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"Il popolo che rinuncia alla libertà per la sicurezza, non merita e non avrà né libertà né sicurezza" (Benjamin Franklin)

sabato 6 novembre 2010

il Pd che bacia le mani e il Pd che non ci sta...

(di solito odio riportare i pezzi dei quotidiani... quelli potete comodamente trovarli cliccando su internet. Ho sempre preferito scrivere e ragionare con la mia testa, con le mie idee. Ma a quanto pare, questo non basta. Se devi dire che il tuo governatore regionale o un qualsiasi altro politico è indagato per mafia... beh... o sei un giornalista professionale o puoi limitarti a riportare le parole di chi lo è. Sapevo che questi fossero protetti dall'immunità parlamentare, ma credevo che questa si limitasse alla custodia cautelare, non ai giudizi dei liberi cittadini. Se sbaglio correggetemi, io farò altrettanto con il mio ammonitore.)

E' guerra tra i dirigenti del Pd sull'appoggio a Lombardo

da Repubblica.it

E' guerra nel Pd siciliano dopo le nuove carte della Procura di Catania sui rapporti del governatore Raffaele Lombardo con i boss. Enzo Bianco chiede al gruppo all'Ars di uscire dalla maggioranza e in caso contrario, minaccia di autosospendersi dal partito. Ignazio Marino chiede la convocazione della direzione nazionale, ma il segretario regionale Giuseppe Lupo getta acqua sul fuoco: "Finora nessun reato è stato contestato a Lombardo".


Sarà, intanto però il partito sembra dilaniato dalla questione morale che pure non lo coinvolge direttamente ma solo attraverso l'alleanza con Lombardo. Così, il senatore Enzo Bianco coinvolge il segretario nazionale Pier Luigi Bersani e il presidente Rosy Bindi e si dice pronto a "gesti eclatanti" se il suo partito non rinunciasse all'appoggio all'esecutivo regionale. "Mi autosospenderei - dice - non potrei restare in un partito che digerisse come un tritasassi comportamenti del genere. Non sarebbe il Pd che ho sognato per 20 anni. Questa volta - aggiunge Bianco - non sono più indiscrezioni giornalistiche o dichiarazioni di pentiti da verificare. Ci sono fatti, atti processuali, intercettazioni, appostamenti. Cosa aspettiamo di più?".

Ragiona il senatore catanese: "Io non so se si configura il reato di concorso esterno, di associazione mafiosa o di favoreggiamento, non spetta a me dirlo. Mi limito a osservare che Cuffaro fu condannato per fatti meno gravi. Non condivido la linea della prudenza scelta dai vertici regionali del Pd e trovo inspiegabile il silenzio imbarazzato di Lumia. Cosa c'entriamo noi con tutto questo? Perché non ne stiamo alla larga?".

Ignazio Marino è dello stesso parere: "Il partito ha sempre promosso la cultura della legalità - dice il chirurgo trapiantista, oggi senatore - distinguendosi nettamente dalla politica opaca del centrodestra. Alcuni nostri esponenti sono stati o sono in prima linea nella lotta alla criminalità organizzata come Maria Grazia Laganà Fortugno o Angelo Vassallo, ucciso nel Cilento pochi mesi fa. Ho scritto una lettera a Bersani chiedendogli di convocare la direzione nazionale del partito per affrontare il problema".

Ma Lupo cerca di tenere a freno la protesta interna e argomenta: "Stando alle dichiarazioni del procuratore di Catania, non è stata adottata alcuna iniziativa riguardante il presidente Lombardo", però, "se nel corso delle indagini verranno accertati fatti penalmente rilevanti a carico del presidente della Regione, il Pd li valuterà nel più assoluto rispetto dei valori della legalità". Intanto però i magistrati della Dda di Catania ritengono "provati" i rapporti di Raffaele Lombardo e del fratello Angelo con i boss delle cosche catanesi. E lo scrivono nelle 583 pagine di richiesta di arresto per gli altri politici coinvolti nell'inchiesta che vede indagato il governatore.

8 commenti:

Anonimo ha detto...

questo non è il titolo del pezzo su la repubblica..assumiti la responsabilità del "pd bacia le mani" è come dire il pd è mafioso.

Francesco Treseghè ha detto...

Caro anonimo o non sai leggere o sei ignorante: il pd CHE bacia le mani...
e' quel Pd che stringe alleanze con indagati per mafia.
Non cercate di capire quel che volete... non ho detto il Pd è mafioso.

Francesco Treseghè ha detto...

Quando con il dito indichi la luna, lo stolto guarda il dito!

Anonimo ha detto...

Frà stando all'anonimo, hai insultato la memoria di Pio La Torre, ma stando all'anonimo...
Enzo Fragapane

Anonimo ha detto...

da grandangolo

Arnone, Crisafulli, Lombardo e Bevilacqua
Cronaca - Agrigento e Provincia
Scritto da Redazione
Mercoledì 10 Novembre 2010 00:01
“Nonostante quanto dichiarato dagli organi inquirenti del Tribunale di Catania sull’inesistenza di alcuna iniziativa processuale che mi riguardi, devo constatare la ripresa di un’offensiva politica e mediatica che, utilizzando spezzoni di indagine, tende, ancora una volta, a fermare l’azione di riforma e risanamento portata avanti dal governo della Regione Siciliana. Per queste ragioni, e per il rispetto che devo alla Magistratura, ho reiterato la richiesta di essere sentito dagli inquirenti. Solo il doveroso rispetto che debbo alla mia responsabilità istituzionale e all’esercizio della funzione giurisdizionale mi ha indotto ad esperire questo ulteriore passaggio, prima di rendere conto di ogni mia azione all’opinione pubblica”. Lo dice il presidente della Regione siciliana Raffaele Lombardo, che questa mattina ha incaricato i suoi legali di inviare alla Procura della Repubblica di Catania una richiesta per essere sentito formalmente. Inevitabilmente il pensiero va all’articolo di oggi pubblicato da Repubblica dal titolo “I sette buchi neri di Lombardo” con il quale sono stati posti sette imbarazzanti quesiti al governatore di Sicilia in relazione ai suoi presunti rapporti con esponenti mafiosi. L’ultimo dei buchi neri indicati da Repubblica ha molta attinenza con le vicende agrigentine ed ennesi di questi ultimi tempi. Ed infatti, la connessione con le vicende legate a Lombardo viene rappresentata con l’indicare rapporti assidui con l’avvocato ennese, Raffaele Bevilacqua. Quel mafioso che l’ambientalista Giuseppe Arnone ha scaraventato sull’onore del senatore Vladimiro Crisafulli per irretirlo ed insultarlo. Identico atteggiamento, il paladino della legalità Arnone non ha nei confronti di Lombardo al quale, scrive Repubblica, la Procura di Catania addebita 23 intercettazioni e attività connesse con la richiesta di voti quando era deputato regionale dell’Udc. A Lombardo, invece, Arnone ha dedicato una decina di interventi ultrapositivi al limite, anzi senza limite, dello scodinzolamento. Niente poster bus, libri, manifesti, conferenze e spazi autogestiti. Non è superfluo ricordare che proprio Arnone ha ottenuto (sicuramente per indiscussi ed eccezionali … meriti) in vigenza del governo Lombardo, un incarico (conosciamo solo questo per ora) all’Asi di Enna come componente del nucleo di valutazione. La storia si ripete. E Grandangolo l’aveva abbondantemente anticipata.


meditate,meditate

Anonimo ha detto...

Home News Enti Locali SICILIA, CONTRIBUTI PER 12,5 MLN PER RECUPERO EDIFICI IN CENTRI STORICI
SICILIA, CONTRIBUTI PER 12,5 MLN PER RECUPERO EDIFICI IN CENTRI STORICI
Lunedì 08 Novembre 2010 12:39 Brevi - Enti Locali
12 milioni e 500 mila euro da destinare al recupero degli edifici nei centri storici: sono queste le risorse messe a disposizione dalla Regione Sicilia, con un avviso pubblico che sarà pubblicato nella Gazzetta ufficiale della Regione siciliana.
Il bando, messo a punto dall'assessore per le Infrastrutture e la mobilità, Pier Carmelo Russo, e dal dirigente generale del dipartimento, Vincenzo Falgares, consente ai proprietari di richiedere un contributo finanziario per la realizzazione di interventi di recupero degli edifici situati nei centri storici. L'avviso costituisce l'atto finale di un percorso iniziato nei mesi scorsi dall'ex assessore Luigi Gentile, che aveva individuato, in particolare, le modalità delle convenzioni da stipulare con le banche, e rappresenta l'attuazione della legge regionale n. 6 del 2009, finalizzata alla valorizzazione del patrimonio edilizio dei centri storici siciliani e alla riduzione del degrado ambientale. Le agevolazioni sono conseguibili attraverso la stipula di apposite convenzioni tra l'amministrazione regionale e l'istituto di credito per la concessione di mutui con ammortamento ventennale e pagamento dei relativi interessi a totale carico dell'amministrazione regionale.
Gli interventi ammissibili
Diversi gli interventi ammissibili per il finanziamento: dal restauro al risanamento conservativo, dal ripristino funzionale alla manutenzione straordinaria o agli interventi per l'adeguamento alle norme vigenti e alle disposizioni antisismiche. Tutti gli interventi devono essere autorizzati con provvedimento formale dell'amministrazione comunale (concessione edilizia o autorizzazione edilizia). Le istanze saranno valutate in base all'ordine cronologico di ricezione, fino ad esaurimento della disponibilità. Un simpatizzante UDC,(COSI' SOLO SI PUO' SALVERE PALAZZO CASA')

Francesco Treseghè ha detto...

Su cosa dobbiamo meditare? Sul fatto che Arnone attacca Crisafulli perché indagato e non fa lo stesso con Lombardo?
Io medito.. ma non su Arnone di cui sinceramente poco mi importa... ma medito sul Pd... e sulle sue posizioni.
Niente più fa ormai scandalo... essere indagato per mafia sembra essere diventata una cosa comune e di tutti i giorni. Incontrarsi con i boss e scambiare chiacchiere su appalti e interessi vari.. idem.
Il sogno è lontano.

Francesco Treseghè ha detto...

Gd Santa Elisabetta. Il mio primo articolo, gennaio 2009:
"DOBBIAMO ESSERE NOI GIOVANI AD INIZIARE A LAVORARE.
Dobbiamo creare nuove idee e realizzarle: spettacoli... serate... eventi... e quanto altro ancora.
Non è l'ora di voltare pagina, come ci continuano a ripetere. E' l'ora di prendere la penna in mano ed iniziare a scrivere noi stessi questo benedetto libro."
Gd Santa Elisabetta. Novembre 2010:
La mano non è più la nostra e ci vogliono anche cambiar penna.
Io non ci sto.
Quell'idea è ormai svanita.
Ci impongono di cambiar metodo:
Non più una storia libera e che punti alla verità, ma una storia diversa nel rispetto del logo che regna su questo blog.
Mi dimetto da questo blog.
Non fuggo... ma cercherò libertà.