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"Il popolo che rinuncia alla libertà per la sicurezza, non merita e non avrà né libertà né sicurezza" (Benjamin Franklin)

giovedì 5 febbraio 2009

E’ancora possibile ripartire all’interno di un partito, fuori dalle logiche di partito?


Cito le parole di Angelo Parello postate sul blog http://www.selisabetta.blogspot.com/, perché credo che egli abbia sollevato un problema davvero importante a cui il Pd o non aveva ancora pensato o a cui non aveva ancora pensato di dare risposta “come mai è più facile attaccarsi ad una parola espressa da un cittadino deluso e non pensare invece a come fare per riprendere tutti quelli che ormai ne hanno abbastanza e abbandonano i partiti stessi.[…] Voglio sapere come affrontate la delusione della gente, perché un partito prima di essere tale è un gruppo, e allora come si fa a privarlo della sua stessa ninfa… la gente?”
La nostra generazione ha come esempio dei genitori che avendo combattuto la loro causa e avendola nella maggior parte dei casi persa, oggi si ritrovano con la voglia di continuare a far politica ma con la disillusione di chi sa che è necessario un compromesso, perchè la politica di oggi altro non è che uno sporco compromesso tra chi “regala” o “vende” il suo voto e chi lo “pretende” o lo “acquista”. Di fronte alla nostra generazione apatica e conformista, i figli della rivoluzione mancata ci dicono : “forza! Mettetevi in gioco… siete abituati male. Noi eravamo dieci volte più impegnati di voi perché voi avete tutto e non vi va di lottare!”; ma al contempo ci dicono “purtroppo, però, la politica è fatta di compromessi che dovete accettare…non potete parlare solo di ideali!”.
Un generazione cresciuta nella disillusione, e che ha per esempio la corruzione, cosa deve allora fare?
Se i partiti si rifiutano di accogliere veramente chi ancora crede negli ideali, come può un giovane pieno di sogni non allontanarsi?
E se un partito continua a parlare alle pareti della sua sezione, come può pretendere che il giovane ignorante si interessi alla politica?
Se ’errore di noi giovani è il non avere più una responsabilità politica, l’errore del partito non è forse quello di avere smarrito la sua responsabilità sociale?
Marcella Militello


“esci partito dalle tue stanze, torna amico dei ragazzi di strada”

(V. V. Majakovskij)


P.S.
Sarebbe sicuramente apprezzata più una risposta sincera che non una risposta di difesa
Con grande affetto

14 commenti:

Agostino Micciche' from Rome ha detto...

attenzione,si informa la gentile utenza di questo blog che supera i quarant'anni che,si notano,forse per la prima volta negli ultimi venti anni,esemplari di giovani sabettesi che parlano,hanno seri propositi per il nostro paese,e a questi vogliono far seguire fatti.Tale tendenza e' osservabile nel fatto che,per la prima volta,sento ba-cche-tta-menti continui nei confronti dei nostri padri,che effettivamente in patologie precedenti hanno somministrato(ammettetelo)cure inappropriate(ve la diamo per buona).Si consiglia di non sottovalutare il fenomeno giovane parlante e presente,e di ascoltarlo.
Rimedi:mangiare tante carote per essere meno miopi,perche' dopo di voi(non fate corna,perche' non mi riferisco alla vostra dipartita) ce la ritroviamo noi sta situazione di....pausa...de che?
E'un medicinale?
Leggere attentamente il foglio illustrativo dei nostri,prima che dei vostri,problemi.Chi non lo fa',e' pregato di ritirarsi ad attivita' da prepensionamento.Ciauuuu

Anonimo ha detto...

A Marcè, un detto siciliano dice "Stritta un ti veni e larga un di capa". Che significa un partito deve uscire fuori dalle mura delle sezione? Significa confrontarsi con le persone, con tutte le persone anche con quelli non vicini al partito, sui vari temi che ci interessano? Penso che sia così. Il PD sta nascendo adesso, il circolo si sta creando adesso. Per ora ci sono adesioni convinte o interessate oppure per curiosità. credo che bisogna studiare con attenzione il programma, lo statuto e le regole interne. La politica è l'arte del mediare, il mondo non è solo bianco o nero ( solo i juventini) ma è anche fatto di molte sfumature di grigio. Mediare non signafica fare compromessi ma trovare soluzioni ai problemi che stanno bene a chi ha un minimo di visione comune della società. Come si fa a non cadere nei compromessi o peggio nei ricatti, nelle promesse o nelle clientele? Semplice bisogna non farle queste cose. Ritorniamo a dare dignità alla politica vera, quella politica che allarga la base democratica di discussione, che lavora sui programmi, sulle cose da fare insomma. Ragioniamo in modo diverso sulle candidature partendo dalla capacità di chi vuol fare il consigliere o l'assessore o sindaco senza tenere conto se la propria famiglia è grossa oppure no. Queste sono cose che si può decidere di fare o non fare,sta a noi. Possiamo ripercorrere la strada melmosa di due anni fa che ci ha portato a mettere insieme tutto e il contrario di tutto?( e i risultati si sono visti). Oppure virare di 360 gradi e ripartire dalla politica, dai partiti veri, dai programmi e dalle persone capaci.IO ricordo, forse con nostalgia, alcune riunione del vecchhio PCI quando si doveva designare un compagno a una carica importante, molti compagni inervenivano dicendo che quel compagno su quell'incarico era più capace di lui senza nessun problema. Chi è disposto a farlo adesso? Chi è disposto con sincerità adesso dire che una compagna o un compagno su quella carica è più in gamba di se stesso? Io si perchè provengo da quella scuola di vita, ed altri? Allora partiamo dalle cose da fare e mettiamo le donne e gli uomini giusti ai posti giusti.Alla prossima . V. Di Vincenzo

Marcella ha detto...

Vincè, credo in parte non mi abbia capito, ma in linee generali hai azzeccato il problema: lasciare che chi ha le capacità possa sprigionere tutta la sua energia e lavorare bene! Credo si noti che il mio è un invito rivolto ai miei coetanei ad acquisire quella responsabilità politica che ci rimproverate di non avere, ma soprattutto è un invito a voi più grandi a fare una riflessione che abbracci non solo la politica sabettese ma anche quella provinciale e regionale. E' vero ke il PD sta nascendo ora, ma molti che ora si ritrovano al PD facevano prima parte dei DS, partito su cui la maggior parte delle persone di sinistra avevano riposto le loro speranze. Bene... che risposte hanno dato gli uomini politici della sinistra dalla morte di Berlinguerin poi? Cos’hanno fatto ad oggi?
- A livello nazionale: eternamente PRODI (adesso non più, ma fino a poko tempo fa era così), eternamente FASSINO, DALEMA, ecc... che saranno anche di media età ma stanno sempre lì, la sinistra non avanza, resta in stasi, anzi si sbriciola tra chi si sposta al centro e chi resta un po' a sinistra;
- A livello regionale dopo gli eterni fallimenti, quest'anno abbiamo candidato la FINOCCHIARO, che se n'è fregata altamente di noi siciliani e se n'è tornata a fare il deputato a Roma. Certo è più comodo fare il deputato che iniziare da subito a costruire la nuova sinistra d'opposizione per le prossime elezioni regionali, anche perkè ciò significherebbe sacrificare altri 5 anni senza guadagnare 12.000 euro al mese per poi rischiare di riperdere. E allora chi cavolo abbiamo candidato? Una che voleva solo metterci la faccia?
- A livello provinciale, anche lì l'eterno CAPODICASA! E in che condizioni è la sinistra Agrigentina? Pessime. Giovani che odiano Capodicasa e che non si scrivono al partito per non essere accostati al suo nome, e pochi seguaci che saranno i futuri Capodicasa. E anche lui che ha fatto? Ve le siete mai chieste queste cose? Certo è più comodo giustificarsi dicendo che chi la pensa come me è gente scema o ignorante e questi politici hanno sempre lavorato TUUUUTTI bene, ma a mio avviso significa continuare a mettere la testa sotto la sabbia come gli struzzi.
I DS/PD non riescono proprio a sostituire i loro vecchi padroni con chi crede che gli ideali si possano applicare alla realtà anche senza compromessi loschi. Non riescono a staccare dalla poltrona chi da più di quindici anni dirige questa sinistra “male” perdendo la fiducia degli elettori; uomini che pur di avere un misero potere preferiscono essere gli eterni perdenti, purché i PRIMI FRA I PREDENTI.
Allora non sarebbe ora di non“portarli” più e magari avanzare candidature (a livello nazionale-regionale-provinciale-comunale) di perdenti un po’ più freschi e sinceri? Tanto ormai a perdere ci siamo abituati!

Un abbraccio

Anonimo ha detto...

Marcè non è che ti sei iscritta al partito di Arnone? Prima di criticare così duramente le persone e i nostri compagni dirigenti nazionali tenta almeno di conoscere bene la loro storia politica e di vita. Io non mi sono mai vergognato di essere amico di Angelo, Giacomo o altri. possono aver fatto degli errori di valutazione politica ma mai hanno inteso la politica come affermazione personale o di arricchimento venale. Hanno sempre dato il proprio impegno con lo stessa passione di noi tutti senza mai approfittare del proprio ruolo, anzi destinando la maggior parte delle indennità al finanziamento del partito. Come pensi che vanno avanti i partiti? Ad aria?. Poi non starei attenta a qualche critica di giovani "mali pagatura" che magari hanno in famiglia qualche promessa alla Cuffaro. Voglio ricordarti ancora che con la direzione di Angelo, Giacomo ed Emilio i DS, prima di sciogliersi erano il primo partito in provincia, avevamo più voti del PD attuale. Cosa sarà successo? Rifletti. Quelli che tu chiami padroni sono sempre stati nostri compagni di strada nel partito, nel PCI come nei DS dopo. Fassino, D'Alema e Veltroni hanno sempre avuto la pari dignità con l'ultimo comagno tesserato o elettore. Da noi non è mai esistito il " lei" ma sempre il "tu" con chiunque stavi a parlare. Io personalmente ho conosciuto di persona diversi dirigenti nazionali a comimciare da Berlinguer, Macaluso, Natta, Occhetto , Fassino, D'Alema, Mussi ecc. e mi sono trovato con degli amici a conversare. Non dire la parola "padrone" da noi non esiste. Padrone è Berlusconi che non solo si sente padrone ma è anche considerato padrone dai suoi seguaci. Ancora, chi ti ha detto che siamo perdenti noi siamo e siamo sempre stati vincenti perche convinti della giustezza delle nostre idee, a volte riusciamo a convingere la maggioranza a volte no. E' cosi che vanno le cose in democrazia. Chiariamo un'altra cosa quelli della mia generazione la rivoluzione l'hanno fatta e l'hanno vinta, prima della caduta del muro, quando era vietato al PCI andare al governo, con le nostre lotte siamo riusciti a strappare alle forze che dominavano allora tutti i diritti dei lavoratori e delle persone che il berlusconismo adesso sta tentando di togliere. Siamo riusciti a portare la sinistra al governo della nazione per ben due volte e solo le divisioni e per responsabilità della sedicente "Sinistra antagonista" ci hanno ricacciato all'opposizione. Rileggiti la storia recente. Finisco scrivendo che nessuno lascia fuori nessuno le porte sono aperte e trasparenti. Un baciuzzu. V. Di Vincenzo

Francesco Treseghè ha detto...

nulla da obiettare...
io credo che la semplice frase di Majakovskij dica tutto...
cmq complimenti a marcella... le tue parole oltre che belle sono alquanto coraggiose!!!

Stefano Di Vincenzo ha detto...

marcè bell'intervento..sono contento che si stia instaurando questa discussione seria su argomenti molto importanti...non mi resta che augurarci buona fortuna!!!!

Stefano Di Vincenzo ha detto...

cmq apro una breve parentesi sulla situazione della giunta lombardo che sta attraversando un periodo di crisi..alcuni esponenti d spicco del pdl e dell'udc hanno parlato anche di eventuali elezioni anticipate in casa di mancata fiducia all'esecutivo di lombardo se quest'ultimo non cambia rotta...è vero noi di sinistra siamo dei perdenti, ma almeno penso che in sicilia la maggior parte degli elettori di sinistra vota per ideologia al contrario della maggior parte di destra che vota per costrizione..siamo tutti perdenti chi in un modo che nell'altro...a noi il compito di cambiare questa situazione!!!!

Marcella ha detto...

Vicè, giusto per precisare, non affibbiarmi parole che non ho mai detto. Ci tengo a precisare visto ke i fraintendimenti sono facili quanto le incomprensioni. Assolutamente non cadrei mai nei trucchetti populisti di Arnone, significherebbe pensarmi davvero ingenua! Inoltre non ho mai detto ke mi vergogno di Giacomo o di mio zio e ciò non solo per legami afettivi ma perkè non mi sento di giudicare il loro operato, visto che il loro ruolo è davvero minimo e la loro possibilità di azione è sempre stata quella dell'opposizione. Il mio riferimento era rivolto da Capodicasa in sù, perkè lì ristagnano le poltrone per anni. E guardate che non sto offendendo la loro intelligenza: si è tanto parlato dei BARONI unversitari...senza ombra di dubbio uomini sapienti, ma non tutti in grado di riempire con entusiasmo le aulea universitarie . Lo stesso vale per i politici: uomini colti si ma che non sono più in grado di riempire con entusiasmo le pareti della sezione (per fortuna a S. Elisabetta i giovani ci pensano da soli!)
Per questo credo che un buon "compagno" e non "padrone" sa anche capire quando il suo corso deve terminare e deve lasciare spazio ad altri. Sono sicura che Prodi, così come Capodicasa siano entrati in politica con buone intenzioni, ma ciò non vuol dire che siano dei buoni leader. Poi sono punti di vista.
Cmq non tutti quelli ke kriticano la sinistra sono "malipagatura che votano cuffaro"; quelli ke votano Cuffaro spesso non gliene frega niente di fare critiche..parlano e basta. Chi "critica" è spesso gente ke ha valori di sinistra e si è sentito deluso. Ma proprio non ve ne frega niente di riacquistare la fiducia degli elettori persa? Non avete la minima intenzione di fare autocritica? Così la gente la allontanate e basta. Fate la stessa figura di chi parla dall'esterno senza partecipare alla vita politica, però all'inverso, perkè parlate dall'interno senza partecipare alla vita sociale!
Riguardo la "rivoluzione mancata", una lettura più sottile delle mie parole ti avrebbe fatto capire ke la rivoluzione è mancata proprio perkè ad oggi. quei valori per cui avete lottato, invece di salire sempre più in alto, sono scesi giù in pikkiata (c'è ki li ha persi lungo le strade della vita, chi ha preferito i soldi ai valori, chi ha cambiato valori, ecc) e ciò è successo (sempre secondo il mio misero parere) perkè il partito ha smarrito la sua responsabilità sociale. Non basta dire "le nostre porte sono aperte". Che pensi ke un ragazzo arriva, bussa e dice "Salve, sono Tizio e voglio iniziare a muovermi per la mia società". Tu mangari lo avresti fatto ma ricordati ke siamo tutti diversi e non tutti sanno cos'è un partito, come si muove, cosa fa,ecc.. quindi è INUTILE dire "venite voi, noi siamo aperti al confronto", deve essere il partito a uscire per strada e parlare con la gente. Questo blog ne è la dimostrazione, perkè tramite questa bacheca, anche i più timidi possono avere un primo approccio. Quindi come consiglio (mio personale da pikkola ke sono) do di cambiare approccio verso la comunità e anzikkè aspettare ke i giovani arrivino per vocazione, iniziare ad avvicinarsi a loro chiedendogli "ma tu cosa vorresti da un partito che ti rappresenti?"
Non pretendo la ragione assoluta ma credo di aver riassunto i dubbi di una parte della mia generazione.

un baciuzzo anke a te!

Anonimo ha detto...

marcè io non mi sono mai potuto capacitare del perchè la destra siciliana nonostante abbia ripetutamente fallito, nonostante candidi indagati per mafia, nonostante sta facendo affossare la sicilia sempre più, perchè ha tutti questi voti in sicilia??..è una cosa assurda che va contro ogni logica...ora mi chiedo noi qui giustamente facciamo questi discorsi e tu poni questi problemi che sono molto attuali...ma io mi chiedo perchè gli elettori criticano solo la sinistra e non la destra??? PERCHè vincono sempre in maniera plebiscitaria?? perchè si critica solo la sinistra e le sue classi dirigenziali vecchie?? il problema si pone solo per noi nell'elettorato?? ai siciliani non glie ne frega niente?qui vincono solo i potenti? perchè facciamo questi discorsi se poi loro candidano indagati per mafia e vincono in maniera cosi netta??? loro scendono nelle strade non mi sembra ma vincono lo stesso..

ripeto è una cosa assurda..forse solo per il fatto che siamo di sinistra la gente pretende qualcosa di più..

stefano div

Marcella ha detto...

Ste, guarda che la sinistra italiana negli ultimi anni ha fatto grandi errori, candidando parlamentari su cui pendevano condanne gravi. Noi non dobbiamo permettere che certa gente utilizzi i nostri valori per i propri interessi privati e sporchi la nostra immagine. Non possiamo permettere che la gente ci dica "destra e sinistra siete tutti uguali!". Hai detto bene "per il fatto ke siamo di sinistra la gente pretende qulcosa di più" e io aggiungo "fa bene a pretenderlo". La destra non riceve tutte queste critiche perkè la gente sa che i politici di destra sono tali solamente per delle idee economiche classiste, a cui in passato sono riusciti ad annettere quella parte di elettorato cattolico di falsi perbenisti grazie alla propaganda anticomunista e i vari NO DIVORZIO, NO ABORTO, NO FECONDAZIONE ASSISTITA, NO CONTRACCETTIVI, NO GAY, ECC... Ma la gente sa bene che la maggior parte dei politici di destra non basa la loro attività per il raggiungimento del benessere pubblico. La sinistra, invece, è stata, in passato più di adesso, la prima a battersi per le cause civili. Inoltre noi di sinistra andiamo così orgogliosi dei nostri valori di "uguaglianza, solidarietà civile..." che se alle parole non seguono le azioni (es. abbassare gli stipendi e le pensioni stellari a tutti i parlamentari e alle alte cariche della pubblica amministrazione e, non ultimo, sensibilizzare le masse), la gente continuerà a farci le stesse critiche che tu e Vincenzo avete fatto nel blog di Nina , cioè "si voi avete dei bei valori, ma invece di parlare e basta perkè non vi muovete?".
La gente fa bene a criticare la Sinistra, prechè i nostri valori ci obbligano ad avere un ruolo molto importante e non dobbiamo mai rallentare il passo,dobbiamo essere sempre anni luce migliori della destra. A criticare solo la destra non concludiamo nulla, ma ci convinciamo solo che noi siamo migliori. Per crescere ci vuole una forte AUTOCRITICA. Se abbiamo delle ambizioni per la nostra società e riteniamo di rivestire un ruolo importante per la crescita di questa, non dobbiamo accontentarci di essere migliori degli altri, dobbiamo continuamente superare noi stessi.
Muoversi all'interno di un partito, come tu stai facendo, è il primo passo importante a cui adesso deve seguire il secondo : MUOVERSI CON IL PARTITO FUORI DALLE MURA DEL PARTITO, cioè ALL'INTERNO DELLA SOCIETA'.
E io credo che questo potenziale a S. Elisabetta ci sia!
ti abbraccio

Stefano Di Vincenzo ha detto...

marcè concordo in pieno con il tuo ragionamento...la mia era solo una constatazione nulla di più....

Anonimo ha detto...

Ragazziiiiiiiiii(stile grande fratello)
ho scritto un post sul blog di nina, per sensibilizzarla sull'opportunita', di intraprendere da subito un proficuo rapporto con voi del movimento.
penso che non lo pubblichera'.
giovanni curaba

Giovanna ha detto...

Salve a tutti.
Il commento appena eliminato è stato pubblicato per errore da uno degli amministratori del blog.
Questo è uno spazio finalizzato allo scambio di idee, al confronto, alla discussione e al dibattito in senso costruttivo e dove si affrontano tematiche che riguardano la collettività sabettese e non singole persone.
In questo blog non verranno pubblicati commenti, in forma anonima e non, che offendono e ledono la dignità delle persone.
Giovanna Iacono.

Enzo Fragapane ha detto...

Qualche anno fa dissi che non sarebbe stato Veltroni a cambiare l'Italia e fui criticato:pare che la storia me ne abbia dato conferma,con il tempo necessario.Apprezzo il gesto di Walter.Gesto che alle prossime elezioni dovrebbe ripetersi a S.Elisabetta:ma sì sa, quello è un altro mondo, che ha la memoria corta.A presto!A sappiate che se resterò nel raggio di 200km dal paese,nei prossimi 6 mesi,mi troverete disponibile per qualsiasi cosa dopo il 9 giugno non prima.Io offro la mia disponibilità per qualsiasi cosa si volesse fare in paese.Ma a partire dal 9.