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"Il popolo che rinuncia alla libertà per la sicurezza, non merita e non avrà né libertà né sicurezza" (Benjamin Franklin)

mercoledì 20 gennaio 2010

Perché Will Smith non bacerà mai Angelina Jolie?

Ci si chiede a volte se siamo razzisti.
Giorni fa ho visto in tv un vecchio giornalista e comico televisivo, la scena era stata registrata alcuni anni fa, tra gli ospiti, infatti, ricordo di aver visto anche Indro Montanelli.
Il giornalista aveva fatto uno schema alla lavagna … uno schema tipo quello che fanno i matematici, dove disegnano due linee che chiamano rette, che incontrandosi formano un angolo di novanta gradi, che poi chiamano “piano”. Al centro di questo piano c’era una linea, invece, che partendo dall’alto, scendeva quasi in picchiata più si allontanava dall’origine di quel piano. Quel grafico rappresentava il razzismo in Italia. Il giornalista spiegava, infatti, che nel mondo, ma soprattutto nel nostro paese, regna un principio (o postulato, non ricordo mai bene questi termini scientifici!) che è il seguente: “Il razzismo nel cuore delle persone, è inversamente proporzionale alla lontananza del problema stesso”.
Cioè quando “l’altro” è lontano da noi, il problema non esiste. L’italiano è docile, tranquillo, lotta per i pari diritti, predica l’uguaglianza e la giustizia … Tutto bene si direbbe, finché “l’altro” non è a casa nostra. Quanto più si avvicina lo straniero, tanto più si chiudono le nostre porte … tanto più scompare il nostro senso di fraternità … tanto più dimentichiamo i nostri principi di uguaglianza.
L’italiano diventa razzista.
La storia ce lo insegna … ce lo ha dimostrato il duce ai suoi tempi … ce lo mostra la politica di oggi … Siamo razzisti dividendoci tra nord e sud … non vedo perché non esserlo con gli africani o con chiunque appartenga ad un’etnia diversa dalla nostra!
Forse il nostro è un pregiudizio mentale non voluto ma ereditato dai nostri avi, come una sorte di discriminazione che ha avuto origine in un lontano passato, in cui era il fato a decidere la tua condizione sociale di libero cittadino o umile servo, fino ad arrivare al nuovo millennio, con nuove regole e ordini morali.
Ciò nonostante, il tempo sembra non essere riuscito a cancellare questa enorme macchia che si ostina a dividere l’uomo in “razze”… un concetto che nemmeno esiste se non negli occhi di chi le vede.
Del resto ci è stato insegnato ad essere razzisti … e ancora oggi ne siamo schiavi, anche se non ce ne accorgiamo … i segnali ci vengono trasmessi giorno dopo giorno …
Il cinema ad esempio … dopo più di un secolo … ancora il razzismo non riesce ad allontanarsi dalle pellicole.
Se il tempo in cui i personaggi “neri” erano interpretati da attori bianchi a viso truccato è finito, non sono passate ancora di moda certe regole.
Will Smith ne è esempio … Quante volte lo abbiamo visto salvare il nostro mondo? Quante volte ha salvato l’umanità da attacchi alieni, da pesti incontrollabili, o addirittura diventare eroe di ogni giorno con i film di Muccino? Ma ditemi … quante volte avete visto Will Smith baciare una bella attrice bianca come Angelina Jolie?… Will Smith può anche diventare l’eroe americano, ma mai essere il padre di un’intera nazione.
Obama ai vostri occhi sarebbe lo stesso con una moglie bianca? Agli americani sono sicuro non avrebbe fatto tanta simpatia …
Chi ha già visto il nuovo capolavoro hollywoodiano “Avatar” si sarà sorpreso di come il cinema americano, una volta tanto si distacca dalla madrepatria, prendendo le parti “dell’altro”, dei poveri nativi invasi dai soliti americani attaccabrighe, che con la solita scusa di civilizzare il prossimo, trovavo un buon pretesto per attaccare ed arrivare ad altri fini. Se pensate però che ogni forma di razzismo sia completamente assente vi sbagliate di grosso (avviso: consiglio di non continuare a leggere e saltare un paio di righi a chi ancora non ha visto film e non vuole aver svelato un po’ il finale).
Malgrado tutte le buone intenzioni, “l’altro” è sempre messo sotto gli occhi dell’impotente, costretto a subire la supremazia e la possente forza americana. A salvare i poveri nativi sarà, infatti Jake, il giovane marines americano, ribellatosi al volere del suo colonnello.
Come vedete, anche dove il razzismo sembra scomparire, all’insaputa degli spettatori, viene celata sempre la supremazia dei “bianchi”.
Solo sessantacinque anni fa ci veniva svelato l’orrore nazista.
Il futuro non è più quello di una volta.
Chissà se un giorno vedremo il bel fusto di Will Smith baciare la bella Angelina Jolie, non solo sotto le sembianze dei piccoli pesciolini animati di “Shark Tale”
francesco treseghè

3 commenti:

m.ang. ha detto...

Da condividere in pieno. Per mettere il carico di undici invito a leggere il post di Alberto Todaro sul suo blog Oltre Girgenti, dal titolo Il capretto nero, nonchè il racconto stesso di Luigi Pirandello, ispiratore di Todaro.
Così, per sorridere un po'...
saluti
m.ang

Anonimo ha detto...

Parto dalla fine. Intanto vorrei essere io a baciare Angiolina e Smith, non per razzismo perchè mi piace. Secondo me il razzismo è nella natura dell'uomo in quanto animale. Le prime tribù erano razzisti nei confronti delle altre e continuavano sempre a uccidersi a disputarsi il territorio. Tutta la storia delle nazioni è costellata da razzismo, i romani consideravano altri popoli inferiori e li "civilizzavano", dopo la scoperta dell'america intere civiltà si sono distrutte perchè condiderate inferiori, poi è arrivato il colonianismo, poi il fasciscmo, poi il nazismo. Il nord contro il sud., i padani i terroni eccc.Da bambino diciamo ero un po scuro di carnazione(come direbbe il nano) per natura e perchè seguivo sempre mio padre nel lavoro di contadino, ero chiamato niurazzo anche da mia sorella. La religione della mia famiglia era quella protestante, ero mal visto dai cattolici " vangilistu farsu", non capito cosa significasse ma ero costretto a fare a botte con chi me lo diceva. Tra gli etero e i gai,(chiamiamoli così- perchè li chiamavamo garrusi). Io che ero oggetto di razzismo a mia volta ero razzista nei confronti dell'altro, diverso da me. Nel mondo cristiano, cattolico cristiano, tutto ciò non dovrebbe esistere diversamente non avremmo capito niente del messaggio evangelico. In realtà e non tanto stranamente la Chiesa ufficiale in Italia è più vicina alla forze politiche più razziste. Qualcosa non torna, ci sono messaggi mediatici che vanno verso la direzione razzista e noi, oggetto di razzismo quando eravamo emigrati a nord e all'estero, adesso siamo i primi razzisti nei confronti dello straniero, di chi conosciamo poco. VDV

Stefano Di Vincenzo ha detto...

be il governo cavalca le paure degli italiani per farci propaganda e su questo basare le campagna elettorali e acquistare consenso e voti! invece di calmare e rasserenare la popolazione istigano alla violenza e fanno delle leggi che non hanno nulla da invidiare alle leggi razziali di mussolini...e in più fanno propaganda nelle tv e nei telegiornali...