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"Il popolo che rinuncia alla libertà per la sicurezza, non merita e non avrà né libertà né sicurezza" (Benjamin Franklin)

martedì 2 giugno 2009

La Voce della Verità

Intervistati ieri mattina da Teleacras Emilio Militello, il nostro candidato a sindaco, ed Emilio Messana, segretario provinciale del Partito Democratico.

Il primo è intervenuto per motivare la scelta della sua candidatura, presentare il programma elettorale e per dare la vera versione dei fatti riguardante lo scontro avvenuto in piazza con Sgarbi sabato scorso.

Il segretario provinciale, Emilio Messana, invece ha voluto rispondere alle false dichiarazioni esposte dal consigliere agrigentino, Giuseppe Arnone, in comizio lo stesso sabato con la lista di Francesco Carrubba, in cui dichiarava che il Pd a Santa Elisabetta si è diviso nell'appoggio dei due candidati.

Ecco le due video interviste:
Emilio Militello


Emilio Messana

4 commenti:

Stefano Di Vincenzo ha detto...

grande emilio militello sindaco..!!!
noi vogliamo persone serie al comune e emilio è un monumento di serietà e competenza...vai emilio siamo tutti con te..!!

Anonimo ha detto...

Finalmente avremo una persona seria, preparata e dai grandi valori. Evviva Emilio Militello Sindaco!

Davide Miccichè ha detto...

Rosario Crocetta,Dopo aver conseguito il diploma di ragioniere ha lavorato con l'ENI a Gela. Ha collaborato dapprima con l'Unità, poi con Il Manifesto ed infine con Liberazione; dopo aver coltivato a lungo il desiderio di vedere riconosciuta la sua opera di poeta, ha pubblicando nel 1987 la raccolta di poesie Diario di una giostra, che però non ha ottenuto molto successo.
Nella ricerca di una sua collocazione politica all'interno della Sinistra italiana, ha aderito prima al Partito Comunista Italiano e poi a Rifondazione Comunista, con cui fu assessore alla cultura del comune di Gela dal 1996 al 1998. In quell'anno fu eletto consigliere comunale con la Federazione dei Verdi, impegnandosi nell'elaborazione di progetti culturali condivisi tra i Paesi del Mediterraneo; nel 2000, terminato tale incarico, si è iscritto al Partito dei Comunisti Italiani.
Assessore alla Pubblica Istruzione dal 2000 al 2001, nel maggio del 2002 si candida a sindaco della sua città per l'alleanza di centrosinistra. In un primo momento risulta eletto il candidato del centrodestra Giovanni Scaglione, con un margine esiguo, 107 voti in più rispetto al candidato dell'Ulivo. In seguito Crocetta farà ricorso e nel 2003 il giudice del Tribunale Amministrativo Regionale della Sicilia (sulla base di una intercettazione telefonica in cui un boss mafioso intimava ad un presidente di seggio di «far il possibile pur di non far vincere il "comunista finocchio"») lo proclamerà primo cittadino, accertando la presenza di irregolarità e illeciti nella tornata elettorale cittadina, garantendo così la volontà dei cittadini gelesi.
In campagna elettorale e durante l'intero mandato si è fatto portavoce della necessità di combattere Cosa Nostra, autodefinendosi "sindaco antimafia". Al termine dei cinque anni di mandato, si ricandida nella carica di primo cittadino e viene riconfermato dal voto popolare al termine delle consultazioni amministrative del 2007, in cui stravince al primo turno con il 64,8% dei consensi.
Rosario Crocetta ha sostenuto la candidatura di Anna Finocchiaro (Partito Democratico) a Presidente della Regione Sicilia, nelle elezioni amministrative del 2008. Se il Partito Democratico avesse vinto, Crocetta probabilmente sarebbe stato nominato assessore regionale.
L'8 febbraio 2008 viene reso pubblico l'esito di una indagine dei magistrati di Caltanissetta e si scopre che Rosario Crocetta è il bersaglio di un progetto di attentato da parte della mafia. Da questo momento, Crocetta avrà raddoppiata la propria scorta (gli agenti che lo proteggono passano da tre a sei, lo stesso numero di coloro che difendono le più alte cariche dello Stato).
Il 1° ottobre 2008 ha aderito al Partito Democratico[1]. Nelle liste di questo stesso partito si candiderà alle elezioni per il Parlamento europeo del giugno 2009.
La sua storia personale e politica viene spesso paragonata a quella di Nichi Vendola, presidente della regione Puglia, a causa di una serie di elementi presenti in entrambe le personalità (l'adesione al comunismo, la vittoria in zone tradizionalmente ostiche per le loro coalizioni, l'omosessualità dichiarata senza remore, come anche l'ispirazione cristiano-cattolica).
Suo è il testo "Io ci credo - Gela, città della legalità" sulla sua esperienza amministrativa.

X le Europee non sprecare il tuo voto, non mandiamo in Europa persone come Sgarbi & Co....
Votiamo Rita Borsellino e Rosario Crocetta.
"La mafia è una montagna di merda..."

Melo Milioto ha detto...

sbaglio ,o emilio alla fine dell'intervista ha premonito ke sarebbe diventato sindaco l'8 giugno??? uahah