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"Il popolo che rinuncia alla libertà per la sicurezza, non merita e non avrà né libertà né sicurezza" (Benjamin Franklin)

domenica 26 settembre 2010

IO NON LI VOGLIO

I dati che riporterò qui sotto li ho tratti dal libro di Peter Gomez e di quel mascalzone di Marco Travaglio "Se li conosci li eviti".
Tali dati, sfortunatamente, non sono opera di fantasia, ma sono stati riportati dalle questure e dai tribunali dove i seguenti nomi sono stati, ops... non sono stati giudicati.
Inoltre i fatti sono anteriori al 13 Aprile 2008, data delle elezioni che hanno portato tali deputati in Parlamento.
Ciò vuol dire che chi li ha inseriti nelle varie liste del Pd, nelle circoscrizioni italiane, li conosceva già.
Sono i 13 parlamentari del Pd condannati, prescritti, imputati, e rinviati a giudizio.

Benvenuto Romolo: condannato in primo grado nel 1999 a 140 mila lire di ammenda per percosse all’ex convivente. La donna lo denunciò e ne ottenne la condanna. In appello, poi, Benvenuto chiese scusa e risarcì il danno, ottenendo la rimessione di querela, il «non luogo a procedere» e l’estinzione del reato. IO NON LO VOGLIO

Carra Enzo: condannato in via definitiva a 1 anno e 4 mesi per false dichiarazioni al pubblico ministero. Per i giudici, Carra è un falso testimone che, con il suo «comportamento omertoso» e la sua «grave condotta antigiuridica», ha giurato il falso dinanzi al pool di Milano nel 1993, tentando di «assicurare l’impunità a colpevoli di corruzione, falso in bilancio e finanziamento illecito» nella maxitangente Enimont. IO NON LO VOGLIO

Castagnetti Pierluigi: ha una prescrizione per corruzione. IO NON LO VOGLIO

Crisafulli Vladimiro: ha visto finire in archivio l’indagine a suo carico per concorso esterno in associazione mafiosa alla Procura di Caltanissetta, nata dal filmato dei carabinieri che lo ritraeva in un hotel di Pergusa mentre abbracciava e baciava il boss di Enna, Raffaele Bevilacqua, e discuteva con lui di appalti pubblici, assunzioni e favori vari; in un’altra indagine, aperta per rivelazione di segreti d’ufficio dalla Procura di Messina, la sua posizione è stata stralciata con richiesta di archiviazione al gip, che non s’è ancora pronunciato. IO NON LO VOGLIO

D’Alema Massimo: s’è salvato per prescrizione del reato (accertato) di finanziamento illecito nel processo a proposito di 20 milioni di lire in nero versatigli nel corso di una cena, negli anni 80, dal boss delle cliniche Francesco Cavallari, legato alla Sacra corona unita; ha poi avuto un’archiviazione a Reggio Emilia per i presunti fondi neri incamerati dal Pci-Pds; archiviata a Roma anche l’inchiesta per finanziamento illecito nata a Venezia, che lo vedeva indagato con Achille Occhetto e con Bettino Craxi; a Parma invece, dove Calisto Tanzi sosteneva di averlo finanziato con inserzioni pubblicitarie sulla rivista della sua fondazione Italianieuropei, D’Alema è rimasto un semplice testimone; infine la Procura di Milano sta ancora vagliando la sua posizione nell’ambito delle indagini sulla scalata dell’Unipol alla Bnl di Consorte nell’estate del 2005: il gip Clementina Forleo, che ipotizzava un suo concorso nell’aggiotaggio di Consorte, ha trasmesso gli atti alla Procura, sostenendo che non è necessario il permesso del Parlamento europeo per usare nei suoi confronti le famose intercettazioni telefoniche. IO NON LO VOGLIO

Gozi Sandro: è indagato per associazione per delinquere, truffa e violazione della legge Anselmi sulle logge segrete dalla Procura di Catanzaro, nell’ambito dell’inchiesta «Why Not» sui fondi pubblici succhiati da consulenze fittizie e società create da politici calabresi (e non) di destra e di sinistra. IO NON LO VOGLIO

Laganà Fortugno Maria Grazia: è indagata in una delle inchieste della Procura di Reggio Calabria sulla malasanità nell’ospedale di Locri, dove il marito era primario in aspettativa e la signora vicedirettrice sanitaria. Ipotesi di reato: truffa ai danni dello Stato, per presunte forniture sanitarie irregolari. IO NON LA VOGLIO

Latorre Nicola: è stato indagato a Potenza per favoreggiamento, poi ha visto la sua posizione finire in archivio. La sua voce è stata infatti registrata più volte, mentre discuteva con il numero uno di Unipol, Giovanni Consorte, dell’assalto alla Bnl, e addirittura con Stefano Ricucci, impegnato nella scalata al Corriere. Il gip Forleo, quando si è trattato di trasmettere le conversazioni al Parlamento per ottenere l’autorizzazione al loro utilizzo, ha scritto che almeno otto telefonate di Latorre (e D’Alema) attestano «i ruoli attivi ricoperti» nella scalata Unipol a Bnl, «contrassegnati all’evidenza da consapevole contributo causale» all’aggiotaggio addebitato a Consorte. Ora la sua posizione è al vaglio della Procura di Milano, a cui il gip Forleo ha trasmesso gli atti, dopo che il Senato ha negato l’ok all’uso delle intercettazioni a suo carico. IO NON LO VOGLIO

Lolli Giovanni: è imputato in udienza preliminare a Bari per favoreggiamento nell’inchiesta sui presunti abusi della Missione Arcobaleno. La magistratura ritiene di aver scoperto enormi ruberie, tangenti e dirottamenti degli ingenti fondi pubblici stanziati per i profughi del Kosovo durante la missione “Arcobaleno”, ma in realtà rimasti in Italia. Nel 1999, quand’era responsabile nazionale Associazionismo e Sport dei Ds, Lolli avrebbe informato due indagati che il loro telefono era sotto controllo, facendo così saltare gli accertamenti in corso da parte degli investigatori. Di qui l’accusa di favoreggiamento. L’udienza preliminare è in corso dal 10 maggio 2007. I reati, a tale distanza dai fatti (l’indagine partì nel gennaio del 2000), rischiano la prescrizione. IO NON LO VOGLIO

Lusetti Renzo: è stato condannato dalla Corte dei conti a risarcire il Comune di Roma oltre 2 miliardi di lire per consulenze ingiustificate. In appello l’importo è stato ridotto di un quinto. IO NON LO VOGLIO

Margiotta Salvatore: è indagato a Potenza per falso ideologico e a Catanzaro per abuso d’ufficio. IO NON LO VOGLIO

Papania Antonio: il 24 gennaio 2002 ha patteggiato davanti al gip di Palermo una pena di 2 mesi e 20 giorni di reclusione per abuso d’ufficio. IO NON LO VOGLIO

Rigoni Andrea: è stato condannato a 8 mesi di reclusione in primo grado per un abuso edilizio sul monte di Porto Azzurro. In appello, poi, si è salvato grazie alla prescrizione del reato. IO NON LO VOGLIO

... E VOI?



9 commenti:

Trapani Salvatore ha detto...

E’ innegabile che esiste nei giovani che si riferiscono all’area del centrosinistra una esigenza di cambiamento. La politica così com’è non soddisfa , è arretrata , e il teatrino degli ultimi mesi ne è la dimostrazione. Però non cadiamo nello stesso errore! Un po’ di teatrino lo stiamo facendo su questo blog. Non è accusandoci a vicenda di chi è più puro che si costruisce il futuro migliore ,non è attaccando così duramente il PD che risolverete i problemi : si ottiene soltanto l’obbiettivo di allontanare ancora di più la gente dalla politica e si distrugge quel poco di buono che insieme stiamo costruendo a Sant Elisabetta. Molte delle cose che dice Grillo sono condivisibili; come non si può essere d’accordo con l’acqua pubblica, con il voto di preferenza, con uno stile di vita più sostenibile, con la differenziata , ecc. ecc. Ma la sensazione mia è che su queste cose c’è solo una enunciazione di principio, la si fa troppo facile, le soluzioni spesso accennate o solo enunciate. Come andare ad una legge elettorale che preveda la preferenza? Bisogna cambiare la legge attuale o basta una woodstok a Cesena. Come fare in modo che l’acqua ritorni pubblica? Enunciando il principio o votando in consiglio (come abbiamo fatto noi )una proposta di legge popolare in tal senso, o raccogliendo le firme per il referendum popolare. Come dice Civati in un bello art. sull’unità di oggi: “l’appello all’autopromozione e il basta ai partiti, è piuttosto gratuito e fuorviante…..l’impressione allora è che 5 stelle non bastino, che ci voglia tutto il firmamento per cambiare questo paese”. Allora finisco con un appello , ognuno prenda coscienza del suo ruolo e della sua collocazione politica , ma bisogna finirla con il falso moralismo di chi dall’alto del suo pulpito giudica tutto e tutti. E poi , se permettete, il rinnovamento del PD lo faccia chi ci crede veramente , e dall’interno . Troppo facile chiamarsi fuori e criticare !! è un’offesa per chi come me ha speso una vita per la sinistra e per contribuire a costruire un paese migliore.
Il segretario Salvatore Trapani

Francesco Treseghè ha detto...

Noi non ci stiamo chiamando fuori...
Non parlerei attraverso questo blog se non credessi ancora in questo movimento.
Noi stiamo giudicando dall'interno ed è qui che vogliamo muoverci.
O per cambiare le cose all'interno di un partito basta il silenzio ed aspettare che la manna scenda dal cielo?
Noi richiamiamo Grillo come modello, non per la sua figura che Stefano si ostina ad attaccare, ma per le sue battaglie... per il suo programma.
Noi ne abbiamo anche uno è vero... ma dove sta? su carta?
Come lo statuto del Pd... quello statuto che prevedeva liste pulite... quello statuto che non voleva i deputati e senatori, con già due legislature alle spalle, di nuovo in parlamento...
E allora che ci fanno questi 13 nomi seduti a Montecitorio e a Palazzo Madama...? che ci fanno D'Alema, Fassimo e moglie?
Noi non stiamo attaccando il partito per allontanare gli elettori... e se succede... che ben venga... magari solo così qualcosa si potrà smuovere.
Noi stiamo combattendo affinché alle prossime elezioni questo scenario non si ripeti... Affinché il partito chieda la preferenza agli elettori mostrandosi come davvero dovrebbe essere: Pulito e Giovane.
E con giovane non intendo ragazzi alle prime armi, ma gente nuova, che non ha alle spalle 3, 4 o 5 legislature.

Per quanto riguarda quel che si sta costruendo a Santa Elisabetta, non mi sembra che ci siamo mai espressi contro l'operato dell'amministrazione. Anzi...
Noi vediamo nel sindaco e nella sua giunta una squadra che sta lavorando per il paese. Una squadra alla quale anche noi facciamo parte. Al di là dei colori politici.

Stefano Di Vincenzo ha detto...

io li voglio....bene io li voglio...
ma sembra una gara a chi è più pulito e moralista?

è ovvio che chi sbaglia deve pagare politicamente e ci deve essere ricambio generazionale lo vogliamo tutti..

ma dall'interno del partito stesso dobbiamo combattere per una politica onesta. Non bisogna "affidare" ad altri battaglie storiche della sinistra italiana, non bisogna affidare ad altri i nostri ideali. Non bisogna affidarci agli altri, perchè noi siamo perfettamente in grado di rialzarci tutti assieme lavorando e sfruttando l'enorme potenziale umano di questo partito facendo fruttare i pregi e le virtù che abbiamo che sono tante, e nello stesso tempo cercare di eliminare le cose che non vanno bene.

ma questo si deve fare tutti assieme con un vero spirito unitario di PARTITO, non cercando altre bandiere o disaffezionare i nostri stessi compagni di partito.

bene fare discussioni sulle benissimo, sulle primarie allargate anche ai parlamentari, ma questa lotta si può fare solo all'interno di un partito, nelle riunioni e nelle sedi opportune. Nei blog si si possono fare discussioni, si può esprimere il prorpio parere, ma restano solo discussioni perchè non portano a decisioni.

pure le vecchie dicono " che la politica è sporca e i politici si fanno i cazzi loro" ma questo non significa che ho come idolo la vecchia.

Stefano Di Vincenzo ha detto...

giuseppe grillo

Nel 1988 la Corte suprema di cassazione lo condannò definitivamente per omicidio colposo plurimo a un anno e tre mesi di carcere, poiché giudicato responsabile della morte di due coniugi genovesi, Renzo Giberti (45 anni) e Rossana Guastapelle (33 anni)
e del loro bambino Francesco di 8 anni, a seguito di un incidente stradale nei pressi di Limone Piemonte da lui causato il 7 dicembre 1981. Il suo fuoristrada scivolò su una lastra di ghiaccio e finì in un burrone: morirono tutti i passeggeri del mezzo tranne lui, che riuscì a salvarsi saltando fuori dall'abitacolo.Oggetto di critica è stato il fatto che egli stesso, condannato in via definitiva per omicidio colposo volesse che fossero esclusi dal Parlamento italiano i condannati in via definitiva, o in primo e secondo grado in attesa di giudizio finale.

Una condanna per avere detto a rita levi montalcini " vecchia puttana" e in più si è servito dello scudo fiscale del governo berlusconi anno 2003 da lui aspramente condannato.

ora preciso una cosa prima che fraintendeREte come sempre. IO VOGLIO COME VOI UNA POLITICA PULITA E NON GIUSTIFICO CHI FA MAGAGNE.

. ma giuseppe grillo prima di sputare sentenze contro gli altri deve capire che come ha sbagliato lui nella vita possono sbagliare gli altri e con questo non giustifico chi sbaglia, ma ATTACCO chi fa il moralista.

per questo dico NON AFFIDIAMO AGLI ALTRI BATTAGLIE DELLA SINISTRA CHE NOI ABBIAMO LA CAPACITà DI PORTARE AVANTI BENISSIMO. YES WE CAN! NOI PASSIAMO ASSIEME.

Francesco Treseghè ha detto...

Giuseppe Grillo non è in parlamento.
Quei 13 invece Si.

Ste come la fai tu la battaglia all'interno di un partito? Attaccando Grillo? Dicendo di non affidare agli altri le nostre battaglie?
Chi dice che sono le nostre?
Loro le stanno facendo.. loro stanno mostrando di saper fare la politica pulita.
Il Pd NO! Ha altro a cui pensare...

Agostino Micciche' from Rome ha detto...

Di sicuro, a Santa Elisabetta, una delle cose positive di questo partito è che il segretario in prima persona risponde alle discussioni che avvengono nel blog!
Non è una cosa da sottovalutare, soprattutto se pensiamo a esponenti o presunti tali che non hanno il coraggio di parlare se non dietro lo scudo dell'anonimato!!
Però, o capisco male io, e se è così chiedo al segretario di potermelo dimostrare, perchè altrimenti la questione diventa prettamente comunicativa, bisogna chiarire alcuni termini e i significati che ne derivano.
In questo partito si è sempre parlato di collegialità: mi dite quale è la concezione che il PD ne ha?
E possibilmente mi dite pure il significato, secondo il vocabolario del PD, di termini derivanti come discussione, dibattito, teatrino...
Passiamo alla LOTTA DALL'INTERNO: mi spiegate come deve essere fatta una lotta dall'interno in pieno stile PD?
Capitolo attacchi: è abbastanza chiaro che se TOTO' CUFFARO favoriva un esponente mafioso, era come se favorisse tutta l'organizzazione!!
Però poi, all'interno del nostro partito dobbiamo fare i distinguo, quelli si, quelli no, come se ce li ha imposti la grazia divina!!
Allora, facciamo i distinguo anche per TOTO', quel mafioso sì, quel mafioso no... anche il PDL allora diventa un buon partito, se togliamo quel migliaio di mele marce!!
Come se questi fossero messi lì e basta, non condizionassero tutti gli altri nelle scelte politiche e amministrative.
Non sono figli di quella politica!!
Spesso si sente parlare delle cose che dice Grillo con molta superficialità, quasi come se fossero scontate, come se avesse scoperto l'acqua calda!!
E in effetti in un paese normale dovrebbero essere cose da acqua calda!!
Ma perchè succede poi che un giovane come Treseghè, deve chiedersi come mai queste cose non te le riferiscono e te le ripetono continuamente, esponeti del nostro partito!!
O perchè succede nei primi anni 2000, che un giovane come me, per non votare più Berlusconi, deve apprendere determinati fatti da Travaglio e Grillo!!
Se aspettavo Bersani e D'Alema..
Perchè non fare nostre queste battaglie, dato che saremmo pure all'opposizione e ci vantiamo di avere un partito e saper fare politica?!?!
Ma soprattutto, mi scusi segretario se do questa interpretazione, ma, criticare il partito, VUOL DIRE NECESSARIAMENTE USCIRNE FUORI?
E inoltre, si devono per forza tenere unite le questioni nazionali con quelle locali?
Si deve per forza acquistare tutto il pacchetto?
Purtroppo, tutte queste pecche e lacune di un partito, portano inevitabilmente ad una sola cosa:
MANCANZA DI CREDIBILITA'!
Noi abbiamo solo provato a farvelo capire, pur nella nostra ignoranza politica... è proprio il caso di pensare che il problema principale non sta più nei contenuti, ma nella comunicazione!
Il politichese non lo so!

Stefano Di Vincenzo ha detto...

la sezione del pd a santa elisabetta ha portato avanti battaglie in questo senso..per esempio contro la mafia in tempi di mafia..

quindi erano le nostre battaglie, sono e saranno le nostre battaglie..

Francesco Treseghè ha detto...

La battaglia contro la mafia non è solo del Pd... c'è chi ha fatto molto di più... non prendiamoci tutti i meriti... E portare in parlamento chi ha processi in corso per favoreggiamento... non certo aiuta la battaglia. Non parlo del Pd locale... è ovvio. Ai tempi dei Ds gli attuali dirigenti del nostro paese hanno mostrato di aver coraggio. Agostino ha posto delle belle domande... vorrei leggere altrettanto belle risposte.

Anonimo ha detto...

Be adesso ci state rompendo i coglioni. Dico sul serio. Dalle cronache giudiziarie è facile trovare un amministratore indagato su centinaia di migliaia del Pd o del vecchio PCI, cari cogliongelli. Io stesso da amministratore sono stato costretto a volte nelle urgenze a fare cose, per il bene dei asbbettesi, al limite delle norme. Ora che quel disonesto di travaglio prenda dalle cronache giudiziare ormai sepolte e archiviate e non arrivate a nulla e pubblichi buttando fango nel mio partito non mi meraviglia. Mi meraviglia e non poco l'ac canimento da nemici e da cogliongelli di due esaltati che dicono di stere dentro per poter cambiare. Che coda poi. Mi pare che a sto punto ci sia da chiederci sesia possibile continuare con sta menata intellettuale e fare ridere chi legge il blog del PD fino a prova contraria. Chiedo ufficIALMENTE di smettere con questo stillicidio. E non mi va di farmi fare la morale da parte di due lattanti in politica. Dimostrate prima di avere le palle. E poi mica siete costretti a stare cono noi disonesti e mafiosi. Via, sciò, lo dico per il vostro bene, poichè potete perdere con noi la vostra verginità e purezza politica. BASTA non volgio più grillini tra i coglioni- Poi caro treseghè che ne sai di battaglie contro la mafia da parte dei DS sabettesi? Chiedo ancora una volta chi è il responsabile di sta schifezza di blog. Ma dove cazzo si vuole arrivare? me lo spiegate . VDV