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"Il popolo che rinuncia alla libertà per la sicurezza, non merita e non avrà né libertà né sicurezza" (Benjamin Franklin)

mercoledì 2 settembre 2009

TURISMO RESPONSABILE A MOSCA


In questi giorni una delegazione di Annaviva (associazione nata per tenere vivo il ricordo di Anna Politkovskaja) si e' recata a Mosca per una sorta di viaggio della memoria. L'iniziativa, organizzata in collaborazione con la rivista "Critica sociale", aveva come obiettivo onorare la memoria della grande giornalista uccisa tre anni fa nella capitale russa. Il 30 agosto 2009, infatti, la Politkovskaja avrebbe compiuto 51 anni, se un assassino (rimasto in libertà, come il mandante di questo terribile omicidio) non avesse, con 5 colpi di pistola, interrotto per sempre la sua coraggiosa attività giornalistica.

Annaviva, il 30 agosto, ha partecipato, insieme alla famiglia di Anna e a un gruppo di colleghi della Novaja Gazeta, a una breve commemorazione al cimitero di Troekurovo, dove la donna e' sepolta.La delegazione italiana ha proseguito il suo "turismo responsabile" nella Mosca di Putin, andando a incontrare i responsabili di Memorial, la principale associazione che si occupa dei diritti umani nella Federazione russa. Nella sede dell'ong abbiamo consegnato ai coraggiosi dirigenti di questa associazione finita più volte nel mirino delle autorità a Mosca e degli assassini (in divisa ma senza nome) a Groznij, una lettera di solidarietà a firma Annaviva e Critica sociale.

Il nostro "tour" e' proseguito alla redazione della Novaja Gazeta, giornale moscovita dell'opposizione che negli ultimi anni ha perso in questa guerra (mai dichiarata) per la libertà di stampa, molti valenti giornalisti: Yuri Shchekhovhikhin, Igor Domnikov, Anna Politkovskaja e la giovane Anastasia Baburova. Al direttore e caporedattore degli Esteri abbiamo consegnato un messaggio di solidarietà anche a nome di "Critica sociale" e dei tanti giornalisti che dall'Italia seguono con affetto l'attività dei colleghi russi che lavorano in questa sorta di trincea.

Nel pomeriggio di oggi, militanti di Annaviva hanno seguito da vicino il "rally delle opposizioni", vietato dalle autorità cittadine. La municipalità di Mosca vieta (con la risibile scusa di un'esibizione di ciclisti) una manifestazione che ha al centro la difesa dell'articolo 31 della Costituzione russa, che dovrebbe garantire il diritto di riunirsi liberamente. Paradossi post-sovietici, anzi staliniani visto che nelle metropolitane moscovite abbiamo "ammirato" slogan del Grande Padre, da poco restaurati. Piazza Triumfalnaja si e' presentata assediata da migliaia di agenti che hanno fronteggiato poche centinaia di pacifici manifestanti. Sono stati sequestrati cartelli che inneggiavano alla libertà e fermati alcuni anziani oppositori. Nel complesso una prova di forza che nasconde la fragilità di un regine che teme ogni più piccola opposizione.

Mentre il presidente Berlusconi va in vacanza a Sochi e Tripoli per siglare accordi sul gas che sembrano minare l'indipendenza della nostra politica estera, Annaviva preferisce questo "turismo responsabile" fatto di incontri con quanti in paesi "non-liberi" come la Russia, si battono per la democrazia e per i diritti umani.Nel nostro piccolo, riteniamo che quest "politica estera" fatta dal basso riabiliti in parte l'immagine di un Paese come l'Italia, un tempo culla e rifugio dei dissidenti e dei diritti umani e ora impegnata a buttare a mare gli immigrati e a tacere sulle violazioni delle libertà nei paesi con i quali ha stabilito rapporti sempre più stretti.

Il nostro turismo responsabile proseguirà nei prossimi mesi. Chi volesse saperne di più ci contatti sul sito http://www.annaviva.com/.

Il direttivo di Annaviva

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