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"Il popolo che rinuncia alla libertà per la sicurezza, non merita e non avrà né libertà né sicurezza" (Benjamin Franklin)

lunedì 24 maggio 2010

Dobbiamo ricostruire il Paese. Bersani alzi il tiro

tratto da l'Unità del 12 maggio 2010

Sono passate soltanto poche ore dalla presentazione del movimento "Democratica" di Walter Veltroni. Oggi Alfredo Reichlin commenta l'iniziativa e ne approfitta per mandare il suo messaggio, critico ça va sans dire, ai dirigenti del Pd.

«Non mi disturba la discussione, il dibattito. Ciò che mi colpisce è il divario enorme e impressionante tra la gravità dei problemi e ciò di cui discutiamo. Discutiamo del nulla: il giorno in cui stava crollando l’Europa, un pezzo del nostro partito era riunito a Cortona per discutere su chi doveva diventare vice segretario del nostro partito…Non posso concepire un partito che non stia sull’argomento! I partiti non nascono per i suoi dirigenti, nascono per dare una risposta ai problemi del paese, e ora sono enormi: Europa sì o no, Italia unita o divisa, distribuzione del reddito vergognosa, ingiustizia sociale, corruzione, la legge. Questi sono i problemi. E nessuno sente la necessità di un grande partito di sinistra che occupi la scena, dato che la destra si è rivelata incapace? Chi dirige questo paese? Io ho bisogno di una nuova forza nazionale che dia risposte a questi interrogativi, gli italiani non sanno più chi sono, non hanno più il senso del loro futuro, in ballo non c’è più soltanto la vecchia questione destra- sinistra. E’ per questo che io sono critico con i nostri dirigenti.

Bersani non mi sembra un genio, però ha una fortuna: è una persona seria. Non vedo alternative, teniamocelo buono.
Io sarei per fare un grande appello unitario, questo è il momento in cui il paese ha bisogno di un Cavour che dica “Mi unisco a Garibaldi”…i due si odiavano!

Gramsci mi ha insegnato una cosa semplicissima, l’identità di un partito è la sua funzione storica e politica, non è la sua ideologia, l’Italia non regge più come è stata finora, il vecchio patto tra nord e sud è saltato, lo dobbiamo ricostruire, cose grosse! Non piccole polemiche come chi comanda e chi fa il ministro…

Così deve essere il partito democratico: il nuovo partito della nazione, il nuovo partito dell’unità. Quale altra forza puo farlo? La destra non lo può più fare. L’Italia ha bisogno di riprogettarsi, un nuovo modello, non piccole riforme. Io sono un sostenitore di Bersani, però vorrei che alzasse il tiro.

Veltroni ha polemizzato aspramente perche Bersani aveva creduto all’alleanza con Casini… Beh, mi pare che ieri ha detto il contrario, si è aperto a tutti e ha fatto una fondazione in cui ha invitato tutti!

L’importante è che il partito sia padrone di sé stesso e che prenda le sue decisioni non per l’imposizione di un giornale o dell’opinione pubblica.

1 commento:

Anonimo ha detto...

E' stato pubblicato con ritardo. L'articolo ha preceduto la discussione fatta una settimana dopo all'assemblea nazionale del PD. Questo articolo è stato profetico infatti sono riusciti a trovare una unità vera su cose concrete e finalmente Bersani è diventato il segretario di tutti i democratici. Dobbiamo esssere orgogliosi di questo nostro partito che finalmente sembra stia trovando la giusta strada. Sentiamoci, come dice Bersani, tutti un pò segretari anche a Santa Elisabetta.VDV