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"Il popolo che rinuncia alla libertà per la sicurezza, non merita e non avrà né libertà né sicurezza" (Benjamin Franklin)

giovedì 30 dicembre 2010

Lei dov’era la notte del 28 dicembre tra l’1 e le 2 e mezza?

di Francesco Treseghè

Io ero davanti al comune a guardare 7 ragazzi che si divertivano a combinare una marachella. Avevano “preso in prestito” una quarantina di scope e moci, una decina di piante, che i sabettesi così fiduciosi del proprio prossimo lasciano davanti gli uscii delle proprie case, più un tenero pupazzetto perso per strada da qualche innocente e piccolo padroncino. Ero lì mentre loro sistemavano il tutto davanti la porta del comune.
Confesso: Non ho saputo resistere. Erano così scherzosi, oddio, sapevano che stavano combinando na cazzata, ma immaginando le facce di chi l’indomani avrebbe visto il loro piccolo regalo, si stavano pisciando dalle risate.
Confesso … Sono sceso anch’io e gli ho dato una mano. Erano un po’ spaesati, non sapevano bene come distribuire moci, scope piante davanti il piccolo spiazzale del comune, e così non ho potuto fare a meno di dargli una mano: “Una pianta qua … un’altra sta meglio la … le scope tutte da questa parte.” “E il pupazzo?” “Va beh.. Quello puoi anche appenderlo lì”. “Ok … Tutto sistemato … Scappiamo!”
Fine della scena. Non c’è bisogno di nessun plastico, nessuna indagine, nessuna denuncia verso ignoti. L’indomani una piccola risata di chi avrà accettato lo scherzo; qualche occhio guardingo in cerca di quale pianta potersi arruffare e portare a casa alla moglie come dono natalizio; una sbuffata di chi pensa che i giovani di oggi sono una generazione bruciata, dimenticando di aver avuto anch’egli vent’anni; una battuta spiritosa di chi, invece, si sarà ricordato di aver vissuto anch’egli quegli anni … Qualcosa però non quadra.
Oggi si parla di una scritta trovata all’interno del comune. Parole pesanti, in puro stile mafioso, poche ma sufficienti per far arrivare il messaggio. Parole da vigliacchi. Ed ecco che il gioco di alcuni ragazzi, ignari del malumore di qualche frustrato dipendente, entra inevitabilmente a far parte della scena del crimine: le scope diventano simbolo di protesta segno degli articolisti in rivolta, le piante ornamento di un comune triste, e il tenero pupazzetto di quell’innocente e piccolo padroncino a raffigurare un sindaco impupato da mettere al chiodo.
Questo è lo scenario finale. Scatta la denuncia, partono le indagini, e ognuno inizia a costruirsi il proprio plastico mentale.
Peccato che i 7 ragazzi, colpevoli della propria giovinezza, mancano di codardia e così si costituiscono. Qualche ramanzina dei genitori, due parole e un brindisi con il Sindaco, molto imbarazzo, la consapevolezza dei propri errori e l’assunzione delle proprie responsabilità: “Piante, scope e il tenero pupazzo, siamo stati noi, ma la scritta non ci appartiene.”
E’ vero. Io c’ero. Li ho aiutati cazzo … Non potevano … Non avevano né le chiavi né il movente per compiere un atto simile. Aggiungo … mancavano anche di cattiveria e vigliaccheria.
L’ipotesi allora? Che sia stato qualche scontento dipendente, chiavi in mano, la mattina del 28 dicembre, ad aver impresso quelle vergognose parole, approfittando della situazione creata dai ragazzi, finora è lo scenario più probabile. Parola poi a chi indaga.
E le scope e le piante? Qualche dipendente comunale ha riconosciuto le proprie … almeno così dicono.

14 commenti:

Anonimo ha detto...

Che pena, non parlo per i ragazzi che hanno fatto la bravata, quelli non li conosco, non conosco l'età, non posso dare un giudizio più o meno severo. E' vero anche noi facevamo bravate da ragazi ma mai contro le istituzioni democratiche, per il valore che noi ragazzi di allora davamo a loro. Questione di cultura. Ma tu , caro Francesco, sei grandicello e ti ergi come futura classe dirigente. Come giustifichi il fatto che hanno disturbato sicuramente i cittadini, hanno offeso il luogo che rappresenta l'istituzione democratica e per giunta li hai anche aiutato. Poi rincari la dose asserendo, da giudice, che a scrivere quelle frasi sicuramente sarà stato un impiegato, chiamandolo pure gesto mafioso, quello si. Invece rompere le palle alle persone, facendo sparire dalle loro case scope e piante non lo è. Bravo, davvero bravo.Non pensi di essere anche tu figlio di questa cultura berlusconiana ormai imperante? Rifletti aragazzo, rifletti. VDV

Stefano Di Vincenzo ha detto...

la "bravata" dei ragazzi hai ragione vincenzo non è una cosa da "difendere"..

ma io conosco molto bene questi ragazzi e ha ragione francesco quando dice che è stato solo uno scherzo senza cattiveria..per quanto riguarda la cultura delle istituzioni forse oggi non c'è quel rispetto che intendi tu, ma conoscendo francesco e gli altri ragazzi certo l'episodio è da condannare, ma sono tutti ragazzi intelligenti che hanno già fatto marcia indietro assumendosi le colpe.

Non è la prima volta che ci sono queste "bravate" (intendo moci e scope rubate). Anche chi ti scrive ha partecipato in passato a una di queste bravate da ragazzi certo non nella sede del comune, ma come ti ho detto sono ragazzi seri e intelligenti che si sono assunti tutte le colpe.

Marcella ha detto...

Mi sembra vi sia un abuso ultimamente di frasi come "medita, medita" e "rifletti, rifletti" da parte di chi suole riflettere solo pochi minuti e sganciare giudizzi affrettati nonchè palesemente personali e molto poco politici.
Che un gruppo di ragazzi abbiano scomodato una decina di donne che al mattino si son ritrovate con una scopa in meno, può aver causato al massimo per i primi dieci minuti un senso di stizza in quelle signore che si saranno fatte una risata o avranno esclamato un "mah" non appena saputo che la refurtiva si trovava al comune. Ma di certo, caro Vincenzo, sostenere che tale bravata sia paragonabile ad un gesto mafioso (come tu hai sostenuto nel tuo commento)è, non solo ingiusto, ma segno di scarsa riflessione. E' stata una bravata, hanno chiesto scusa personalmente, bisognerebbe scandalizzarsi per cose più gravi, come i parlamentari che non votano alle leggi importanti!
INfine non hanno offeso un'istituzione dato che il loro gesto era privo di un movente politico, tutt'al più hanno fatto beneficienza :)

Il tuo giudizio su Francesco questa volta non è severo, è privo di obiettività e di pensiero critico. Faresti meglio ad indignarti di cose più gravi!

Francesco Treseghè ha detto...

Figlio di una cultura Berlusconiana?
Chiamami vandalo.. chiamami ignorante.. chiamami come meglio preferisci.. per quel che valgono le tue parole puoi usarne quante e più ne vuoi.
Ma da te sentirmi dire "figlio di una cultura berlusconiana" era l'ultimo dei giudizi che potessi aspettarmi.

Non ho partecipato alla refurtiva delle scope e delle piante... mi sono trovato sul luogo del delitto quando ormai questo era stato compiuto... ma se avessi incontrato i ragazzi ancor prima, probabilmente avrei partecipato con tutto il cuore alla loro bischerata..

Davide Miccichè ha detto...

Sempre più senza parole...

Francesco Treseghè ha detto...

E poi caro Vdv.. io non ho accusato nessuno. Ho detto che al momento l'unica ipotesi è quella che sia stato un dipendente. E per di più a fare per primo questa ipotesi non sono stato io... ma sono stati i carabinieri, il sindaco e gli impiegati stessi del comune.
Personalmente voglio invitarti io a meditare e a riflettere: che ne dici di ricominciare il tuo cammino istruttivo dalla prima elementare?... solo così, forse, a mio parere potresti imparare a capire ciò che leggi... per poi evitare di mandare email ai vari amministratori dei blog chiedendo "per favore potete eliminare il mio commento?"
Adios

Anonimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
Anonimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
Anonimo ha detto...

Politica | Agrigento | 3 Gen 2011 | 15:10
Equilibri politici, il Pd incontra Eugenio D'Orsi
agrigentonotizie -
I componenti del gruppo consiliare del Partito democratico alla Provincia regionale di Agrigento Daniele Camilleri, Ettore Di Ventura, Piero Giglione e Stefano Girasole hanno incontrato stamattin il presidente della Provincia, Eugenio D’Orsi, per analizzare la situazione politica attuale.
Durante l'incontro è emersa l’esigenza di individuare una piattaforma programmatica di sviluppo del territorio sul quale verificare ipotesi di convergenza di diverse formazioni politiche che possano affrontare e risolvere i tanti problemi della realtà agrigentina. In cosa si tradurrà però tale convergenza al momento non è dato sapersi, considerato che D'Orsi ha più volte ribatido che il Pd non entrerà mai in Giunta.

Marcella ha detto...

Caro Vincenzo ho eliminato entrambi i tuoi commenti, uno per tua richiesta, un'altro perché davvero merita poco.
Il tuo messaggio personale a Francesco, se vorrai, lo recapiterai di persona dato che non è amministratore e non potrà leggerlo.
Purtroppo oltre insulti e aggressioni non sei in grado di offrirci spunti di riflessione che tanto ci auspichi. La riflessione presuppone una capacità che non molti hanno ma è un termine di cui molti abusano per darsi un tono da intellettuali. Ma quando questa non va oltre il proprio naso si trasforma in presunzione.
Le tue parole non le ho fraintese io. Le tue parole erano volutamente provocatorie senza alcun fine istruttivo.
Non pubblicherò più attacchi personali. Ciò non significa ch'io stia limitando la libertà di qualcuno di esprimersi: ognuno è libero di esprimersi nelle forme e con i modi che preferisce, aprendo un altro blog a dimensione di cortile.
Ti invito a scrivere solo se avrai davvero spunti interessanti da offrirci, battaglie civili di cui parlare, fatti politici da analizzare, riflessioni alte e altre...che rendano il tuo tempo prezioso meno sprecato.

Anonimo ha detto...

Marcè, non pensi di esagerare? Spunti interessanti, cose da dire. Ma chi ti credi di essere per scrivere in questo modo nei miei confronti? Ho solo criticato chi si è mostrato d'accordo con un atto vandalico e in quel momento nessuno conosceva gli autori, se ragazzini o meno. E io sarai quello che offende? Complimenti cara Marcellina, del PD' o no? dei giovaniPD? o no? O ancora non hai trovato la tua dimensione per poter sparare cazzate a destra e a manca? Fino a prova contraria questo è un blog del PD, non credo debba chiedere permesso a te per scrivere un commento. Anzi mi meraviglio che ancora tu sia amministratore se non lo è più Francesco. Dal punto di vista degli attacchi ai dirigenti Democratici, guarda caso solo a quelli ex comunisti, sei sempre stata più violenta. Facciamo solo accademia ovviamente perchè sono sicuro che dei tuoi attacchi al PD nessuno ne tenga conto.Poi dicono che ho torto quando dico che molti giovani sono figli del berlusconismo. Mi sarei aspettato da voi, senza esagerare, va bene sono ragazzi, ma certe cose non vanno fatte se dirette a una pubblica istituzione. Chi ha rispetto delle istituzioni democratiche oggi? Non sicuramente la maggioranza dei giovani; se poi chi deve dare un buon esempio si comporta come Francesco, la frittata è fatta. Io al posto del sindaco non avrei brindato con loro se lo vuoi davvero sapere perchè chi ha grandi responsabilità ha il dovere di essere severo in questi casi. Da tutta questa discussione un fatto è certo che non riuscite a discutere serenamente rispettando le opinioni degli altri, non sapete ascoltare pensando di avere le vostre verità assolute sputando sentenze su chiunque esprima. un punto di vista diverso .Se non è berlusconismo questo...VDV

Marcella ha detto...

Premetto che sei stato tu a dirmi di eliminare il tuo commento... poi, cosa c'entra l'essere del Pd adesso? perchè non posso criticarti in quanto tu saresti un leader del PD? TANTE RISATE...
In questo pezzo ti critico perchè stai usando scuse che non reggono semplicemente per attaccare me e Francesco ed è sotto le RISA di tutti.
Non c'è un filo logico in tutto ciò che hai scritto: Parli delle scope come atti mafiosi e delle risate di Francesco come mentalità berlusconiana. TANTE RISATE
Allora anche il sindaco è ùberlusconiano perkè ci si è fatto una risata? TANTE RISATE...
ci sono cose ben piu gravi di cui parlare e nulla da ridere!
Riusciremmo a discutere con toni calmi se solo tu ogni volta non inveissi contro di noi per partito preso.

Anonimo ha detto...

Quale partito preso? Stai attenta a non ridere troppo. Sai cosa dicevano i latini. Ecco siamo quasi lì se ogni discussione con te o con francesco finisce in questo modo. La copla è mia che vi dò o ti dò ancora credito. Mi devo rassegnare è una battaglia persa. Devo ancora riuscire a trovare uno spunto positivo nei vostri ragionamenti, uno solo non dico tanti. Tutte frasi fatte e concetti ripetuti centinaia di volte tratti non dalla vostra testa ma da elaboprazioni di altri. E' penoso. Ciao. Te lo tieni per te bella mia .

Anonimo ha detto...

MA ALLA FINE E' STATO SCOPERTO CHI E' LA MEZZA TACCA CHE HA IMBRATTATO LE MURA DEL COMUNE CON QUELLA SCRITTA DEPLOREVOLE?