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"Il popolo che rinuncia alla libertà per la sicurezza, non merita e non avrà né libertà né sicurezza" (Benjamin Franklin)

mercoledì 11 marzo 2009

Sprechi e privilegi della politica in Sicilia: il ponte di Messina

Via libera da parte del Cipe inoltre ad uno stanziamento per avviare i lavori per la costruzione del Ponte sullo Stretto di Messina. Il costo totale dell'opera è di circa 6,1 miliardi. Molto negativi i commenti delle associazioni ambientaliste e di molti esponenti dell'opposizione. "Continua il grande Bluff di Berlusconi. - commenta portavoce nazionale dei Verdi Grazia Francescato - Il ponte sullo Stretto è una mega opera inutile che favorisce solo chi fa affari alle spalle dei cittadini e dell'ambiente e che toglie risorse preziose alle vere opere utili sulle quali avevamo puntato nella scorsa legislatura. Le priorità sono altre: con quei soldi si potrebbero acquistare 1000 treni per i milioni di pendolari che sono costretti a viaggiare in vetture fatiscenti".
"Il ponte sullo stretto è l'opera pubblica più costosa e inutile. In una regione in cui i treni viaggiano ancora alla velocità delle ferrovie giolittiane, vincolare alla costruzione del ponte miliardi e miliardi di euro è un capriccio che pagheranno gli italiani e i siciliani". Anche secondo Legambiente e Wwf sono state approvate dal Cipe opere inutili e costose, "che non servono al Paese".
Un ponte supermoderno che unisca la Sicilia all’Italia, non sembra proprio l'ideale per i costi altissimi e per l’impatto ambientale. Specie in Sicilia, in cui ci sono già decine e decine di opere incompiute rimaste a metà. Nella nostra Sicilia servono porti più attrezzati, ferrovie a doppio binario e più veloci, ma soprattutto strade, autostrade e altre infrastrutture, di cui sembra ci sia un gran bisogno per adeguarsi al resto dell’Italia. Perché non parlare degli sprechi della politica e della burocrazia in Sicilia? stipendi folli, auto blu, biglietti gratis, poltrone assicurate, bonus faraonici. Dai politici ai manager, tutti i benefici-scandalo. Ancora di più, le caste dei diritti acquisiti e continuano a fare incetta di nuovi privilegi. Tutti tentano di ritagliarsi quell’orticello di vantaggi protetti, svincolati da meriti e risultati. Che i siciliani vedono crescere sempre di più, il disgusto per questa corsa al piedistallo lascia spazio a una grande rassegnazione. No, la speranza non viene da chi ci governa, anzi, essi sono gli alfieri del beneficio garantito: La politica di potere e di clientelismo, esercitata da Cuffaro e adesso da Lombardo, offendono la dignità umana e opprimono la libertà e la democrazia. Rimane la speranza, del sogno della rivolta di base, animata dalle associazioni e da tutti i cittadini di buona volontà, e da un’ ondata di modernità e moralità.
Giuseppe Di Vincenzo

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Quando ero ragazzino, parlo degli anni sessanta, avevo degli amici nelle vicinanze di via posta vecchia e spesso bazzicavo da quelle parti. In via posta vecchia abitava una famiglia poverissima con una marea di figli. Abitavano tutti, grandi e piccici, in un monolocale non pavimentato. Il concetto di igiene allora era diverso. In un angolo, però, brillava un nuovissimo televisore in un periodo in cui i propetari di televisori si contavano sulle dita di una mano. Ecco quel televisore in quella stanza è il ponte di Messina per la Sicilia. Ha ragione Giuseppe prima bisogna fare il resto. Il resto non è solo viabilità, ferrovie, acquedotti, smaltimento di rifiuti ma è soprattutto sviluppo economico. Dicono che il ponte ci costerà 6 miliardi a noi contribuenti per un'opera che non si farà mai. Allora perchè non impiegare questi soldi per promuovere lo sviluppo delle imprese siciliane nel settore della trasformazione agroalimentare, nel settore conserviero marittimo, nel settore delle infrastrutture turistiche e nel settore del fotovoltaico con la produzione dei pannelli e dell'energia da vendere al resto d'Italia? La vertà è che siamo governati da una classe politica succube di Berlusconi e dei poteri mafiosi, la mafia dei colletti bianchi. Il ponte servirà a riciclare. Una grossa "famiglia" canadese stava investendo ben 4 miliardi nell'affare. Ovviamente denaro sporco. Sono interessati all'affare ponte molti grandi elettori di Lombardo, il padrone del giornale "La Sicilia", imprese legate a Berlusconi, come vedete i conti tornano sempre per loro. Un Sicilia sviluppata e libera dai ricatti non interessa ne a Lombardo ne a Berlusconi perchè la regola e sempre la stessa chi non è libero dai bisogni non è libero di votare chi vuole. V. Di V.

Marcella ha detto...

Ciao Giuseppe, la penso essatamente come te..a mio avviso questo ponte è uno sputo in faccia alla popolazione siciliana più povera.
Il problema è che, da parte del governo, la parola "modernità" viene impropriamente legata alla costruzione del ponte, mentre la parola "moralità" si tira in ballo solo quando il governo vuole sollevare un caso mediatico per nasconde altre magagne. La speranza è un'ottimo bastone per aiutarci a restare inpiedi, ma la moralità deve essere sviluppata e la modernità creata con duro lavoro.
un abbraccio

Anonimo ha detto...

Ma della strada statale 640 Agrigento-Caltanisetta???A nessuno interessa!

Anonimo ha detto...

Sono d’accordo con Totuccio Trapani, dico basta, con le accuse infanganti, da dove provengono?, da anonimi, almeno avessero il coraggio di metterci la faccia, “fifoni”. Il P.D in questa vicenda si è comportato in maniera molto chiara e responsabile, i contenuto dei verbali del con. com., ne sono di testimonianza. Appena sarà possibile averne una copia, la pubblicherò in questo blog. Per far si che tutti, gli anonimi, gli agnostici, gli sciacalli, possano prendere visione dei fatti. Il partito ha il diritto di difendersi, e lo farà per mezzo degli organi competenti.
All’amministratore del blog (che tutti sappiamo chi è) che pubblica questi spot infanganti e offensivi, che provengono da anonimi fifoni dico, come ti permetti di pubblicare un post di questo genere e con questo contenuto? Il P.D e costituito da persone serie, con una onesta intellettuale e morale. Il gruppo consiliare si è sempre distinto in questi anni, per chiarezza, per serietà e senso del dovere, verso i bisogni della collettività.
Mi riservo di pubblicare in questo blog, i verbali delle sedute del con. Com. inerenti all’antenna.
Giuseppe Di Vincenzo

Francesco Treseghè ha detto...

il ponte di Messina si deve fare... nel 2100 però...
quando le infrastrutture in sicilia saranno a passo con quelle internazionali... quando la mafia sarà solo una parola lontana... e quando (si spera) il modo di fare politica in italia sarà finalmente pulito e trasparente...
Il signor demagogo Silvio Berlusconi, non solo con i lavori sul ponte potrà soddisfare la sua cerchia di "amici"... ma ha anche trovato una bella esca per attirare a se più pesci possibili...