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"Il popolo che rinuncia alla libertà per la sicurezza, non merita e non avrà né libertà né sicurezza" (Benjamin Franklin)

lunedì 8 marzo 2010

La verginità tinta di rosso

Che valore abbia oggi l’otto marzo è un problema che mi colpisce poco. Mi preme di più sapere che valore abbia oggi essere donna. Quell’appuntamento mensile con la nostra fertilità che ci ricorda l’importanza che abbiamo non solo per la nostra personalissima vita, ma per l’impegno che abbiamo preso con l’intera umanità.
Vivere da donna non è vivere una vita normale ma vivere una vita speciale. Tutto è elevato al quadrato: privazioni ² , difficoltà ², energia ², anche i sentimenti li viviamo al quadrato.
Insomma per essere donna bisogna esserne all'altezza.

“Qualsiasi cosa facciano le donne, devono farlo due volte meglio degli uomini per essere giudicate brave solo la metà”.Una frase che appare ancora di forte attualità sebbene Charlotte Whitton fosse nata più di un secolo fa. Già! Perché la donna che vuole avere una vita sociale attiva, che vuol fare sport, che vuole impegnarsi in politica, che vuole aspirare ad una brillante carriera lavorativa, a meno che non abbia i soldi per pagare inservienti e tate…può farlo solo se decide di non avere una famiglia o se accetta di sottoporsi ad uno stress disumano.
Quanto pensate possa reggere un uomo alla giornata di una donna?
Prendiamo ad esempio una coppia di impiegati nella pubblica amministrazione, o due insegnanti. Fanno lo stesso lavoro. Eppure nel 90 per cento dei casi, chi si occupa di lavare e vestire i bambini? Preparare lo zaino e la merenda? Mettere i panni a lavare, stendere i panni, raccogliere i panni, stirare i panni, spolverare la casa, lavare i sanitari, fare la spesa, preparare il pranzo e la cena, ecc…
Tutte queste attività quanto tempo tolgono alla vita di una donna? Semplice: il tempo che l’uomo impiega per andare al bar con gli amici a parlare di calcio e politica. Il tempo che qualsiasi donna dovrebbe dedicare a se stessa, se questi lavori fossero divisi a metà all’interno della coppia.
Così arriva in aiuto l’ 8 Marzo nei panni di un giorno di festa: gli uomini risvegliano un’assopita galanteria portando in dono le consuetudinarie mimose, i figli tornano a casa con qualche poesia o lavoretto fatto a scuola, le televisioni parlano delle grandi conquiste fatte nel corso dei secoli e in paese si organizza qualche serata diversa per quelle donne che vivono la loro quotidianità in totale sudditanza della restante parte del nucleo familiare.
Il realtà niente di più triste. La “Festa della Donna” è la conferma che abbiamo bisogno di un giorno stabilito per ricordare al mondo quanto valiamo. Nel 2009 dovrebbe essere scontato, ma le statistiche sul mondo rosa ci dicono che non è così.

LO SAPEVATE?
L’attuale Governo col decreto legge del 20 febbraio ha ridotto il problema della violenza sessuale nei confronti delle donne a un problema di “pubblica sicurezza”. Come se la violenza sulle donne fosse perpetrata solo per strada e da immigrati e delinquenti, come i telegiornali amano farci credere.
Anziché parlare di “Pacchetto Sicurezza” sarebbe più consono parlare di “Pacchetto dei Falsi Moralismi”, dato che le modifiche che son state apportate servono solamente ad ingigantire l’allarme sicurezza creato dal governo Berlusconi per ottenere consensi e soffiare a pieni polmoni su quei tizzoni xenofobi e razzisti tuttora presenti nella realtà italiana.
Nessuna statistica è stata presa in considerazione. Perché se così fosse, il Governo si sarebbe accorto che il problema della violenza sulle donne prescinde dagli immigrati mentre è strettamente legato alla visione della donna-oggetto-di-sfogo-degli-istinti-bestiali-maschili
LO SAPEVATE che il 71% delle violenze fisiche e il 65% delle violenze sessuali avviene tra le mura domestiche?
LO SAPEVATE che nell’89% dei casi l’autore della violenza è il partner?
LO SAPEVATE che il 92% delle donne non denuncia il reato?
SAPEVATELO su http://www.istat.it/!
Forse perché ci piace sentirci una società “per bene” ci viene più facile attribuire gli orrori a chi appartiene ad altre società. Forse perché all’interno della famiglia tutto è concesso. Forse perché la donna non può essere violentata da altri ma da noi si! O semplicemente ancora non siamo sensibili abbastanzada capire che la violenza contro le donne è un reato indipendentemente da chi lo commette.

NIENTE DA FESTEGGIARE MOLTO PER CUI LOTTARE!
E’ lo slogan del Coordinamento Napoletano Donne in Lotta, un movimento femminista che trova spazio tra le pagine di Femminismo a Sud.
Quanto di più vero! L’otto marzo non dovrebbe essere un giorno di festa ma un giorno da cui partire per riprendere in mano le battaglie abbandonate.
-Aborto. Dopo trent’anni, Giuliano Ferrara ha rimesso in discussione il tema dell’aborto, chiedendo l’abrogazione della legge 194. Siamo l’unica società seriamente intenzionata e regredire. Che sia chiaro: la legge 194/78 non impone l’aborto a nessuno, ma da il diritto di praticarlo a chi non ha la possibilità di mandare avanti una gravidanza;
-Procreazione assistita. Ad oggi l’autodeterminazione del nostro corpo non ci appartiene. Tecniche come la crioconservazione dell’embrione o la fecondazione eterologa, le quali aiuterebbero tante donne a restare incinte senza sottoporsi a inutili torture ormonali sono, nel 2009, vietate. Perché gli italiani erano troppo impegnati per informarsi. Così l’unica alternativa possibile rimane la leggerissima “stimolazione ovarica” (magari una quindicina di volte senza successo!)
-Pedofilia e violenza sessuale in famiglia. Nessun provvedimento è stato preso per inasprire le pene nel caso in cui l’autore di uno stupro sia un parente, un insegnante o un prete. Queste tre figure sono le più frequenti e le meno denunciate perché tra vittima e carnefice vi è un rapporto di affetto e timore allo stesso tempo. Tale rapporto da la licenza a perseverare la violenza ma né il Governo né la Santa Sede esprimono giudizio in proposito.

…LE PUTTANE VI PRECEDERANNO NEL REGNO DI DIO (Matteo 21,31) Da questa frase del Vangelo di Matteo Padre Franco Nascimbene, missionario in aiuto alla prostitute di Castelvolturno, prende spunto per il titolo del suo libro “Ci precedono nel Regno di Dio”. Un libro leggero che in poche pagine riesce ad aprirci ad un mondo da noi ripudiato. Ancora stretti nel nostro bigottismo, immaginiamo la prostituzione come sinonimo di depravazione, perdita della dignità. In realtà queste donne lottano ogni giorno per difendere la loro dignità e talvolta per farlo vi perdono la vita.
Certo.. se potessero mettersi in regola, magari aprire una partita IVA, pagare le tasse per garantirsi una pensione, lavorare nelle loro abitazioni dove poter anche rispettare delle regole igieniche…da reiette potrebbero trasformarsi in esseri umani. Potrebbero lavorare da libere professioniste anziché essere le schiave dei magnacci.
Poi se potessero organizzarsi più prostitute insieme in una casa, potrebbero soccorrersi in caso di pericolo…
Ma a noi non importa, l’importante è che non si parli di “Bordelli”. Guai!!! Guai ad ammettere l’esistenza delle puttane! Guai a garantire a quelle donnacce la dignità di sentirsi chiamare persone!
Eppure Dio non ha voluto cacciarle all’inferno o nasconderle in un angolo della Bibbia. Anzi di una di loro ne ha fatto una fedele compagna per suo figlio Gesù.
Forse negli ultimi duemilanove anni la misericordia cristiana si è persa lungo la strada che dalla Palestina arriva a Roma. Ma le prostitute non l’hanno persa, la strada.
La battono ogni notte e ad ogni passo nasce un fiore.


POTERE TROPPE VOLTE
DELEGATO AD ALTRE MANI,
SGANCIATO E RESTITUITOCI
DAI TUOI AEROPLANI,
IO VENGO A RESTITUIRTI
UN PO’ DEL TUO TERRORE
DEL TUO DISORDINE
DEL TUO RUMORE

(Fabrizio De Andrè – Il Bombarolo)


Ricordate nel settembre del 2004 le agghiaccianti scene dei bambini tenuti in ostaggio all’interno di una scuola di Beslan, nell’Ossezia del Nord? Ricordate l’indignazione che avete provato nel sapere che tra i terroristi si trovavano molte donne kamikaze?
Come poteva mai una donna volere sterminare delle creature innocenti?
Eppure le donne kamikaze sono in costante aumento. In Cecenia vengono chiamate Shahid «martire» e sono ammirate più dei kamikaze di sesso maschile.
Nel mondo vi sono migliaia di guerre intestine, a noi sconosciute, che al fine di mantenere in vita squallidi giochi geopolitici, infliggono alla popolazione femminile una quotidiana mortificazione del corpo e l’imbarbarimento delle reazioni umane. Queste donne-kamikaze hanno visto il loro mariti morire sotto tortura, i loro figli uccisi non appena avessero raggiunto i 14 anni, sono state picchiate, offese, stuprate, umiliate. Queste donne non hanno più nulla: non hanno più una casa, non hanno più cibo, non hanno più forza, non hanno più armi con cui lottare, non hanno più nulla da perdere… se non la loro vita. E se l’unica cosa che possiedono è anche l’unica arma a disposizione allora ecco pronta la migliore bomba mai fabbricata al mondo, perché non c’è modo di disinnescarla.
Le shahid non sono delle suicide e non sono nemmeno delle assassine. Sono le prime vittime della belva umana.
La loro morte è il loro 8 marzo. L’unico giorno in cui verranno festeggiate è il funerale.

A tutte queste donne e a tante altre ancora credo si debba dedicare questo giorno, non per festeggiare ma per conquistare, con la passione che ci accomuna, il nostro ruolo nella società.
(Muhammad Yunus – Premio Nobel per la Pace 2006)
Marcella Militello

23 commenti:

Francesco Treseghè ha detto...

complimenti davvero...
hai scritto un pezzo magnifico seppur trattando tematiche delicate e piene di dolore...
pane per i tuoi denti...
Inoltre hai dato anche una bella fonte di informazione... i dati sulle violenze subite dalle donne credo che pochi, come me, ne erano a conoscenza...
bello anche il tuo dibattito sulle prostitute... magari per il prossimo cineforum possiamo trattare questo tema con la proiezione di "tutto su mia madre"... tanto x restare in orbiata Almodovar...
ancora brava...

Marcella ha detto...

merci! :-)))

Anonimo ha detto...

Marcè salutami u Sbergiu, complimenti per il pezzo non servono commenti, ciao. V. Di V.

Anonimo ha detto...

complimenti per il post,un'esempio di dignita' e orgoglio di donna.
nino miccichè

Unknown ha detto...

Sono completamente daccordo.
La festa della donna deve diventare un appuntamento importante, non per andarsi a mangiare la pizza, ma per difendere le conquiste di libertà e democrazia che oggi sono seriamente minacciate da una cultura dominante ottusa ed arrogante.
Un Bacione.
Michela

Anonimo ha detto...

Esaustiva nei contenuti, equilibrata nella prosa e pertinente nell'esposizione... molto, molto brava.

SARA ha detto...

C'è la Marcella che conosco in questo pezzo:informata e,soprattutto,appassionata.La tendenza a guardare oltre ai ruoli del buono e del cattivo è palese e ti va sicuramente riconosciuta una grande umanità:i temi sono delicati (quello delle donne kamikaze ancor di più di quello delle prostitute) e il tuo punto di vista,ovviamente e democraticamente condivisibile o meno,è coraggiosamente peculiare.
E'bello l'articolo Marci,brava.

(però torna in Italia a scrivere quste cose!!!)

Anonimo ha detto...

Che devo dire. Viva l'altra metà del cielo. Io convivo con quattro donne (tre figlie e una moglie) e... sopravvivo ancora.A parte gli scherzi viva l'8 marzo, che sia festa di difesa e conquista di spazi più democratici e di diritti che questa destra becera sta mettendo in pericolo. VDV

Anonimo ha detto...

Davvero molto interessante!!! Brava Marcella...un approccio equilibrato ed incisivo nei punti giusti...suggerisci innumerevoli spunti su cui riflettere...e tanto...spero che entrambe le due metà del cielo si riconoscano in questo sentito articolo...complimenti e buon lavoro...

Antonio Fragapane

Marcella ha detto...

Vince gli spazi democratici delle donne non li mette in pericolo solo la destra becera ma tutti gli uomini menefreghisti di destra di sinistra di centro, etc... ho tre domande per te:
1- ki lava stende stira i panni a casa? di lava i sanitari, chi fa il 90% del lavoro?
2- chi mi disse un giorno: ho tre donne a casa nn tocca a me lavare!
3- hai partecipato sabato alla giornata organizzata dai gd e gruppo aurora nel tardo pomeriggio?
Bene... io credo che i diritti delle donne sono messi i pericolo dai maschilisti che non riconoscono il diritto della donna ad essere aiutata nei lavori domestici, da chi non riconosce alla donna il diritto di avere del tempo mibero, da chi se ne frega di partecipare ad una manifestazione per le donne perchè non sufficientemente importante(se c'era Capodicasa...tutti presenti!)
Non metto in dubbio che ognuno avrà avuto i suoi buoni motivi, ma quando fai appello a una gioventu priva di stimoli, quando richiami da questo blog il Segretario del pd sabettese, ricorda che poi tu devi anche essere un esempio.
tutto questo per dirti ke mi auguro ke tu e tanti uomoni assenti quel giorno iniziate a rivalutare (DAVVERO! NON A PAROLE) l'importanza delle donne che vi stanno accanto e cio che una manifestazione del genere puo darvi in piu...perche dalle donne c'è solo da imparare ;)

Anonimo ha detto...

Io ero assente giustificato, considerato che stavo festeggiando mia nipote(una donna) che compiva 18 anni, altrimenti sarei stato lì a quella manifastazione riuscita nonostante la tempesta imperante.Per quanto riguarda il resto ognuno si organizza come può in famiglia l'importante è trovare l'armonia. Io non laverò mai i piatti se lo vuoi sapere perchè dopo il lavoro d'ufficio mi rompo il..... con i lavori pesanti in campagna. Ogni tato cucino, nelle grandi occasioni, ma faccio come i grandi chirurghi: il lavoro sporco lo lascio fare ad altri. Forse non ti piacerà questo tipo di uomo ma a qualcuno sta bene. Poi in trentanni di attività politica penso che abbia dato qualcosa anche per questa causa. O no! baciuzzi. VDV

Marcella ha detto...

non credo ke Giulia abbia festeggiato alle 17. quindi eri qssente ingiustificato! potevi andare all'evento e poi a festeggiare tua nipote!
i lavori pesanti li capisco ma quante volte invece non aiuti tua moglie solo perché sei abituato a non farlo. Naturalmente prendo te solo come esempio...^potrei prendere il 95% degli uomini sabettesi..
cmq per la seratea resti INGIUSTIFICATO!
:P
BACIUZZI

Anonimo ha detto...

Ma guarda che quelli come me sono i più quotati. Se poi preferite gli uomini mosci pronti al comando, accomodatevi. VDV

Marcella ha detto...

Ma allora la capacità di autocxritica in te é davvero pari a quella di Silvio. dici ke le donne hanno diritto ad essere rispettate e poi dici ke gli uomini strafottenti sono i piu quotati. dici ke bisogna essere cittadini attivi e poi non trovi nemmeno una scusa che regga per la tua assenza alla giornata organizzata dai GD e gruppo aurora (il compleanno non regge perke la manifestaqzione era di pomeriggio!)
insomma ogni tanto un pensierino fallo sulla tua coerenza, no? almeno per dare il buon esempio :)

Anonimo ha detto...

Io non ho nulla da rimproverarmi, e tu non hai nulla da rimproverare e me, cara marcella. Come fai a dire che sono strafottende? Su quali basi? Sul fatto che sabato non ero disponibile? Hai uno strano concetto dell'impegno delle persone. Ti ripeto io ste cose le faccio da trentanni e allora non una iniziativa ogni sei mese ma iniziative almeno mensili. Io adesso la causa la servo in diverso modo non ho più vent'anni come dici tu, largo ai giovani. Poi ripeto se preferite maschietti docili e servizievoli accomodatevi, io non sono ne docile ne servizievole in tutte le mafifestazioni della vita. CiaooooooDVD

Marcella ha detto...

cosa c'entra il maschietto docile e servizievole con un impegno civico. S. Elisabetta per ora ha bisogno anke di questo e di appoggio a chi organizza un evento. la verità é che siccome era una serata per la donna non te ne fregava niente. ripeto...se ci fosse stato Capodicasa saresti stato in prima fila.
L'uomo docile e servizievole non mi interessa e il maschilista mi indigna. Aiutare una moglie non vuol dire essere meno uomo o piu idiota. da un discorso da cui sei partito in cui dicevi ke avevo ragione adesso stai facendo un discorso maschilista...coerenza che fuggi lontano...

Stefano Di Vincenzo ha detto...

ma ditevele a telefono ste cose!!!!!

Marcella ha detto...

Caro Stefano, se non si puo parlare di maschilismo e partecipazione attiva in post dedicato alle donne e alla vita delle donne,perchè come dici tu dobbiamo parlarne a telefono, dimmi tu ke senso ha sto blog.possiamo parlare solo di Berlusconi? quindi per piacerre dedicati a commenti piu utili!!!

Stefano Di Vincenzo ha detto...

vabbene!....

siccome il post è bellissimo non roviniamolo!!... baciuzzi :D

Stefano Di Vincenzo ha detto...

vabbene!....

siccome il post è bellissimo non roviniamolo!!... baciuzzi :D

Anonimo ha detto...

Ma io rivendico il mio essere maschio, io i miei spazi me li difendo con i denti contro il velinismo imperante. Guarda la data marcè, simamo nel 2010 e non negli anni 70. Certe cose per me sono ormai acquisite e patrimonio della società. L'ignoranza di ritorno li sta mettendo in discussione, una altissima percentuale delle donne hainoi pensa di fare carriera con il corpo, e non mi dire che non è vero. Poi perchè sta polemica con me : chi ti fici?. VDV

Marcella ha detto...

non hai fatto nulla.semplicemente parli come un maschilista. che ci sono donne disposte a vendersi non mi maraviglia. si vendono tutti ormai..anke uomini travestiti da donne, politici e preti...di cosa ti meravigli. nessuna polemica personali, tu eri un esempio tra i tanti uomini che giorno 6 non sono andati alla serata perche "parlare di femmine" è una cosa secondaria: secondaria al calcio, alla politica, a tutto. non negarlo!
:P cmq ..argomento chiuso...bisogna solo sperare ke le donne prendano davvero il potere su loro stesse.
un bacio

Anonimo ha detto...

Non sono un maschilista, sono uomo alla giusta maniera. Io non divido il mondo in uomini e donne ma in persone e quando c'è da criticare, critico nella stessa maniera le donne e gli uomini, per me sono la stessa cosa. Non divento maschilista ogni volta che critico una donna, cara marcella. Chiaru u concettu. VDV