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"Il popolo che rinuncia alla libertà per la sicurezza, non merita e non avrà né libertà né sicurezza" (Benjamin Franklin)

mercoledì 9 febbraio 2011

Italia, mercoledì 9 febbraio 2011: il paradosso! Lo Stato contro lo Stato!

Non ho mai voluto scrivere degli scandali del Presidente del Governo, perché penso che si debba parlare e ci si debba confrontare sui problemi gravi e reali dell’Italia e degli italiani!

Oggi, nonostante continuo a pensare che si debba trovare una sicura via di sviluppo economico, parlare di contrasto al precariato e alla disoccupazione, di politiche giovanili, di rinnovamento sociale, di lotta alla mafia, di potenziamento della ricerca e di sostegno all’istruzione e alla cultura, di ambiente e di energie alternative, ho la voglia e il bisogno di scrivere.

Ma non del “Puttanaio di Arcore”, bensì dei continui attacchi alla nostra Democrazia e alle istituzioni, con cui siamo costretti a confrontarci giorno dopo giorno!

Arriva oggi la decisione della Procura di Milano di presentazione al Gip della richiesta di rito immediato a carico di Berlusca accusato di concussione e favoreggiamento della prostituzione minorile in merito alla telefonata fatta alla Questura di Milano con cui il premier chiese che Ruby, allora minorenne più volte sua ospite, fermata per furto il primo maggio 2010, fosse affidata alla consigliera regionale Nicole Minetti in quanto "nipote del presidente egiziano Mubarak". I pm procedono perché c'è l'evidenza della prova e ribadiscono che la competenza non è del Tribunale dei ministri.

Ed ecco scatenarsi l’ira funesta del Cavaliere: è il delirio!

Minaccia: “Magistrati eversori… Farò causa allo Stato… Per questo schifo e questa vergogna alla fine pagherà lo Stato… La responsabilità dei giudici ci deve essere e noi la faremo".

Queste frasi sono la testimonianza reale della concezione che chi ci governa ha della Democrazia e della sua visione assolutistica e totalitaria dello Stato.

Siamo al paradosso! Le istituzioni contro le istituzioni! Lo Stato contro lo Stato! Ma non è anche lui lo Stato? Farà causa a se stesso? Oppure per il momento anche lui è lo Stato, ma laddove non dovesse essere ancora lui, allora è contro lo Stato? Quindi è istituzione quando le istituzioni sono remissive e concilianti e non lo è più quando le istituzioni lo bloccano?

E la comica non finisce qui, perché sostiene che la Magistratura eversiva, falsa e pretestuosa ha offeso la dignità del Paese e ha portato fango all'Italia.

Tu, Berlusca, sei la vergogna del nostro Paese e tu hai offeso e continui ad offendere la dignità dell’Italia e l’intelligenza degli italiani!

Io voglio un’Italia migliore.

Io voglio l’Italia Democratica, Costituzionale, Libera e Unita!

1 commento:

Anonimo ha detto...

Spero siano le comiche finali. Ma non lascerà senza creare altri danni. Napolitano sciogli le camere e al voto subito, per favore. L'Italia non può più permettersi questo situazione di fango al livello istituzionale. Via il pedofilo puttaniere e amico dei mafiosi dal governo. VDV