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venerdì 29 ottobre 2010
La lettera di Pier Luigi Bersani ai segretari dei circoli
La lettera di Pier Luigi Bersani ai segretari dei circoli
Il segretario nazionale scrive ai circoli in vista dell'assemblea del 6 novembre.
Cara Segretaria, Caro Segretario,
Il 6 novembre è convocata l’Assemblea Nazionale dei Segretari di Circolo del PD che si terrà a Roma presso l’Auditorium della Conciliazione.
Ti scrivo per chiederti di fare di tutto per essere presente a questo importante appuntamento. Come sai abbiamo avviato la discussione sulla proposta politica e programmatica del partito nelle assemblee nazionali di Roma e Busto Arsizio, e proseguirà con quella che si terrà a Napoli nel mese di dicembre.
Nell’Assemblea dei segretari di circolo discuteremo del contenuto di queste proposte, di come diffonderle sul territorio e sarà una occasione importante per un confronto tra di noi sullo stato del partito. Dal 2007 ad oggi tante cose sono cambiate, tranne una: oggi come allora siamo l’unica forza politica attorno alla quale si può costruire una seria e credibile alternativa democratica e riformista al governo Berlusconi e di questo dobbiamo essere responsabilmente consapevoli.
Questa alternativa dobbiamo costruirla giorno per giorno, rimboccandoci le maniche e lavorando con la passione civile e politica che avete ampiamente dimostrato di avere in questi anni difficili.
È questo il motivo che ci ha spinti a promuovere una grande mobilitazione come il porta a porta che si terrà negli ultimi tre fine settimana di novembre. Il 20 novembre sarà l’appuntamento centrale di questa campagna: dobbiamo tornare nei luoghi delle primarie, con migliaia di gazebo e coinvolgere i nostri iscritti e i tanti elettori chiedendogli, non solo di scegliere il futuro del PD con un voto, ma di essere gli attori principali per costruire giorni migliori per l’Italia.
Mi rivolgo personalmente a tutto il gruppo dirigente, agli eletti nelle istituzioni, agli iscritti, agli elettori delle primarie, ma soprattutto a voi che quotidianamente lavorate sul territorio e che rendete concreta l’idea di un grande partito popolare.
Dobbiamo fare un lavoro straordinario per raggiungere il maggior numero di Italiane e italiani, informarli della nostra proposta di governo e dei danni che la destra ha prodotto al nostro Paese.
Siamo il partito della riscossa civica dell’Italia: legalità, onestà, fedeltà ai principi costituzionali.
Tutti assieme con intelligenza, con orgoglio, con convinzione e passione prepariamo un futuro migliore per il nostro Paese.
Vi aspetto a Roma
Pier Luigi Bersani
giovedì 28 ottobre 2010
Ma non avevamo detto che il Pd era unito?!
da CanicattìWeb
martedì 26 ottobre 2010
Prossima Fermata ITALIA
sabato 23 ottobre 2010
congresso di circolo
SEZIONE SANTA ELISABETTA
CARO ISCRITTO,
E’ CONVOCATO PER SABATO 30-OTTOBRE-2010 PRESSO I LOCALI DELLA SEZIONE DI VIA MUNICIPIO IL
2° CONGRESSO DI CIRCOLO
SECONDO IL SEGUENTE O.D.G.
- ORE 18 INIZIO DEI LAVORI
- RELAZIONE DEL SEGRETARIO, DIBATTITO
- DALLE ORE 20 ALLE 21,30 VOTAZIONI
Con l’occasione si ricorda che :
- partecipano al congresso con diritto di parola e di voto attivo e passivo, tutti gli iscritti al
21-luglio-2009 che rinnovano l’iscrizione entro la data di svolgimento del congresso stesso.
I nuovi iscritti avranno diritto al solo voto passivo.
- Si voterà per eleggere il direttivo ed il segretario del circolo - i delegati al congresso provinciale.
Il segretario del circolo
Salvatore Trapani
Per richiedere la tessera 2010, la sezione sarà aperta nei giorni :
lunedì-mercoledì-venerdì dalle 20 alle 21
oppure telefonare al segretario ai numeri: 0922 479748 - 368495777
venerdì 22 ottobre 2010
Manca poco, affrettati!!
Tecnicamente ci sarebbe il tempo di iscriverti fino alla data di celebrazione del congresso, che si svolgerà nell'ottobre di quest'anno, ma perchè aspettare!!
Vuoi davvero rimanere per tutto il 2010, con la tessera scaduta del 2009?
Fidati, a me è capitato e va a finire pure che la perdi... ti aspettiamo!!
Del resto, se il circolo del tuo territorio non va da Maometto, è Maometto che va dal circolo... noo?!?!
giovedì 21 ottobre 2010
Gallina vecchia... gallina vecchia.
mercoledì 20 ottobre 2010
Due facce di una stessa moneta
martedì 19 ottobre 2010
Pd, Lupo “tradisce” Arnone e benedice la riconferma di Messana
Giuseppe Lupo
Gli appelli del consigliere comunale di Agrigento, Giuseppe Arnone contro la riconferma di Emilio Messana alla guida della segreteria provinciale del Partito democratico sembrano essere caduti tutti nel vuoto. Una battaglia politica – giudiziaria quella intrapresa dall’avvocato agrigentino alla vigilia del congresso provinciale, che verrà celebrato a fine ottobre, destinata ad arenarsi. A nulla sono valse le lettere, (l’ultima risale a ieri), indirizzate al segretario regionale Giuseppe Lupo nelle quali veniva invitato a prendere posizione per scongiurare la riconferma del segretario uscente colpevole, secondo Arnone, di aver posto in essere gravi irregolarità nella fase del tesseramento dello scorso anno e di aver avallato presunti brogli elettorali a danno di alcuni esponenti del partito per favorirne altri. La mazzata per certi versi inaspettata è arrivata proprio da Lupo, il quale, nel corso della riunione che si è svolta oggi a Palermo con la delegazione agrigentina, ha benedetto la ricandidatura dell’avvocato Emilio Messana. Lupo in particolare ha espresso “apprezzamento per la sintesi unitaria raggiunta dal partito democratico agrigentino in vista del prossimo congresso provinciale”. E pensare che proprio Arnone è stato tra i più battaglieri sostenitori di Lupo alle primarie dello scorso anno sfidando a muso duro l’area politica che fa riferimento all’ex vice ministro Angelo Capodicasa, la stessa che adesso si appresta a tenere in mano le redini del partito in provincia con la benedizione di Lupo.
tratto da http://www.sicilia24h.it
lunedì 18 ottobre 2010
Giornata dell’incontro a Santa Elisabetta
Sabato scorso, nel comune di Santa Elisabetta sono proseguite le celebrazioni di commemorazione del IV centenario della “licentia populandi”, ovvero l’atto ufficiale con cui nel 1610 è stata concessa l’autorizzazione a popolare il fondo Cometa, sul quale oggi sorge il centro abitato sabettese. Nel pomeriggio, il programma dei festeggiamenti è iniziato alle ore 17 con l’inaugurazione della mostra artistica dedicata alle opere di Raimondo Rizzo, artista sabettese poliedrico che in vita si è dedicato con notevoli risultati alla pittura ed alla scultura e che ha inoltre lasciato un nutrito numero di interessanti disegni e studi preparatori.
La mostra, visitabile tutti i pomeriggi (dalle 16 alle 20) fino a domenica 24, è la prima retrospettiva dedicata ad uno dei maggiori artisti che probabilmente il paese di Santa Elisabetta abbia avuto. L’attenzione successivamente si è spostata al Centro diurno del Comune, presso il quale si è svolta la Giornata dell’incontro, voluta dal Comitato organizzatore dei festeggiamenti del IV centenario al fine di “riavvicinare alla propria terra di origine i sabettesi sparsi in Italia e nel mondo, rappresentando un’occasione di riscoperta delle comuni radici territoriali”.
L’evento, presentato dal conduttore televisivo Mario Gaziano, è stato caratterizzato dalla presenza sul palco di persone originarie di S. Elisabetta che vivono fuori dal piccolo paese (alcuni provenienti anche da paesi esteri), i quali per l’occasione sono ritornati nel paese delle loro origini ed hanno raccontato aneddoti e ricordi personali relativi alla loro “sabittisità”, il tutto intervallato da brevi stacchi musicali e dalla lettura di numerosi messaggi inviati dai sabettesi emigrati, che hanno approfittato della serata per far sentire la loro vicinanza e la loro partecipazione emotiva all’evento.
A conclusione dell’evento, è stato proiettato un toccante video (consultabile su youtube) realizzato da un sabettese emigrato in Australia ed ottenuto mediante l’utilizzazione delle centinaia di foto che da mesi vengono caricate sul gruppo facebook “Santa Elisabetta nel mondo”: un vero e proprio amarcord fotografico tra passato e presente molto apprezzato ed applaudito.
Antonio Fragapane
domenica 17 ottobre 2010
sabato 16 ottobre 2010
La POLITICA secondo D'Alema...
(Fonte: http://candidonews.wordpress.com/2010/07/23/dalema-critica-vendola-la-politica-si-fa-con-i-contenuti-non-con-la-poesia-senti-chi-parla/)“Vendola? È figlio di Berlusconi. D’altra parte l’ha detto anche lui. Io invece faccio dei ragionamenti politici per i quali si richiede… una certa applicazione. Ho un target un po’ alto”….
Perché “la politica non si fa col racconto, con il linguaggio, con la letteratura, con la poesia. Ma con i contenuti. Anche perché peraltro abbiamo poeti migliori che battono le piazze”.
Poi, peccato che succeda che:
2005: nella sfida delle primarie pugliesi appoggia Boccia, vince Vendola
2009-2010: è uno dei massimi fautori di un accordo organico con l’Udc, a partire della regionali. Risultato: dove l’udc si presenta con il centrosinistra non è determinante. In Piemonte Bresso viene sconfitta. Nel Lazio, due dei suoi fidati, Sposetti ed il coordinatore laziale Mazzoli, non riescono a candidare un esponente Pd alla Regione. Il partito è costretto a rincorrere Emma Bonino, poi sconfitta dalla Polverini.
2010: nella sfida delle primarie per le regionali pugliesi, cerca di candidare il sindaco di Bari Emiliano, non riuscendoci appoggia la candidatura di Boccia. Vince ancora una volta Vendola.
E inoltre, guardate come il leader maximo cerca di valorizzare uno che piglia il 70% alle primarie:
Nel gennaio 2010: Regionali, il Pd candida Boccia alle primarie.D'Alema striglia Vendola: "Ha complicato tutto"
...e ancora: Bersani e D'Alema temono la resa dei conti:"Serata amara, ma la linea non cambia" ( commenti a caldo sulla vittoria di Vendola nelle primarie con 200.000 persone al voto. Fonte :http://www.repubblica.it/politica/2010/01/25/news/d_alema_fa_buon_viso_a_cattivo_gioco_ora_pensiamo_a_battere_il_centrodestra-2065456/ )
...e ancora, in piena campagna elettorale pro Boccia, l'ormai PLURIBOCCIATO da tutti i Pugliesi che D'Alema appoggia per ben due volte, contro Vendola, invano:
D'Alema: "Nichi ha fallito come leader"- «Da soli le elezioni si perdono. E io non ne ho persa nemmeno una. Ma questo, a Nichi, pare non importare più nulla: noi siamo nelle primarie per battere la destra, lui è nelle primarie per battere noi del Pd»
Infatti Vendola non solo per ben due volte vincerà le primarie contro il candidato di D'Alema, ma poi vincerà anche le elezioni per la presidenza della Puglia contro il centrodestra, una delle poche regioni in italia e l'unica al Sud, rimasta al centro-sinistra.
Perchè la dirigenza PD NON HA MAI APPOGGIATO LA CANDIDATURA DI UNA PERSONA CHE CHIARAMENTE GODE DEL CONSENSO DEI SUOI CONTERRANEI?!? E SOLO DOPO LE PRIMARIE HA DOVUTO INGOIARE IL ROSPO E METTERSI DALLA PARTE GIUSTA?
Ma un buon politico, non deve avere tra le sue tante qualità, quella di essere bravo a capire cosa preferisce e soprattutto chi voterebbe la gente comune? Tutta la Puglia sapeva cosa e chi voleva, tutti i Pugliesi tranne D'Alema che evidentemente in puglia ormai ci va solo per FARE eleggere qualcuno, e ultimamente manco questo gli riesce... Salvo poi salire sul carro del vincitore addirittura attribuendosi grandi strategie volte ad ingannare UDC e PDL, che altrimenti avrebbero distrutto Vendola...
Resta pur sempre il fatto che se fosse dipeso dal Baffetto più intelligente d'Italia, Vendola neanche per le primarie avrebbe avuto la possibilità di concorrere, già a partire dal 2005, e su stessa ammissione del Baffetto, Vendola ha avuto la meglio su Boccia perchè più popolare, quindi si ammette che nella vittoria di Vendola c'è molto della personalità e del carisma di Nichi!!
Del resto,il buon Max, non è nuovo nel mettere i bastoni tra le ruote a personaggi vincenti. La sua storia tormentata con Romano Prodi è ormai risaputa!!
Resta però il fatto, che un politico, che non voleva far candidare Prodi in momenti in cui avrebbe stravinto e che non avrebbe mai fatto partire il fenomeno Vendola in Puglia, è tutt'oggi considerato uno dei migliori politici e leader che il nostro partito abbia mai avuto.
Il perchè, proprio NON RIESCO A SPIEGARMELO!! Ma mi sarò mica perso qualcosa?
La Sinistra che Non Muore: Nichi Vendola
giovedì 14 ottobre 2010
Proposta del pd per l'università.
Bersani scrive al Corriere: il PD per il diritto allo studio
Spesso tra le parole e i fatti c'è un abisso. Il governo ne ha dato tante prove ma si è proprio superato con il disegno di legge sull'università. E' stato presentato come il trionfo della meritocrazia. Avrebbe il nostro plauso se davvero fosse così. Noi stessi siamo interessati ad introdurre innovazioni anche dopo la nostra stessa esperienza di governo. La realtà è purtroppo ben diversa.
Il testo introduce circa cinquecento nuove norme che dovranno essere attuate mediante circa mille regolamenti negli atenei. E' un monumento alla burocrazia. I professori passeranno le loro giornate a districarsi nel pantano normativo già oggi molto appesantito. Ciò spingerà gli atenei a diventare uguali tra loro, secondo lo standard imposto per legge. Mentre la politica del merito dovrebbe fare esattamente il contrario, cioè promuovere le differenze, incoraggiare gli innovatori e penalizzare chi non merita. A tale scopo bisognerebbe eliminare burocrazie inutili e affidare la regolazione del sistema alla valutazione dei risultati. Ma proprio questa è mancata finora. A metà del suo mandato il Ministro Gelmini non è ancora riuscito a far funzionare la nuova agenzia di valutazione degli atenei – l’Anvur, già approvata a suo tempo dal governo di centro sinistra - e ci vorrà ancora qualche anno prima che essa fornisca risultati utili. Non si è nemmeno accelerato nel frattempo, il lavoro della struttura ministeriale esistente, il CIVR. La valutazione è bloccata e per misurare la produzione scientifica degli atenei si usano dati vecchi di quasi dieci anni. Sono ritardi inaccettabili in ambiti così legati alla velocità del mondo globalizzato. Questa si chiama meritocrazia delle chiacchiere. E infatti non scontenta nessuno. Alla fine il Ministro ha promesso sottobanco che gli atenei con i risultati più negativi perderanno pochi soldi. Tutto cambia perché nulla cambi.
Secondo il governo questo paracadute è necessario a fronte della caduta dei finanziamenti. E’ vero. Una politica del merito la si può fare solo con risorse crescenti, almeno per un primo periodo.
Si dice che il deficit non lo consente. Devo qui rifare l’elenco dei soldi buttati via in questi due anni mentre si tagliavano scuola e università? Comunque, per il 2011 il Pd propone un forte aumento delle risorse per la scuola e l’università mettendo in vendita le frequenze liberate dalla transizione al digitale, come fece già il governo dell’Ulivo nel 2001 con le licenze UMTS. I paesi che hanno messo a gara le frequenze hanno incassato un bel po’ di miliardi. Potremmo spenderli a favore dei migliori atenei, per piani di ricerca ben selezionati,per investimenti nel diritto allo studio e per la realizzazione di infrastrutture scientifiche nel Mezzogiorno, che solo con la politica della conoscenza può rimettersi in cammino. Un fatto simile potrebbe modificare la prospettiva dell'università italiana.
Pochi giorni fa è stato assegnato il Nobel per la fisica a Kostantin Novoselov, uno scienziato anglo-russo di 36 anni. Da noi con la legge Gelmini a quell'età faticherebbe perfino a diventare professore e non saprebbe dove trovare i soldi per realizzare le sue ricerche. Del resto la ricerca universitaria è infatti ormai quasi scomparsa dai compiti dello Stato e non se ne trova traccia neppure nel testo all'esame del Parlamento. Intanto, circa cinquecento veri innovatori, già selezionati tra i migliori dipartimenti universitari e le aziende hi-tech, attendono da anni di ottenere i finanziamenti già stanziati dal progetto Industria 2015.
Si può chiamare riforma solo una politica della ricerca che convinca e appassioni tutti i ricercatori italiani. La sfida riguarda tutti, anche noi di centrosinistra e ci prendiamo la nostra parte di responsabilità. Chiediamo però un ripensamento alla maggioranza che ha governato l'università quasi l'intero decennio passato con risultati negativi. E' dovere di tutti cercare soluzioni diverse dal passato. E’ urgente una svolta. La crisi picchia anche qui. L'occupazione dei laureati è in costante diminuzione negli ultimi tempi. Gli studenti e le famiglie sembrano averne già preso consapevolezza facendo diminuire il numero di immatricolazioni. I primi a rinunciare agli studi sono i figli dei ceti sociali più deboli. Nel disegno di legge il potenziamento del diritto allo studio è affidato al buon cuore di improbabili benefattori, mentre c'è bisogno di un welfare studentesco di tipo europeo, in particolare per le residenze che consentono di spostarsi in città diverse. Perciò non saremo disponibili a discutere di norme senza un quadro certo dei finanziamenti, che non possono dipendere da quel che decide inappellabilmente il ministro del Tesoro, ma solo da una decisione del Parlamento. Stiamo infatti parlando dell’Università cioè del pilastro su cui costruire il progresso civile, culturale ed economico dell'Italia.
tratto da
http://www.partitodemocratico.it/dettaglio/109572/salviamo_luniversita_tutti_insieme_vendendo_le_frequenze_tv
martedì 12 ottobre 2010
Armanuni e partiti!
lunedì 11 ottobre 2010
giovedì 7 ottobre 2010
Giornata dell'incontro 16 ottobre. Invito alla cittadinanza
lunedì 4 ottobre 2010
La Nuova Resistenza
"Oggi la nuova resistenza in cosa consiste?
Ecco l'appello ai giovani: di difendere queste posizioni che noi abbiamo conquistato... di difendere la Repubblica e la democrazia.
Oggi ci vogliono due qualità: l'onestà e il coraggio.
L'Appello che io faccio ai giovani è dunque questo: di cercare di essere onesti perché prima di tutto la politica deve essere fatta con le mani pulite.
Se c'è qualcuno che da scandalo... se c'è qualche uomo politico che approfitta della politica per fare i suoi sporchi interessi DEVE ESSERE DENUNCIATO!"
Sandro Pertini
Firmata la convenzione tra il G.S.S.E. ed il Comune di S. Elisabetta
di Antonio Fragapane
Sabato scorso presso l’aula consiliare del Comune di Santa Elisabetta, è stata posta la firma sulla convenzione che regolerà i rapporti tra l’Ente comunale sabettese ed il Gruppo Speleologico di Santa Elisabetta (G.S.S.E.).
Con tale documento, sottoscritto dal sindaco Emilio Militello e dal presidente del G.S.S.E., Salvatore Capraro, è stata affidata la gestione ai fini di salvaguardia e valorizzazione dell’importante sito archeologico del Monte Guastanella.
Gli speleologi sabettesi, volontari attivi da anni sul territorio, per un anno (possibile di ulteriori proroghe) saranno incaricati dell’attività di promozione di una delle rocche sicane più importanti dell’intera area, dovendo, infatti, provvedere al decespugliamento ed alla cura dei quattrocento gradini, realizzati per accedere più facilmente al sito, oltre alla eventuale realizzazione “in loco” di attività progettuali che, se approvate, potranno essere certamente migliorative di un sito di rilevanza storica tanto suggestivo quanto ancora poco conosciuto.
Grande soddisfazione è stata manifestata dal sindaco Militello per la stipula di un atto ufficiale che, per la prima volta, mira a garantire la migliore fruizione possibile del sito di Guastanella, d’ora in poi affidato alle sapienti cure dei volontari speleologi sabettesi, i quali, tramite il presidente Capraro, hanno espresso i loro ringraziamenti all’amministrazione comunale.
domenica 3 ottobre 2010
Mandiamoli tutti a casa questi leader tristi del Pd
L’intervista su Repubblica
Matteo Renzi: per sconfiggere Berlusconi dobbiamo liberarci di D’Alema, Veltroni, Bersani, senza distinzioni. La questione della leadership non riguarda me, ma Zingaretti, Chiamparino, Vendola
ROMA – “Nuovo Ulivo? Uno sbadiglio ci seppellirà. Mandiamoli tutti a casa questi leader tristi del Pd”.
Ambizioso programma, sindaco Matteo Renzi.
“Non è mica solo una questione di ricambio generazionale. Se vogliamo sbarazzarci di nonno Silvio, io così lo chiamo e non caimano, dobbiamo liberarci di un’intera generazione di dirigenti del mio partito. Non faccio distinzioni tra D’Alema, Veltroni, Bersani… Basta. E’ il momento della rottamazione. Senza incentivi”.
Rottamare i “vecchi” del Pd vuol dire automaticamente sbarazzarsi di Berlusconi?
“E’ la precondizione, il punto di partenza. Ma li vedete? Berlusconi ha fallito e noi stiamo a giocare ancora con le formule, le alchimie delle alleanze: un cerchio, due cerchi, nuovo Ulivo, vecchio Ulivo… I nostri iscritti, i simpatizzanti, i tanti delusi che aspetterebbero solo una parola chiara per tornare a impegnarsi, assistono sgomenti ad un imbarazzante Truman show. Pensando: ma quando si sveglieranno dall’anestesia? Ma si rendono conto di aver perso contatto con la realtà?”.
Che cosa propone di fare?
“Lo statuto del Pd parla chiaro, anche se ovviamente è rimasto inapplicato: dopo tre mandati parlamentari, giù dalla giostra. Se davvero si va alle elezioni anticipate, anche se personalmente ci credo poco, alla prima assemblea nazionale per le candidature vado alla tribuna e lancio il seguente ordine del giorno: facciamo riscoprire il piacere della semplice militanza ai nostri parlamentari che hanno varcato la soglia delle tre legislature. E, potendo, anche a Di Pietro, un altro che da 20 anni pontifica su tutto, e abbiamo visto i risultati”.
Resta però aperto il problema: che rapporti con Fini, con Casini, con la sinistra?
“Fini? Uno che passa da Almirante e Le Pen alla Tulliani e Barbareschi, di certo non fa per me. Però, non voglio nemmeno entrarci nel gioco del piccolo chimico. Piuttosto mi fate capire, per favore, che dice il Pd sul lavoro che cambia? Sull’innovazione? Sull’ambiente? E sulle tasse? Facevo ancora la maturità e già Berlusconi e Tremonti promettevano la riduzione a due sole aliquote. Quando siamo andati al governo noi, l’unico slogan era l’agghiacciante pagare le tasse è bellissimo. Ci sarà pure una via di mezzo…”.
Cos’è, un’autocandidatura alla leadership del Pd?
“Il mestiere di sindaco di Firenze mi diverte moltissimo, e qui voglio stare. Fossi stato a sentire D’Alema, Veltroni e Bersani mai sarei entrato a Palazzo Vecchio, macinato dalle primarie. Certo, appena apro bocca è sempre la stessa musica: il solito Renzi, l’ambizioso. E che ci vuoi fare, unifico il partito, c’ho tutti contro. Ma sai che c’è? Meglio un’accusa di arroganza che un processo per diserzione. La questione della leadership non riguarda me ma il tema esiste. Eccome”.
Chi riguarda allora?
“Di nomi ne vedo parecchi. Fra la gente che viene dal territorio. Da scegliere con le primarie, ovunque”.
Chiamparino, Zingaretti, Vendola?
“Sicuramente sì. Tre nomi che, con caratteristiche diverse, sono in grado di dire e dare qualcosa di nuovo al Pd. Lontani dal balletto di agosto al quale stiamo assistendo con scambio di lettere o cartoline fra i nostri dirigenti da un quotidiano all’altro. Litigando”.
Anche lei però aveva litigato con Zingaretti, accusandolo per la mancata candidatura alle regionali nel Lazio.
“Abbiamo litigato, ci siamo chiariti davanti ad una bistecca alla fiorentina. Ma poi, chissenefrega della polemica, di qualche parola di troppo se poi in realtà sei sulla stessa lunghezza d’onda. Io penso che oggi Nicola sia fra quelli che nel Pd rappresentano le novità”.
Quarantenni e territorio: è la formula per cambiare il Pd?
“Penso sia la combinazione giusta per ascoltare e raccogliere le indicazioni del nostro popolo. Più che cambiare però io direi proprio: azzerare”.
Sembra di sentire Nanni Moretti.
“Io però faccio politica col Pd e sono impegnato nel mio ruolo di amministratore. E soprattutto quel grido di piazza Navona, “andate a casa”, allora era di un solo intellettuale. Oggi temo sia condiviso della stragrande maggioranza del popolo democratico”.
Dichiarazione di voto del segretario Bersani sulla fiducia.
Finalmente, dopo quasi un anno di guida da parte sua del partito posso dirlo: un intervento STRAORDINARIO. Questi sono i temi da affrontare e da far capire agli italiani, Questi sono i TONI da utilizzare verso questa destra. Bisogna saper parlare con tanta verve e tanto carisma per conquistare gli italiani, ora bisogna però continuare così e non abbassare la pressione sul governo e la "grinta" negli interventi.
E mettiamo un po di classe dirigente giovane e pulita. La gente vuole questo e se lei ascolterà la gente non sarà tanto difficile vincere.
sabato 2 ottobre 2010
Non ci fu mobbing: scagionato il Comune di Santa Elisabetta
Il Comune di Santa Elisabetta, difeso dall’avvocato Elisabetta Fragapane, ha vinto presso il Tribunale del lavoro di Agrigento la causa instaurata nel 2007 da un proprio dipendente, Calogero Miccichè. Quest’ultimo lamentava un presunto mobbing, un demansionamento subìto nel 2006, quando gli veniva revocato, dall’allora sindaco Gigi Milioto, l’incarico di responsabile area tecnica, precedentemente conferitogli dal sindaco fiduciariamente. Chiedeva, pertanto, l’annullamento della delibera di revoca e la condanna del Comune al pagamento delle indennità dovute ed al risarcimento dei danni lamentati, oltre alla reintegra nell’ incarico. Il giudice ha rigettato in toto il ricorso, condannando anche il ricorrente al pagamento delle spese legali in favore del Comune, che ne è uscito vincitore su tutti i fronti. Non è stata, difatti, accolta la domanda di reintegra poiché, secondo le norme che riguardano i dirigenti di Province e Comuni, non è configurabile un diritto alla stabilizzazione nella qualifica superiore, specie se assegnata fiduciariamente, quindi di natura provvisoria. Né il giudice ha accolto la domanda di risarcimento dei danni perché, dopo la revoca dell’incarico, il dipendente tornava a ricoprire le funzioni per lui normalmente previste in pianta organica, senza nessuna perdita delle sue normali mansioni, ma anche perché ogni danno lamentato è stato solo genericamente indicato, senza le opportune prove, che la difesa di Miccichè avrebbe dovuto allegare. Peraltro, ha evidenziato il giudice in sentenza, che non si può assolutamente parlare di “trasferimento ritorsivo”, perché l’incarico veniva revocato dopo che il sindaco, con diverse determine, delibere e ordini di servizio, aveva contestato per iscritto ritardi ed inadempimenti nell’espletamento dell’incarico, che mettevano in crisi il rapporto fiduciario instaurato tra il sindaco ed il dirigente incaricato. L’avvocato Gigi Milioto, attuale presidente del Consiglio comunale di Santa Elisabetta, dopo aver atteso la sentenza, nell’esprimere soddisfazione per l’esito della stessa, che conferma le giuste motivazioni che lo portarono ad adottare quei provvedimenti, si è congratulato con l’avvocoa Fragapane per l’ottimo lavoro svolto. [...]