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"Il popolo che rinuncia alla libertà per la sicurezza, non merita e non avrà né libertà né sicurezza" (Benjamin Franklin)

martedì 17 febbraio 2009

A MIO CUGINO GIUSEPPE
La questione legata alla storia di Eluana ci pone sicuramente diversi interrogativi sia politici che etici.
Analizziamo quello politico. Stato laico o Stato etico confessionale? Che cosa sta diventando la nostra Repubblica? Una Repubblica a responsabilità limitata dalle gerarchie ecclesiastiche?
Queste sono le domande che mi sono posto ogni qual volta i cittadini italiani hanno affrontato questioni etiche, morali e sostanziali come il divorzio, l’aborto, procreazione assistita e cellule staminali e testamento biologico. La Chiesa, quella ufficiale, è entrata su queste questioni sempre a gamba tesa; la differenza rispetto alla prima repubblica è quella che la vecchia DC, pur essendo un partito cattolico, era di fatto un partito laico. Difatti le leggi sull’aborto e sul divorzio sono state approvate con il voto determinate dei cattolici. La storia dei referendum non ha fatto altro che confermare la laicità del popolo italiano. Adesso è diverso. Abbiamo dei governanti molto sensibili al richiamo del vaticano e quindi anche ai voti che può orientare, parlo ovviamente del PDL di Berlusconi. Nella vicenda Eluana si sono consumate due enormità istituzionali: la prima è stata la sottomissione alle pressioni della Chiesa del capo del governo italiano; la seconda l’attacco a Napoletano da parte del segretario di stato vaticano, uno stato estero. Io penso che la chiesa ha il diritto- dovere di esporre le proprie convinzioni etico morali e di indicare la strada ai fedeli ma mai quello di imporre le convinzioni delle gerarchie ad altri nemmeno ai fedeli, in questo caso a cittadini di uno stato estero come quello italiano. Per colpa di questa subalternità in Italia le coppie che hanno problemi di procreazione sono costretti a recarsi all’estero, la ricerca sulle staminali è di fatto bloccatta ( quante malattie si potrebbero debellare) e ogni tanto si da un colpetto alla 196 per ritornare indietro all’aborto clandestino.
Gli interrogativi etici. Io desidero che qualcuno mi spieghi il concetto di vita nella religione cattolica. Quando Cristo parla della vita si riferisce a quella terrena? Non credo diversamente non sarebbe più religione cristiana ma altro ( altre religioni orientali Buddismo per esempio). In tutti i testi biblici si parla di vita eterna. Alla vita eterna ci si arriva quando si è lasciato il corpo terreno. Quindi per il cristianesimo la nostra vita non è altro che un passaggio. Il fine ultimo la ricompensa per i buoni diciamo è la vita eterna. Quindi vita, morte , vita eterna. La morte fa parte di questo percorso. Noi nasciamo (vita), dal momento in cui nasciamo sappiamo che moriremo.Quindi la morte nasce con la vita. Ma la morte è la liberazione del corpo terreno senza la quale ognuno di noi non può raggiungere la vita eterna, che è il bene supremo. In ultima analisi la vita e la morte sono tutt’uno con l’uomo, sono la vita stessa. Giovanni Paolo II, alla fine dei suoi giorni ha rifiutato le cure dei medici dicendo” Lasciatemi andare al Padre mio”, sciegliendo di fatto di accelerare la sua morte, il suo passaggio. Per uno che crede la morte dovrebbe essere solo una gioia, la gioia della certezza della vita eterna. Perché allora tutta questa polemica su chi è per la via e su chi è per la morte come se la questione fosse di salvare o meno un condannato a morte. Chiaro la vita è sagra, è sagra anche per la legge ma è sagra anche la morte quando arriva per via naturale. Nei casi estremi come quelli di Eluana o dei malati terminale, non è meglio lasciare fare la natura e staccare le spine che accanirsi e prolungare la sofferenza? Non è meglio che ognuno di noi decida secondo scienza e coscienza il proprio modo di passaggio? Desidero delle risposte.

Vincenzo Di Vincenzo

3 commenti:

Giovanna ha detto...

Ciao a tutti. Un saluto al compagno Vincenzo, che ha posto degli interrogativi che hanno fatto discutere per molto tempo e sui quali ancora oggi si discute... Io sono credente, ma sono una sostenitrice della laicità dello stato. Penso che sia necessario un provvedimento da parte del governo in questo senso. Il testamento biologico, permetterebbe a ognuno di poter decidere in scienza e coscienza della propria vita e del proprio “passaggio” ad altra vita e naturalmente eviterebbe polemiche e strumentalizzazioni in un eventuale caso simile a quello di Eluana Englaro.
Hai fatto delle domande precise sul concetto di vita nella religione cattolica… Hai ragione... per uno che crede, la morte è solo una gioia, la gioia della certezza della vita eterna. Perciò Giovanni Paolo II ha rifiutato le cure e ha di fatto accelerato la sua morte. Per i cattolici la vita sulla terra è un passaggio, che si perde con la morte del corpo e che segna il trapasso dell’anima alla vita eterna, alla vita vera in cui l’anima continua a vivere.
Per i cristiani la vita è un dono di Dio e in quanto tale, spetta a Dio decidere il momento in cui deve avvenire il passaggio all’altra vita. In altre parole: “come Dio ha deciso di darci la vita, così deve essere Lui a decidere di togliercela”. E’ quest’ultimo passaggio il motivo di tanta polemica, il fulcro della strumentalizzazione che il Sig. Silvio Berlusconi ha fatto di questa vicenda, lui ha giocato proprio su una questione che per i cattolici è delicatissima, cioè sulla negazione della Volontà di Dio, tolta da noi esseri mortali a Dio, al Supremo. E ha voluto far passare, agli occhi degli italiani, il Presidente Napolitano per il primo assassino d’Italia, solo perché giustamente ritiene il suo provvedimento incostituzionale e lui, che vuole “uccidere” la nostra Costituzione, visto come il salvatore… E' questo quello che ha voluto fare! E non ha voluto lasciare in pace un padre addolorato per la condizione della propria figlia!
Per i tuoi dubbi sulla religione cattolica, sono sicura che tuo cugino Giuseppe, farà meglio di me. Con affetto.

Marcella ha detto...

Credo di sentire perfettamente rappresentato il mio pensiero dalle vostre parole..bellissime e profondenonstante la difficoltà del caso.
un baciux

Marcella ha detto...

http://gaetanoalessi.blogspot.com/2009/02/di-chi-e-la-mia-vita-suicidio-eutanasia.html
Cliccando su questo link potrete trovare un bellissimo articolo di Salvo Vitale, uno dei migliori amici di Peppino Impastato (nel film il ragazzo dai capelli ricci e rossi), e da sempre attivista nella lotta alla mafia e scrittore. Col suo articolo affronta, a mio avviso in maniera lodevole, il problema dell'eutanasia e dell'invadenza della Chiesa cattolica nella vita politica dello Stato Italiano. E' un po' lungo ma vale la pena leggerlo!
"[...]L’Italia non è una repubblica laica, ma una repubblica cattolica. Dopo gli anni della Democrazia Cristiana, da tempo il centrodestra berlusconiano ha sancito un patto di ferro con il Vaticano, garantendo ad esso spazi televisivi e propagandistici, finanziamenti e questue che non si limitano solo all’8 per mille, abolizione dell’ICI per i beni ecclesiastici, molti dei quali oggi sedi di fruttuose attività, finanziamenti a pioggia alle scuole private, quasi tutte a gestione religiosa, presenza di indottrinatori di religione cattolica all’interno delle scuole statali, assunti secondo criteri arbitrari di esclusiva pertinenza dell’autorità religiosa e subito inseriti nei ruoli dello stato, rispetto ad altri poveri docenti che aspettano decenni per riuscirci. Tutto questo sembra normale: la confessionalità dello stato è garantita anche a sinistra dalla consistente presenza di cattolici dentro i partiti che dovrebbero ispirarsi a concezioni più laiche e che invece, pur di raschiare consensi, non si permettono minimamente di mettere in discussione le decisioni clericali[...]." (Salvo Vitale - Di chi è la mia vita)