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"Il popolo che rinuncia alla libertà per la sicurezza, non merita e non avrà né libertà né sicurezza" (Benjamin Franklin)

venerdì 16 aprile 2010

fatti a nomina... e va curcati!

da Informare per Resistere

Totò, come è affettuosamente chiamato da tutti, candidato della Casa delle Libertà alla Presidenza della Regione nelle consultazioni regionali del 24 giugno 2001, il sessanta per cento degli elettori siciliani ha votato per lui, divenendo così il più giovane Presidente che la Regione Sicilia abbia mai avuto.

Si chiude così, senza curriculum giudiziario, la presentazione di Totò Cuffaro pubblicata nella pagina dei “cittadini illustri sul sito del comune di Raffadali dove vasa-vasa è nato. Probabilmente un’affettuosa dimenticanza voluta dal sindaco della cittadina siciliana, Silvio Cuffaro, guarda caso fratello del mangiatore di cannoli post condanna.

E pensare che la sentenza d’appello dello scorso 22 gennaio fu peggiore rispetto a quella inflitta in primo grado dal tribunale di Palermo per il senatore dell’Udc, che risulta dimesso dal partito ma non dalla lauta carica in palazzo Madama. Nonostante la condanna a 7 anni per favoreggiamento aggravato di mafiosi abbia interdetto Totò Cuffaro dai pubblici uffici, l’ex governatore siciliano continua ad avere potere di firma su leggi ed emendamenti. Lusso da “cittadino illustre” che la pagina comunale di Raffadali del fratello sindaco gli omaggia dimenticandosi di due cittadini senza condanne: il deputato antifascista Salvatore Di Benedetto e Nino Cuffaro, solo omonimo di Totò, vicesindaco e assessore di Raffadali per 25 anni al quale è stato intestato il teatro comunale oggi del tutto abbandonato.

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