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"Il popolo che rinuncia alla libertà per la sicurezza, non merita e non avrà né libertà né sicurezza" (Benjamin Franklin)

domenica 21 marzo 2010

Coi soldi del ponte fermiamo le frane

Aderisci anche tu alla petizione di "Libertà e Giustizia" e "la Repubblica" contro la costruzione del ponte di Messina, chiedendo un utilizzo diverso dei fondi per obiettivi di maggiore importanza come la SICUREZZA DEI CITTADINI!

http://www.libertaegiustizia.it/appelli/dettaglio_appello.php?id_appello=13

dal sito "Libertà e Giustizia":

Partiamo dall’ultima che ha detto Guido Bertolaso, capo del Dipartimento della Protezione civile. Segnatevi queste parole molto importanti: “Arriveranno i soldi per consentire ai sindaci gli interventi urgenti, ma non dobbiamo illudere nessuno; il danaro non basta per mettere in sicurezza il territorio”. Lunedì 22 febbraio 2010, frazione Janò di Catanzaro. Sì, parole importanti pronunciate subito dopo un sopralluogo ad una delle innumerevoli situazioni di crisi. Dunque, il danaro non basta per mettere in sicurezza il territorio italiano sconvolto dalle frane e irrimediabilmente sfregiato dalla speculazione. Non basta. Non c’è proprio. E Bertolaso lo dice. Anzi, tiene a sottolineare che lo sostiene da anni. Ad un certo punto le immagini dei tg mostrano il ministro per l’Ambiente, Stefania Prestigiacomo, accanto a Bertolaso. Anch’ella in missione nelle zone franose. Il ministro ha rincarato la dose: si parla – è il concetto – di emergenza mentre abbiamo bisogno di prevenzione. E, dunque, di ingenti risorse finanziarie.

Il fatto che ci sia necessità di ingenti risorse finanziarie lo ha ricordato in questi giorni un rapporto di Lega Ambiente. Che ha fornito un dato allarmante: in Italia il territorio è quasi totalmente a rischio idrogeologico, con ben 5.581 comuni, pari al 70 per cento del totale, che si trovano a potenziale rischio elevato. Di quanti soldi pubblici ci sarebbe bisogno? C’è chi ha quantificato una somma minimale di due miliardi di euro ogni anno per 12 anni. Insomma: 25 miliardi di euro. Allo scopo di scongiurare – se si fa in fretta – l’accadere di nuove “Giampilieri”, di altre “Maierato” o di altre “San Fratello”, ci vuole, appunto, un grande piano di prevenzione. Parole dell’onorevole Prestigiacomo, per rimediare al disastro di decenni che si può riassumere nel giudizio di Bertolaso: “Non è colpa della pioggia, si sono costruiti edifici dai piedi d’argilla senza chiedere preventivamente ai geologi”.

I grandi movimenti franosi riguardano l’intero territorio nazionale ma la Sicilia e la Calabria ne sono particolarmente colpite. Le due Regioni che dovrebbero ospitare le due grandi zampe del Ponte sullo Stretto a campata unica. Ecco, l’interrogativo si impone automaticamente. Perché uno Stato che non dispone di grandi riserve, indebitato sino al collo, quasi il doppio dei parametri consentiti (il 60% del rapporto tra deficit e prodotto interno lordo) dal Trattato di Maastricht sulla moneta unica, dovrebbe destinare miliardi di euro per la costruzione del Ponte piuttosto che dirottarli sulla prevenzione del territorio e per altre infrastrutture urgenti? L’investimento per il Ponte, secondo le ultime stime del dicembre 2009, è indicato in 6.349.802.000 di euro. Il 40%, pari a 2,5 miliardi di euro, dovrebbe essere coperto da risorse della società (la Stretto di Messina, s.p.a. in larga maggioranza in mano ad Anas) e con “contributi in conto impianti”; il 60% coperto da finanziamento sul mercato internazionale, senza garanzie da parte dello Stato. Ma, intanto, da dove arriveranno i soldi pubblici destinati al Ponte? Il governo ha già deciso di stornare 1,3 miliardi dal Fondi Fas (per le aree sottoutilizzate). Una decisione clamorosa visto che la Calabria e la Sicilia si trovano sotto una delle più micidiali emergenze idrogeologiche. Altrimenti, bisogna concludere che Bertolaso e Prestigiacomo parlano a vanvera. E sarebbe molto grave.

Le polemiche sulla costruzione del Ponte sono note. Come lo sono le forti contrarietà espresse anche da esponenti della comunità scientifica, da amministrazioni locali e autorità statali. La Corte dei Conti, per esempio, pur non entrando nel merito dell’adeguatezza del progetto sotto il profilo tecnico-amministrativo e delle risorse quantificate per il progetto e la realizzazione, ha espresso in una recentissima sentenza alcune considerazioni su punti che “hanno mostrato significativi elementi di criticità”. Che sono: le stime del traffico sul Ponte che sembrano in forte diminuzione, la necessità di un’azione costante di verifica sugli “aspetti di fattibilità” anche alla luce degli sviluppi tecnologici, una “valutazione attenta” degli aspetti ambientali e l’”anomalia” sulla riutilizzazione di somme liquide versate dall’ex Fintecnica e che vengono destinate a “finanziare spese correnti”. Insomma, sia pure con prudenza, emergono dubbi e richieste di chiarimento rilevanti.

L’unica decisione, in questa fase storica, sarebbe quella di bloccare quell’informe cantiere che il 23 dicembre è stato aperto in sordina (forse per vergogna) nei pressi di Cannitello, sul versante calabrese, spacciandolo per la “prima pietra” del Ponte. È la proposta che “Libertà e Giustizia” si sente di avanzare al mondo politico, alla comunità scientifica, agli amministratori, agli imprenditori, al mondo accademico e culturale dell’intero Paese. Si dia vita, non al Ponte, ma a quel Piano urgente di prevenzione e difesa del suolo di cui il Paese ha bisogno. Quel Ponte, altrimenti, crescerebbe sui “piedi di argilla” ricordati da Bertolaso. Anche ammettendo che possa essere una delle meraviglie del mondo (ipotesi, peraltro, discutibile), il Ponte esalterebbe il disastro del famoso “sfasciume pendolo” di cui scrisse Giustino Fortunato. La prima pietra del Ponte gettiamola in mare prima che ci cada sulla testa.

11 commenti:

enzo carrubba ha detto...

scusate ma non è il caso una volta tanto di dire quello che desideriamo o che vogliamo e finirla di desiderare le cose al posto di altre giaà pensate e decise prima!??

il ponte di messina lasciatelo stare. altre cose si devono fare e tutte sono importanti.
del resto componenti del PD nazionali hanno salvato il progetto ponte di messina durante il governo prodi! negate e neghiamo l'evidenza che è una infrastruttura utile e checche se ne dica? abbiamo 4 miliardi e 300 milioni di euro dei fondi FAS da spendere! qualcuno del nostro territorio sta progettando per spenderli. noi, agrigenti, joppolesi, sabbettesi... lo stiamo facendo?

tutto quello che è utile si può fare oggi ci sono i soldi. forse più che le idee di come spenderli manca la volontà politica che "costringa" i tanti tecnici comunai e privati a progettare seriamente e professionalmente le cose utili.

Marcella ha detto...

Ciao Enzo, concordo con te quando dici che componenti del PD nazionali hanno salvato il progetto ponte di messina durante il governo prodi, cosi come hanno salvato tanti progetti del Cavaliere, e per me è una vergogna. Ma non sono d'accordo quando parli dell'utilita del ponte. Io non lo trovo utile. Trovo piu utile ingrandire i porti commerciali. Non saranno una ventina di minuti risparmiati li a portare soldi e progresso se poi i soldi e progresso si fermano a messina. Messina rimane e rimarra comunque la frontiera siciliana.
Naturalmente hai ragione nel dire che tanto le nostre polemiche nn servono a niente. i soldi sono stati piazzati e annullare il tutto, come era stato fatto, ci costera di piu perke poi bisogna indennizzare la vekkia societa piu crearne una nuova. Fatto sta che sto ponte rimane un'immensa piscina dove tanti porci hanno sguazzato, sguazzano e sguazzeranno.
per il resto hai ragione tu: i soldi ci sono, l'UE manda soldi a palate, ma non abbiamo gente onesta che voglia veicolarli bene, nè progettisti competenti che sappiano sfruttarli e cosi sti soldi stangnano e a volte scompaiono alla Regione.
Molti altri invece li abbiamo persi perche avendone sperperati troppi, l'UE ha deciso di inviarli ai nuovi stati piu poveri e piu in grado di trasformarli in progetti.
Forse abbiamo bisogno di un corso di laurea in progettazione e gestione dei fondi regionali/statali/europei...
un baciuzzo

Stefano Di Vincenzo ha detto...

io sono d'accordo a fare il ponte...a condizione che si controllino gli appalti e cose varie tenendo lontana la mafia!...

la dobbiamo finire di dire sempre no a tutto, inceneritori centrali eoliche e ponti! la gente così non ci segue!!

Francesco Treseghè ha detto...

ma stamu sballannu?
io vorrei capire... il fine... che scopo ha il ponte di Messina...?
La sinistra non usa la politica del NO... ma in un paese dove ci sono delle priorità incombenti... la politica deve affrontare quelle priorità e poi pensare al superfluo...
La sicurezza nelle città... come quella di Messina... ogni giorno a rischio frane... la viabilità rimasta indietro di decenni... queste sono le problemi di oggi sul campo dell'infrastruttura... il ponte non lo è!
In una città martoriata dal terremoto noi pensiamo al ponte?
Sarebbe come regalare il codice civile a Silvio Berlusconi... INUTILE!

Marcella ha detto...

e invece il ponte è economicamente utile: a primo terremoto, la protezione civile avrà nuovi appalti da distribuire e tanto altro...

Stefano Di Vincenzo ha detto...

raga io la penso come voi prima bisogna aggiustare le frane...ma cmq il mio è un discorso più generico del ponte di messina...

Anonimo ha detto...

Ho l'impressione che le idee siano un pò confuse. A Marcella la discussione serve esclusivamente per attaccare il PD, non riesco a capire il perchè da una che fa parte del "sottoproletariato". Ma una volta tanto la facciamo una discussione seria sul ponte e sui fondi. Partiamo dal ponte: Il ponte non è stato salvato dal PD cara Marcella anche perche allora non esisteva ancora. Esistevano i DS e la Margjherita. Ministro delle infrastrutture Di Pietro che stato costretto dai fatti a prolungare il contratto con la società Ponte di Messina. Non mi dite adesso che Di Pietro è del PD. Ma oltre a questo il Governo Prodi non ha messo nemmeno un euro per iniziare l'opera. Tutti i fondi messi dal precedente governo Berlusconi sono stati stornati alle infrastrutture e territorio. Quasi tre miliardi deliberati dal cipe per la Sicilia. Provincia di Agrigento oltre alla 640, le strade provinciali per 400 milioni. Arrivato di nuovo il Berlusca dirotta tutto sul ponte e per pagare l'ICI ai ricchi. Questa è storia. Non fate cattiva informazione per partito preso, gli avversari non siamo noi del PD sono altri, o sbaglio Marcè. VDV

Marcella ha detto...

Vince partiamo dal presupposto che il PD ha voluto kiudere con la parola SINISTRA, per cui non mi venire a dire ke se sono di sinistra devo sempre difendere il PD.
Inoltre voglio allenarti ad una elasticita mentale che va oltre il pro/contro bene/male giusto/sbagliato, ecc.. criticare un modo di far politica non vuol dire tirarsene fuori ma metterla in discussione per renderla migliore.
Forse sopra ho sbagliato perche dovevo dire ke il progetto del ponte come tanti altri progetti sono stati salvati dal PD ma da esponenti di cui molti ora si trovano nel pd. Adesso va meglio? la sostanza nn cambia. Prodi nn ha messo un soldo? doveva fare di piu...doveva renderlo inapplicabile, e invece è stato lasciato un po' in disparte.
Vogliamo fare l'elenco delle altre leggi passate grazie ai voti o meglio alle assenze della tanto amata "sinistra"? Ti ricordo che lo scudo fiscale è passato grazie a 22 PDini assenti. Io smettero di criticare il PD quando vedro la classe politica attuale sostituita da una piu seria, forte e soprattutto onesta.
xxx

Anonimo ha detto...

Car marcellina che cavolo scrivi e gestisci un blog del PD se non fai altro che buttare fango su di esso. Apriti un'altro blog e lo chiami Comunista , di sinistra, ammesso che tu sappia il loro significato. Da questo momento non interverrò su questo blog se non si fa chiarezza, non si possono avere i nemici dentro. E nessuno dica che è critica politica, perchè il senso dell'appartenenza va a farsi fottere in questo caso, mi rivolto ai nostri dirigenti giovani. VDV

Marcella ha detto...

Vince, se non lo sapessi questo blog è gestito da un gruppo di ragazzi alcuni caon certe idee altri con idee diverse. Io ho sempre reso chiaro che a livello nazionale il pd è mooolto distante da me, ma questo non è un blog di PD nazionale, è il blog dei GD (GD e non PD)locale di S.Elisabetta. E nell'ambito locale io credo molto nei ragazzi che lo compongono. Per cui mi permetto di scrivervi.Inoltre, il fatto ke a me faccia skifo una parte del PD che, guarda caso, è quella che piu piace a te, non vuol dire ke mi facciano schifo tutti i suoi componenti. Ci sono ancora persone valide, ci sono ancora idee buone. Semplicemente io non ho il tuo stile di aderisco-obbedisco. Quel che non mi piace lo dico. Capisco ke sono scomada, ma ahimé non é facile controllare una mante che pensa indipendentemente dal partito-padre-padrone.
il senso d'appartenenza e senso critico sono due cose che possono andare di pari passo e Francesco treseget ne è un bellissimo esempio. Io manco certamente di senso d'appartenenza in quanto non mi sento di appartenere al PD nazionale, ma tu manchi certamente e palesemente di senso critico tant'è che non rispondi mai alle domande piu scomode!
Poi per favore non parlare come se fossi in guerra "nemici dentro"? vuoi fare come Stalin, una lista dei nemici della patria? vuoi che io esca dal blog perché nemica del PD? se tu avessi veramente ragione in tutto cio che dici saresti riuscito a reggere il confronto. Siccome non sai come giustificare le tue stesse risposte adesso passi alle minacce: "non scrivo piu finche non si fa chiarezza del perche in nemici dentro il pd scrivono e amministrano un blog sui gd". Mi cascano le braccia :-/

Marcella ha detto...

Voorei fare una precisazione, per lo scudo fiscale i deputati PD assenti erano 59. ecco la lista http://temi.repubblica.it/micromega-online/scudo-fiscale-i-nomi-dei-parlamentari-assenti-al-momento-della-votazione/
Adesso riprendendo il discorso del "senso d'appartenenza" come caratteristica piu importante del "senso critico" .. se pensiamo ke vengono strapagati per sedere in quell'aula a decidere dellla nostra vita e loro si permettono pure di assentarsi in massa perche si tratta di un argomento scomodo..o meglio COMODO... allora credo ke sia il minimo per una persona con una base di principi, dare la precedenza al "senso critico" sui comportamenti di chi li rappresenta. Ma effettivamente, a leggere bene la lista, adesso capisco il perrche del "senso di appartenenza" !