patria Comune. Si apre il dibattito, che come primo intervento, quello del Dr. Antonino Gaziano, già sindaco del comune per due volte in passato, che ricorda i tentativi fatti a suo tempo, per intraprendere la strada che oggi viene additata dal suo successore. Plaude all’iniziativa e offre tutto il suo appoggio e la sua esperienza perché essa abbia il massimo successo. Dopo altri interventi del pubblico, la parola viene data per le conclusione al Segretario Generale dell’USEF Salvatore Augello, che apre il suo intervento evocando due ricordi: uno triste ed è quello della sciagura di Marcinelle, zona dove si trova la comunità Sabettese ed uno allegro, precursore dei tempi, risalendo alla fine degli anni novanta, quando, sindaco appunto Gaziano, l’USEF riempì la sala del Consiglio con una frotta di bambini con la maglietta ed il berrettino riportanti il logo dell’Associazione. Bambini figli di emigrati della provincia di Agrigento ed anche di Santa Elisabetta, che si trovavano in Sicilia per usufruire di un progetto di colonia per figli di emigrati. Questo per ricordare che questi sforzi non solo vengono da lontano, ma che parecchi dei comuni più sensibili, da tempo hanno intrapreso la strada di contatto e collegamento, che non solo rafforza un rapporto affettivo, ma che rappresenta oggi più che mai, la volontà di ritenere a pieno titolo cittadini anche quelli che abitano fuori dal territorio comunale, per creare con essi nuovi e stabili collegamenti politici, sociali ed economici. L’oratore, alla fine, ha sottolineato quanto sia negativa la posizione della Regione, che nel tempo ha sempre più sottovalutato le attività in direzione degli adolescenti, riducendo progressivamente i finanziamenti, che mentre in passato consentivano il soggiorno estivo di centinaia di figli di siciliani residenti all’estero, oggi lo consentono solo a poche diecine. La serata si è conclusa con un assaggio dei prodotti tipici, offerto sulla stessa piazza, che a seguire avrebbe anche ospitato uno spettacolo musicale dedicato agli emigrati ed alla cittadinanza tutta.
Tratto da www.usefinternational.org

lunedì 24 agosto 2009

Ringraziamenti

Per quel che riguarda l'estate sabettese appena finita, è arrivato adesso il momento di annoiarvi un po' con i ringraziamenti. Sebbene il mio intento non è quello di tediarvi con i soliti discorsi, ci sono troppe persone a cui vorrei dire GRAZIE!
Inizio col ricordare l'impegno di quelli che io chiamo "volontari senza bandiere" che hanno aiutato facendo un po' di tutto: scrivere al compute, bloccare strade, allestire stand, vendere panini, correre alle maratone, ballare alle serate, cantare ai concerti, vendere biglietti per l'estrazione a sorte (vedi Daniele Militello, Angelo sempre più "Nazareno", Giulia Di Vincenzo, Giovanni Leto, Calogero Ciulla, Carmelo Milioto & Carmelo Militello), per il puro piacere di esserci e rendere vivo questo paese.
Voglio portare anche all'attenzione di tutti il lavoro fatto da Francesca e Stefano nell'allestire una mostra fotografica su S.Elisabetta..ho visto molti immigrati soffermarsi a ricordare con le lacrime agli occhi, per non parlare dell'eccellente lavoro fotografico (e non solo) fatto da Massimo, messo in esposizione giovedì sera durante la serata di chiusura dell'estate sabettese.
In maniera ancor più personale vorrei ringraziare tutti i miei amici "sportivi" che, fuori allenamento, hanno partecipato alla maratona...chi per vincere (Peppe Bruno, Carmelo Militello e Alfonso Sciarratta), chi per far numero, chi per far due risate (Calò, Carmelo Milioto & Pavesino), chi per fermarsi a bere e chiacchierare ad ogni sosta, chi per la splendida sportività che si porta dentro (Luca Ghirigà!) chi per perdere (me cuscinu Manuele!). Ringrazio Rosi e Anna per aver partecipato e avermi aiutato con i bambini e tutte le maratonete e i maratoneti che mi hanno aiutato a pulire la piazza (che certamente ha raggiunto livelli di igiene che la mia cameretta può soltanto sognare).
Ringrazio le Giubbe d'Italia per la disponibilità e il Gruppo Speleo (Raimondo in primis) per il grande aiuto fisico e morale.
Ringrazio tutte le attività di S.Elisabetta e Raffadali che ci hanno sponsorizzato.
Ringrazio i musicisti e i pittori.
Spero non si offenda chi non è stato citato per la mia scarsa memoria, ma per la semplice partecipazione e per i sorrisi di quella giornata voglio ringraziarvi tutti quanti!
Last but not least i miei grandiosi amici del GD: a voi il mio grazie per avermi accompagnata ovunque, rimproverata, pressata (compito principale di Agostino), demoralizzata, abbracciata, incoraggiata ma comunque SOPPORTATA E SUPPORTATA sempre!
Un baciuzzo

sabato 22 agosto 2009

...E la vita continua...

E con la fenomenale esibizione degli "Esicrima", giovedi sera in piazza San Carlo, si è conclusa l'ultima data del programma che ci ha accompagnato per tutta l'estate sabettese.
Non per vantarsi, ma i Giovani Democratici sono stati sempre in prima fila, i primi ideatori e realizzatori di ogni evento, accompagnando l'amministrazione nella completa organizzazione di tutte le tappe.
Dal nulla, come ricordavo nell'intervento precedente, abbiamo costruito tanto, grazie anche alla collaborazione delle associazioni Gruppo Speleo e Giubbe d'Italia.
Massiccia è stata anche la presenza dell'opposizione, che in molte occasioni, siccome avevano lavorato e dato tanto per l'organizzazione dei vari eventi, stanchi poi, sono dovuti rimanere a casa quanto questi eventi erano nel corso della loro, diciamo, performance.
Ora accompagnate questa mia ultima dichiarazione con una sottile risata di sottofondo e ammorbiditela con un filo di ironia...
Tra tutti coloro che avevano speso tante parole d'amore per questo paese in tempo di campagna elettorale, urlando contro il cielo come direbbe Liga, e che poi sono scappati, vinti e battuti come direbbe De Gregori (gli Esicrima mi hanno dato alla testa!), solo uno si è dimostrato aperto e disponibile: Enzo Fragapane, il consigliere mancato, che ci ha proposto di realizzare in uno o due incontri, la lettura del Piccolo Principe in piazza San Carlo.
Per motivi di spazio e tempo, questa idea non è stata portata a compimento, ma è stata messa nel rigo primo nella lista degli eventi da organizzare lungo questo inverno.
E già, perchè di certo la nostra fiamma non si spegne mica qua...
Finita l'estate, la vita continua... non saremo sotto lo stesso sole, ma cercheremo ugualemente di portare lo stesso calore.
Aperti e disponibili a qualsiasi collaborazione...
Vedete, poco fa, nei primi righi che ho buttato giù in questo intervento, ho raccolto i meriti che noi Giovani Democratici abbiamo conquistato con il nostro impegno e il nostro lavoro... ma la nostra non vuole essere una mania di protagonismo, non vogliamo metterci su un piedistallo, come qualcuno continua ad insinuare, ma vuole soltanto esprimere una voglia e una mania di fare che vogliamo contaggiare ad ogni cittadino di Santa Elisabetta.
Come una fiamma che divampa di cuore in cuore... Una fiamma che non brucia ma che rende vive idee e parole...

sabato 15 agosto 2009

Spendo due parole...

"Ricordo un lunedi mattina di fine giugno quando noi giovani democratici, alcuni rappresentanti delle due associazioni di Santa ELisabetta (gruppo Speleo e Giubbe d'Italia), alcuni consiglieri comunali e parte dell'attuale amministrazione ci siamo riuniti nella sala della biblioteca comunale per stilare il programma dell'estate sabettese.
Ricordo che quella mattina molti di noi erano arrivati da casa armati di carta e penna, e su quei pezzi di carta ognuno aveva appuntato le proprie idee da proporre e realizzare assieme.
Così seduti attorno a quell'enorme tavolo, con calendario alla mano, iniziammo a stilare quel programma punto per punto.
Ma come in ogni bella favola che si rispetti, ecco arrivare la cattiva sorpresa: nessun budget da poter usare, nessuna somma o fondo disponibile per l'organizzazione dei vari eventi.
Ma nonostate ciò, quelle piccole idee siamo riusciti a renderle vive e trasformarle in realtà: dalla notte bianca alla notte sotto le stelle, dalla maratona artistico-sportiva ai cinema all'aperto, dalle serate di musica dal vivo a quelle disco...
Addirittura siamo riusciti a mettere da parte una discreta cifra, grazie alle iscrizioni alla maratona e al torneo di pallavolo, che in parte serviranno a coprire piccole spese racimulate lungo l'estate e in parte saranno devuluti in beneficenza all'associazione di volontariato di Aragona "Aiutiamo Stefano".
Piccoli passi che di volta in volta, spero, anzi credo, diventarenno sempre più grandi soprattutto se saremo tutti assieme a realizzarli.
I miei ringraziamenti infatti, oltre che all'amministrazione, nelle competenze dell'assessore La Porta e del sindaco Emilio, che con il consigliere Totuccio Trapani hanno dato il massimo per la realizzazione di tutto ciò, vanno a tutti gli artisti locali e stranieri che si sono esibiti su questo palco e per le vie del Paese completamente a costo zero.
I miei ringraziamenti vanno ai membri delle due associazioni, il gruppo Speleo e le Giubbe d'Italia, che ci hanno seguito ed aiutato passo dopo passo.
I miei ringraziamenti vanno al gruppo di giovani che davvero hanno dato un incredibile ed enorme contributo.
I miei ringraziamenti vanno a tutte le attività commerciali di Santa Elisabetta perchè non si sono mai tirate indietro nel momento del bisogno.
I miei ringraziamenti vanno a tutti voi che ci avete appoggiato e aiutato con la vostra costante partecipazione.
Perchè mi si è riempito il cuore nel vedere gente che domenica alle 6 di mattina, dopo una "notte in bianco", ci ha aiutato a smontare e risistemare tutto.
Perchè mi si è riempito il cuore nel vedere gli animatori e i bambini del grest che, al termine dello spettacolo, hanno ripulito la piazza e il palco dove si erano appena esibiti.
Perchè mi si riempie il cuore nel vedere gente che perora sta dietro le quinte, con il cuore in mano e la tenzione alle stelle, dopo due mesi di stressanti e dure prove per essere presenti qui, questa sera, su questo palco, per ottenere la loro unica e grande ricompensa: la vostra felicità!
E' TUTTO CIO' E' SEMPLICEMENTE MERAVIGLIOSO"
tratto dalla prensentazione della commedia "Natura Strana".

sabato 1 agosto 2009

Gli Italiani Vogliono Mussolini


Historia Magistra Vitae...
Forse lo era per i Latini... o forse non lo è proprio per noi Italiani.
Gaber cantava prima di morire "Io non mi sento italiano, ma per fortuna o purtroppo lo sono". Ero piccolo allora e non capivo il perchè di queste sue parole di rivolta. Adesso, devo dire che mi è tutto un pò più chiaro: gli Italiani vogliono Mussolini.
E' sorprendente vedere come nonostante una terra piena di piaghe, tra mafia e politici corrotti, e ricca di eroi che hanno contrassegnato la nostra storia, la gente continua a far finta di nulla.
Nel '94, dopo lo scandalo Tangendopoli, dopo tutto ciò che aveva portato avanti il giudice Antonio Di Pietro con il processo "Manipulite", svelando truffe e raggiri mai visti prima di allora, in un mondo di politici e di imprenditori che vivevano in un Città di Tangenti, dopo tutto questo... il popolo che fa?
"Il popolo è un bambino" dice Ascanio Celestini...
Infatti le elezioni di quello stesso anno le vince Silvio Berlusconi e la Lega di Bossi, ironia della sorte, uno stretto amico di Bettino Craxi e l'altro condannato per aver ricevuto un finanziamento illecito di 200 milioni di lire dalla Montedison.
Come a dire: a noi piace essere governati dai politici corrotti.
Gli Italiani, in fondo, vogliono Mussolini.
Tra il '94 e il 2005 Silvio Berlusconi, durante i suoi sette anni di governo, divisi dai 5 del centro sinistra, ha legiferato a suo piacimento salvandosi il sederino da tutti i processi in cui era coinvolto, e per la prima volta nella storia della Repubblica Italiana, un presidente del consiglio promuove leggi che nello stesso tempo avvantaggiano le aziende di cui è proprietario... Nelle sua doppia veste di tycoon televisivo e presidente del governo, nel '94 ci guadagna una cifra pari a 243 miliardi di vecchie lire proprio mentre la sua azienda affondava nei debiti.
E questo è stato solo l'inizio. Come ha spesso detto Marco Travaglio "Berlusconi ha usato la politica (ai tempi di Craxi) per prendersi l'informazione, poi ha usato l'informazione per prendersi la politica. E adesso che le ha entrambe?"
Ma agli Italiani non importa. Gli italiani vogliono Mussolini.
Nel 2001 si ritrova una importante intervista a Paolo Borsellino, fatta da giornalisti francesi due mesi prima della morte del giudice nella terribile strage di via D'Amelio. L'ultima intervista al più importante giudice che forse il nostro stivale abbia mai conosciuto. Che fine ha fatto? Perchè non è mai stata mandata in onda ne sulle reti Rai, e (neanche a chiederlo) su quelle Mediaset?
In quella intervista il giudice Borsellino parlava degli stretti rapporti tra Cosa Nostra e l'imprenditoria del nord, facendo i nomi di Marcello Dell'Utri e di Silvio Berlusconi.
Borsellino dal giorno della sua scomparsa è ritenuto eroe da un intera nazione, per aver dato la vita combattendo contro lo sporco potere della mafia... ma perchè allora non ascoltare le sue parole?
Perchè gli italiani amano gli eroi ma vogliono Mussolini.
Nel luglio del 2008 il Parlamento approverà il lodo Alfano, che consentirà a Berlusconi di rimanere impunito in una sentenza che lo dichiarerà colpevole per aver corrotto uno dei testimoni chiave, durante uno dei processi in cui era indagato per dei conti esteri in nero con la Fininvest.
In un altro paese democratico ciò scatenerebbe l'inferno. Ma siamo in Italia, il paese abitato dagli italiani. E gli italiani, nonostante siano tutti cattolici, se ne fregano della morale, troppo noiosa, loro voglio Mussolini.
Da 17 anni è presente inoltre in Parlamento un partito, che porta un nome dal quale meriterebbe la scomunica a priori in un paese unito come dovrebbe essere quello italiano, dopo le gesta eroiche di Garibaldi e di tanti altri che collaborarono con lui all'unità d'Italia del 1861: Lega Nord.
Un partito che in questi ultimi anni sta raccogliendo sempre più consenso; un partito che nelle idee e nel programma vuole un Italia divisa, l'Italia dei ricchi e l'Italia dei poveri; un partito che porta avanti valori e distinzioni di razza che non si vedevano nel nostro Paese dalle leggi raziali del 1938.
Aspettate un attimo, ma chi aveva promulgato quelle leggi? Già! Il duce, quindi è tutto vero, nulla di strano allora: gli italiani vogliono Mussolini.
E lo vorranno ancora. Perchè ci piace essere governati da Mussolini. Infondo gli italiani sono un popolo che si raffigura spesso in personaggi con nomi altisonanti.
Ma perchè accontentarsi di un semplice Impastato, di un semplice Borsellino, o Falcone, Dalla Chiesa, Libero Grassi, Boris Giuliano, Mattei...
Noi preferiamo puntare in alto. Gli italiani vogliono Mussolini.
Francesco Treseghè