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"Il popolo che rinuncia alla libertà per la sicurezza, non merita e non avrà né libertà né sicurezza" (Benjamin Franklin)

lunedì 9 novembre 2009

Chi non muore si rivede

Angelo Nazareno Parello (non mi ricordo se era con una Z o due... va bè... mi perdoni il dottor Parello in caso di errore) ci segnala un articolo uscito con l'espresso il 29 ottobre, molto interessante.
Ve lo riporto sotto:

“Rinnovamento, ricambio generazionale, nuova classe dirigente.”
Da tempo non si parla d’altro nel PD: ma, spulciando tra le liste dei candidati all’assemblea nazionale che saranno eletti il 25/10/09 insieme al segretario, saltano fuori parecchi nomi noti.
Sulla scena da anni, qualcuno da decenni. Dinosauri della politica, come il presidente della Campania Antonio Bassolino, primo in una lista per Bersani al collegio 5 di Napoli. Già ministro, deputato, due volte sindaco, due a capo della regione, è stato travolto dallo scandalo dei rifiuti eppure è sempre li. Inamovibile da 16 anni: ma Bersani garantisce “con lui ho parlato di rinnovamento”. Ah beh, allora.

In lista a Pozzuoli anche la moglie del governatore, la senatrice Annamaria Carloni, che già nel 1980 era consigliere comunale a Bologna.

Sempre a Napoli è lanciata "con Bersani verso il futuro" il sindaco Rosa Russo Iervolino. Un’altra neofita: la prima volta in parlamento è stata poco dopo il rapimento Moro, nel 1979.

Era contrario al PD, poi dopo ci ha ripensato ed eccolo in lista Gavino Angius: sei legislature in tutto, equamente divise tra camera e senato.

E se in qualche collegio i dinosauri si sono ritirati, non si sono certo estinti: voilà al loro posto ecco i figlioli, vedi Piero De Luca, capolista a Salerno dove papà Vincenzo è sindaco, o il consigliere comunale a Napoli Emilio Montemarano, rampollo di Angelo, noto ex assessore alla sanità della Campania.

In Calabria è capolista al collegio 1 il governatore della regione Agazio Loiero: il sostegno a Bersani è l’ultima di una lunga serie di scelte: ex Dc,ex Ppi, ex Cdu, ex Udeur, ex Margherita.

L’altro capolista per Bersani è il determinato di ferro Nicola Latorre, il senatore già sottosegretario ne primo governo Prodi, di recente balzato agli onori delle cronache per il pizzino allungato al Pdl Italo Bocchino, di fronte alle telecamere de La7, perché potesse replicare a IDV, che però sarebbe un alleato del PD.

A Bari sta con l’ex ministro il grande vecchio del partito, l’84enne Alfredo Reichlin; a Latina l’ex presidente della camera Luciano Violante,deputato già 30 anni fa e ancora fino al 2008.

In Sardegna spuntano i nomi di alcuni “castosauri” dinosauri della casta, come da velenosa definizione giornalistica: sono con Bersani il senatore Antonello Cabras, già presidente della regione, e l’ex assessore alla sanità oggi deputato; Paolo Fadda, tra i nemici di Soru nell’isola.

Ma anche Dario Franceschini, a fronte dell’icona giovanilista Debora Serracchiani, schiera parecchi nomi che evocano il ‘900. Per esempio a Palermo, dove capolista e l’ex sindacalista Sergio D’Antoni, già creatore di Democrazia Europea e poi vice segretario dell’UDC. O il capolista in provincia di Catania:Enzo Bianco, sindaco della città alla fine degli anni 80 e ministro nel 99.

A Cosenza a capitanare i Democratici con Franceschini è Mario Pirillo: assessore la prima volta nel 1972, eletto consigliere regionale la bellezza di 4 volte, ora Europarlamentare.

A Pescara è capolista l’ex presidente del senato Franco Marini: in 76 anni è stato sindacalista, segretario del Ppi,parlamentare in Italia e in Europa.

A Roma centro, capolista il deputato quasi 80enne Furio Colombo: numerose le cariche in 50anni di onorata carriera, dalla direzione dell’unità al parlamento.

Un altro testimone della prima repubblica, l’ex portavoce di Forlani ed ex capo ufficio stampa della Dc, Enzo Carra, guida i democratici con Franceschini, mentre nel viterbese è capolista l’ex ministro Giuseppe Fioroni, democristiano di lungo corso, stabilmente alla camera dei deputati dal 1996.

Chi è senza peccato scagli la prima pietra: in fondo, anche la mozione del rinnovamento, quella di Ignazio Marino, ha il suo “dinosauro” in provincia di Firenze è capolista Goffredo Bettini, deputato per la prima volta nel 1992, figura potente e riconosciuta della politica romana: fin dagli anni ‘70 era nella direzione nazionale della Fgci. Segretario era Massimo D’Alema .......! sbommmmmmmmmmmmmm

È bello vedere come la vecchia classe politica da finalmente spazio alle “giovani leve”

Il futuro siamo noi,anzi voi, anzi loro …… bò! forse son confuso.

“Il futuro è il passato”

8 commenti:

Francesco Treseghè ha detto...

ho voluto pubblicare l'articolo che ci ha segnalato il dottor Parello, anche se secondo me una segnalazione del genere doveva essere fatta prima e non dopo le primarie... così in maniera tale che chi andava a votare per Bersani o Franceschini sapesse a cosa e chi andava incontro...

spero ovviamente che le galline vecchie facciano buon brodo...
maresto fiero di aver votato Marino.

Stefano Di Vincenzo ha detto...

ognuno è fiero di avere votato chi ha votato....io so solo che prodi e d'alema a livello europeo sono ammirati e hanno una grande reputazione cosa che noto alcuni di voi non condividono...allora mi chiedo sarà vecchia tutta l'europa? saranno vecchi gli statunitensi che ammirano prodi? ...bu io non so e prima di sparare a vanvera rifletto un poco e per ora sto riflettendo e tanto...cmq io mi rivolgo solo alla figura di d'alema e di prodi gli altri esulano dal mio discorso...ciao!!!

Anonimo ha detto...

La campagna per le primarie è finita. Vorrei vedere la vostra faccia quando avrete 50 o 60 anni pensate di essere nel pieno della maturità intellettuale e qualche pivello vi dice "spostati sei troppo vecchio e decrepito". Il mondo ha bisogno di tutti: dell'entusiasmo e dell'innovazione giovanile ed anche della sapienza e saggezza dell'età veneranda. VDV

Agostino Micciche' from Rome ha detto...

From Calabria: Agazio Loiero, classe 1940, ancora nel pieno della maturità intellettuale, sapienza e saggezza in un concentrato di fermezza e fedeltà al partito.
Cita Wikipedia:"Esponente del Partito Democratico, ha iniziato la sua attività politica nella Democrazia Cristiana. Successivamente ha militato nel PPI, nel CCD, nel CDU, nell'UDR, nell'UDEUR, nella Margherita e ha fondato, nel 2006, il Partito Democratico Meridionale poi confluito nel PD."
Segi particolari: ha avuto la sfortuna di entrare da indagato nell'inchiesta Why Not. Infatti Wikipedia ci dice che "...novembre 2006 gli viene notificato un avviso di garanzia per un suo coinvolgimento in un'indagine sulla sanità in Calabria, condotta dal pubblico ministero Luigi de Magistris; nel novembre 2007 viene chiesto il rinvio a giudizio per Loiero ed altri. Nel corso l'udienza preliminare davanti al giudice del tribunale di Catanzaro il pubblico ministero d'udienza chiede la sua assoluzione. Loiero è assolto." Nel frattempo era cambiato però il pubblico ministero, anzi due pubblici ministeri, anzi tre!! E successe tutto quel casino tra le procure di Salerno e Catanzaro, Genchi... Sarà stato un caso per il povero Loiero, colpa di qualche inquinamento qua e là del suo partito? Purtroppo a farci pensar male ci ripensa Wikipedia:"...Nel 1994 viene imputato per peculato e abuso d'ufficio in uno dei tanti filoni dello scandalo dei fondi neri SISDE: l'accusa è di aver usato segretarie assunte e stipendiate dal servizio segreto civile per mettere in piedi un ufficio raccomandazioni personali. Tali capi d'accusa decadono nel 2000 per prescrizione." Attenzione, per prescrizione. Ahi ahi ahi, mi ci sei ricascato Agazietto!! Cattivone!
Come vedete non è solo una questione di età! Anche se per qualcuno, Agazio Loiero sarà sempre una persona onesta, perchè è stato assolto una volta per prescrizzione e una volta, perchè hanno impedito a pubblici ministeri e funzionari della polizia di svolgere il loro lavoro! Uno il deus ex machina della Campania, Bassolino, l'altro il barone Calabrese, tutti e due fermi sostenitori di Bersani. Forse i Calabresi e i Campani credono nell'onestà dei due? Ma quante inchieste e procedimenti giudiziari deve avere uno in Italia, per perdere un pò di fiducia? Ah... mi associo al governo e a Berlusconi nell'appoggio a D'Alema all'UE. Sti polacchi!! Vogliono rovinare il nuovo clima di idillio che si instaurerà tra PD e PDL!

Stefano Di Vincenzo ha detto...

agostì clima tra pd e pdl idilliaco sulla candidatura di d'alema?
ma è stranormale che deve essere così...ora ok puoi avere ragione......ma la candidatura di d'alema è solo un fatto che ci deve onorare a tutta italia e su questo non c'è da fare altre riflessioni che non centrano niente...

Stefano Di Vincenzo ha detto...

ago tu che sei informato sai se abbiamo condannati in via definitiva eletti alle primarie? è interessante saperlo...

Stefano Di Vincenzo ha detto...

il regolamento dice che non sono accettate candidature di persone condannate e non sono ammese neanche condanne in giudicate...

Anonimo ha detto...

Anime perse. Vedo che l'accanimento di Agostino è rivolto solo al PD, anzi esclusivamente al PD. Ma se sei fuori bello mio lo devi dire con chiarezza. Cosi noi sappiamo con chi parliamo, con un avverrsario prevenuto. Pensate voi, grillini, perchè questo sei, di essere migliori degli azzurrini di berlusconi? Siete peggio perchè il danno che fate alla sinistra, danno di immagine, è maggiore. Mi sa che siete sotto sotto foraggiati dal nano. Non è la prima volta che capita che il nemico foraggia le cosidette frangie astreme della sinistra per creare confusione. Su D'Alema sciacquati la bocca prima di parlare e prima di parlare di idillio tra destra e sinistra. Bisogna essere onesti intellettualmente, lo sai benissimo che D'Alema è stato designato, assieme ad una rosa, dai partiti della sinistra europea e che il governo italiano c'entra come il cavolo a merenda. Perchè gli equilibri europei non vengono decisi a Roma. Un popolare alla presidenza, un socialista o riformista, alla vicepresidenza e agli esteri. Se tutti i dirigenti europei socialisti e di sinistra riconoscono le capacità e l'onestà e la competenza di D'Alema dovremmo essere orgogliosi come italiani di questo. Invece i soliti "grillini" foraggiati dal nano lo attaccano. Ma poi ditemi quali solo le colpe di D'Alema? Il conflitto d'interesse? Penso di no, le colpe sono collettive. Ha rubato? che io ne sappia mai. E' andato con monorenni, trans eccc. ? No. Forse la colpa che ha è quella di aver fatto vincere la sinistra due volte: nel 96 e nel 2006, inventando prima l'Ulivo e poi L'Unione. Adesso basta però, caro Agostino, tu ti tieni il tuo grillo- di pietro( alias berlusconi) e io mi tengo D'Alema.VDV