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"Il popolo che rinuncia alla libertà per la sicurezza, non merita e non avrà né libertà né sicurezza" (Benjamin Franklin)

domenica 19 luglio 2009

COL PUGNO VERSO IL CIELO

AL COMPAGNO E AMICO...
GINO VELLA

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Caro Gino,vorrei dedicarti una frase di Ernesto Che Guevara:"Bisogna essere duri senza mai perdere la tenerezza"...Ecco!Tu sei stato un uomo che hai saputo affrontare con coraggio le amarezze della vita,ma la tua più grande vittoria è stata quella di sopportare la sconfitta senza mai perdere il cuore!
Maria Teresa

Davide Miccichè ha detto...

grande compagno...

Anonimo ha detto...

A Gino.
Sabato verso le 14 stavo pranzando assieme alla mia famiglia, sento strillare il telefonino, chi rompe a quest'ora?. Butto giu in fretta il boccone e rispondo."sono Vincinzino, stai mangiando? " Si sente? dimmi.. " Gino si è sentito male, appena finisci di mangiare sali a casa sua , ma con calma. " Va bene arrivo subito". Mi lavo le mani, mi metto la meglietta e dico a mia miglie: " Enza c'è Gino che si sente male forse devo accompagnarlo al pronto soccorso. Salgo nel tragitto penso alle parole di Vicinzino " Con calma". Ma se sta male perchè con calma? Ma che potra avere Gino "la roccia". Forse un malessere dovuto al caldo. Arrivato davanti all'abitazione trovo: Vicinzino sulla destra che telefonava, Cicco Casà appena spostato in avanti triste con le lacrime agli occhi e davanti al cancelletto Totò Trapani con i figli che piangevano. Sono sceso subito " Che succede? ho gridato. Gino è morto. Non è possibile, come, dove? Sono rimasto bloccato, paralizzato, ho barcollato un pò.Mi son messo a piangere, " Dov'è? Sopra. Sono salito. L'ho trovato con i pugni chiusi, le braccia alzate, una mano vicino al cuore.L'espressione contratta, piena di stupore, serena però. "Forse ancora vivo" ho pensato. L'ho toccato freddo. Mi sono reso conto in quel preciso istante che un amico fraterno, un compagno di tante battaglie, aveva lasciato tutti. Si era fatto fregare dalla morte nel sonno, lui che ci diceva sempre che doveva campare 120 anni a dispetto di tutti.
Mi metto pure io ad avvisare gli altri amici.Dare certe notizie è un cosa bruttissima. Piano, piano cominciano ad arrivare tutti. Enrico, Raimondo Panarisi, Totò vella, Calogero Catalano, peppe di vincenzo, mio fratello, stefano attardo(amico inseparabile), mario gueli, pietro catalano, totò d'aquino e tutti gli altri. Eravamo tutti là. Era riuscito ancora una volta a riunirci tutti. Alcuni giorni fa parlavamo proprio di questo di fare una rimpatriata di tutti i vecchi amici a " U giammaritaru". Che bella rimpatriata.
Sabato notta l'abbiamo vegliato fino al mattino. Assieme abbiamo ripercorso con la memoria più di 40 anni di vita.
Con Gino siamo cesciuti insieme, a parte la parentela, i nostri genitori erano primi cugini, abbiamo fatto le elementari, le medie e scuole superiori insieme e un piccolo tratto di università.Era una persona gioviale, allegra, buona sempre disponibile con tutti. In politica era il più preparato e il più incisivo di tutti. Era un pò anarcoide per cui diceva sempre che dentro un partito si sentiva compresso. Non era credente ma aveva rispetto per chi credeva e per le religioni. Grande studioso, ha una collezione di libri invidiabile che vanno dalla politica, alla storia, ai romanzi, ai libri su materie specifiche come agricoltura ecc.. Era un grande amico di tutti e riusciva a distrubuire il suo affetto a tutti in parti uguali. Sapeva parlare ed era in sintonia con quelli più anziani di lui, con i coetanei, con i più giovani e anche con i giovannissimi. Pregio rarissimo posseduto solo da pochissime persone.
Una persona vive, anche se muore, finchè vive nella memoria degli altri. Sono sicuro che lui vivrà oltre la nostra memoria. Grazie Gino per aver goduto della tua presenza e della tua amicizia.
Vincenzo Di Vincenzo

Marcella ha detto...

"marce´..un´ci su to ma e to pa´?" "no, trasi. tu fazzu u cafe?"
"no ca minn´a ghiri´c´aju prescia, c´a ghiri a zappari"
"Gnadä, nenti t´a pigliari? un´ni videmu mä!"
"eh...Sa c´a fari...mu tecchia di ddu limoncellu di to pa´!....accussi´picca minn´a dari! munni l´antra tecchia!"
Quanto ci mancherai...

Manuele Di Vincenzo ha detto...

Gino Vella, amico fraterno. COn chi cantero` "Exilada del Sur" ??
Chi mi dira`" Ancora nnuccenti si`....quannu crisci nni parlamu, burduni.."
Mi rimane la tua foto a Novembre, sorridente e col pugno chiuso mentre aspettavamo di pistare le olive.
E ti voglio sempre ricordare cosi`: sorridente, col pugno chiuso o mentre mi gridavi dalla Renault 4 " Hasta Manuelu`..."

"Dio di Misericordia....meglio di lui nessuno mai ti potra` indicare, gli errori di noi tutti che vuoi e puoi salvare; ascolta la sua voce, che ormai canta nel vento. Dio di Misericordia vedrai , sarai contento "

Anonimo ha detto...

Gino, caro Gino , Amico Gino. Tu sei stato l’amico di tutti i sabittisi, sempre disponibile con tutti, per te non c’erano nemici , la tua mano non la negavi a nessuno, sempre distinto nel tuo modo di fare, molto discreto con le persone, anche quando ti venivano a disturbare, mi ricordo due anni fa quando ti ho parlato di quelle poche viti che mi sono rimaste non innestate a Capperi e tu senza indugio mi hai detto: “ Piè ti li vegno a innestu i , già li fici a chistu….. a chiddu…” per farmi capire che eri capace, ma per me non c’erano dubbi , ne sono rimasti altri tre non pronte per l’innesto e mi hai detto: poi chisti li facemu l’u prossimu annu, Gino guarderò quelle piantine e penserò a te , sto scrivendo con le lacrime agli occhi, nel pensare che ti ho implorato per venire a mangiare da me quel giorno, era una domenica di fine febbraio, e tu con la tua grande discrezione non hai accettato, pensavi che davi disturbo alla mia famiglia, ma era tutto preparato, mi dicevi che avevi già pronto il mangiare e che eri solito riposare dopo.
Il mio ricordo per te risale a molto tempo fa, quando entrambi “vivevamo” la via A. Manzoni, quando tu più grandicello di noi ci davi, insieme a Gaetano di Nunzio, i primi rudimenti del gioco a calcio e quante ore in quella piccola via abbiamo trascorso giocando.
Tu non avevi nemici, dicevo, anche in politica, con te le discussioni erano schiette e tranquille, fermo nei tuoi principi e nei tuoi valori, distante dalle beghe elettorali , tu eri l’amico che tutti volevano, il collega che tutti si vantavano di avere, l’esempio di un lavoratore positivo sempre disponibile e puntuale.
Gino ci mancherai, ma nello stesso tempo sarai in mezzo a noi , sarai l’esempio morale delle persone che cercano la pace, l’esempio di chi svolge il proprio lavoro con amore, l’esempio di chi è pronto ad aiutare gli altri, sarai sempre nei nostri cuori e con affetto e vera amicizia ti auguro di riposare in pace per tutta l’eternità. Un grande amico Pietro Fragapane.

S. Capodicasa ha detto...

Solo ora ho saputo della morte di Gino. Sono rimasto sotto choc per una giornata intera. Era un amico sincero. A Joppolo tanti lo conoscevamo da una vita. Avevamo passato tante vicende insieme, legate alla cooperativa Gellia di cui è stato uno dei fondatori ed animatori. Ricordo le Feste dell'Unità provinciali, il grande impegno politico e la generosità del compagno Gino. Erano i tempi del vecchio P.C.I. e la politica era passione e non arrivismo. Ho rivisto Gino il giorno dell'elezione di Emilio, davanti al seggio elettorale. Era contento e mi ha detto che il suo era un ritorno di fiamma all'impegno politico, che sarebbe stato a disposizione dell'amministrazione perchè il paese aveva bisogno di tutti. Anche gli amici di Joppolo lo ricorderanno con affetto.

Anonimo ha detto...

CIAO GINO, OGGI COMPIVI 54 ANNI. TI FACCIO GLI AUGURI LO STESSO. SO CHE MI SENTIRAI. UN FRATERNO AMICO