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"Il popolo che rinuncia alla libertà per la sicurezza, non merita e non avrà né libertà né sicurezza" (Benjamin Franklin)

sabato 19 febbraio 2011

Santa Elisabetta, si chiude la festa per i 400 anni

Si svolgerà domani sera, nei locali del centro sociale, la celebrazione conclusiva del 400esimo anniversario della fondazione di Santa Elisabetta, nel 150esimo dell’unità d’Italia. I festeggiamenti, iniziati lo scorso anno, per ricordare quel 15 febbraio del 1610, quando venne concessa la “Licentia populandi”, che segnò la nascita dell’attuale paese, si concluderanno con una manifestazione organizzata dal comune di Santa Elisabetta.

Previsti diversi interventi: primi fra tutti quello del sindaco Emilio Militello, del presidente del comitato organizzatore, Nino Gazziano, del presidente del consiglio comunale Gigi Milioto e dell’assessore alla Cultura Giuseppe La Porta. Previsti anche due momenti di intrattenimento con le esibizioni, a titolo gratuito, dell’artista raffadalese Mimmo Galletto e del cantante e musicista Nino Seviroli. Nel corso della serata ci sarà la consegna di pergamene speciali agli ex sindaci di Santa Elisabetta e ad alcuni emigrati sabettesi. E in conclusione, prima della degustazione di alcuni prodotti tipici locali, la proiezione di un documentario di Mimmo Mangione.

Per l’occasione, su proposta dell’amministrazione comunale, Poste Italiane, metterà in vendita uno speciale annullo postale (francobollo e cartoline) dedicato ai 400 anni di Santa Elisabetta.

“Siamo fieri e orgogliosi della nostra storia – ha dichiarato il sindaco Emilio Militello - e per questo motivo abbiamo voluto dare, in questo anno di celebrazioni, il giusto risalto che tale evento meritava e a conclusione, voglio ringraziare tutti coloro che si sono impegnati nella riuscita delle varie iniziative che hanno degnamente onorato i nostri primi quattro secoli di storia”.


2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ho partecipato all'evento ieri sera. Poche persone coinvolte forse perchè il tutto è stato piegato esclusivamente su due famiglie trasferitesi in parte o per tutto altrove.La santa elisabetta vera non è nemmeno stata sfiorata ne ricordata ne messa in risalto. Tutto è girato appunto su due famiglie, indovinate quali.Senza fare polemica è stata una brutta anzi bruttissima chiusura. Santa Elisabetta non è stata minimamente coinvolta su questo evento. Non è una critica a chi ha lavorato materialmente all'iniziativa anzi a loro dobbiamo dire grazie ma al taglio che è stato dato sin dall'inizio. Nessuna ricerca seria sui sabettesi nel mondo e i loro successi, nessuna ricerca storica sui nostri paesani. Lo sapevate che noi abbiamo avuto un combattente partigiano che ha fatto la resistenza? No. Era lo zio di mia moglie il fratello del padre. Si chiamava Salvatore Milioto "U partigianu". E i tanti sabettesi partiti verso le americhe o verso l'europa a cercare fortuna qualcuno di questi è stato ricordato? No. Molti di questi hanno raggiunton traquardi importanti. E i sabettesi che hanno fatto, nel secondo dopoguerra, le lotte contadine per la terra sfidando i mafiosi gabellieri? No. per citarne alcuni. La storia di Santa Elisabetta non è la storia di due famiglie "nobili" ma è la storia del popolo, della povera gente, dei pastori, dei condtadini, degli artigiani, dei piccoli commercianti, ed è una storia bellissima fatta di successi e di insuccessi ma sono storie di vita vera. VDV

Anonimo ha detto...

Tarsu a Santa Elisabetta. Catalano: “Il sindaco e la giunta rinuncino all’indennità di carica”
Scritto da Redazione Emergenza rifiuti, News, Santa Elisabetta, Ultime
19 feb 2011 | 15:10 | letto 352 volte | Stampa questo articolo Stampa questo articolo

L’ex vice sindaco di Santa Elisabetta, Carmelo Catalano, invita il sindaco del paese Emilio Militello a partecipare lunedì all’assemblea dei soci dell’Ato Gesa 2, per far propria la proposta del sindaco di Porto Empedocle Lillo Firetto di tornare alla gestione comunale del servizio della raccolta dei rifiuti.
A tal proposito Catalano dichiara: “Fino al 2008, l’ATO Gesa, forniva al comune di Santa Elisabetta un autocompattatore e due operai, una spazzatrice tutti i giorni, una spazzatrice grande per il sabato in occasione del mercato settimanale, e i lavacassonetti. Allora le bollette non superavano le 180 euro annue a famiglia.
Oggi, con questa Amministrazione abbiamo un servizio dimezzato, un solo autocompattatore e due operai, e le bollette sono lievitate dell’80%.
Nel bilancio comunale, grava una spesa di quasi 60mila euro all’anno per l’indennità di carica da corrispondersi al sindaco e alla giunta.
Il sindaco si era impegnato sottoscrivendo un programma elettorale, a dimezzare il costo della politica. Ma così non è, visto che la precedente amministrazione non percepiva indennità, e quella attuale costa 10milioni di lire al mese!!
Le somme percepite per l’indennità potrebbero essere destinate al capitolo di gestione della nettezza urbana sollevando le famiglie dalla pressione di una tassa che non è proporzionale al servizio reso”.