Parla come un bambino al primo giorno di scuola Silvio Berlusconi.
Peccato che abbia dimenticato che il suo governo è in carica già da due anni e mezzo.
Peccato che abbia dimenticato che per otto anni, negli ultimi dieci, il paese è stato sotto la sua guida.
Riforma della magistratura, Riforma fiscale, Federalismo, Sicurezza e Mezzogiorno: Lo stesso programma che da 15 anni continua a ripresentare agli occhi degli italiani.
“Un programma ormai diventato come la Salerno–Reggio Calabria”, afferma il deputato Adornato dell’Unione di Centro.
Parla di crisi economica. Ne parla come se l’Italia non l’avesse conosciuta: dimentica i 500 mila lavoratori che hanno perso il posto, dimentica i 300 mila cassaintegrati che lo perderanno a breve, dimentica che un giovane su tre oggi non riesce a trovare più lavoro, dimentica i richiami di Confindustria e della Marcegaglia, che lamentano la totale assenza del governo nei problemi del settore industriale.
Parla di ridurre la pressione fiscale e di inasprire la lotta all’evasione. Solita barzelletta e solita storia che si ripete dal ’94.
Parla di Federalismo, quando negli ultimi due anni non ha portato avanti nessun progetto di sviluppo. “Dove sono i conti per attuare un federalismo che sia uguale in Lombardia come in Campania?” Chiede l’onorevole Bindi del Pd.
Parla della magistratura. Lamenta di processi troppo lunghi e di un super potere da parte dei magistrati, i quali interferiscono con il lavoro del governo: dimentica che è anche grazie a leggi come la Cirami, da lui intromessa nel 2001, che i processi diventano lunghi fino a cadere in prescrizione. Strano però una tale labile memoria, da parte di chi ha visto cadere così ben 6 suoi processi.
Dimentica che le indagini che lo riguardano non sono risalenti agli ultimi anni, da quando nel 2008 ha ripreso il potere. Solo così si potrebbe comparare l’immunità di cui si vuole avvalere a quella che godono i premier di altri paesi democratici. Peccato che i fatti che lo riguardano risalgono a ben prima della sua elezione e che non abbiano nulla a che fare con il suo lavoro legislativo.
Parla dei problemi del Mezzogiorno. Rievoca il Ponte sullo stretto come la grande opera che risolleverà la Sicilia dai suoi problemi, che allaccerà l’isola all’Europa, che rifocillerà l’economia del mezzogiorno e risolverà i problemi di comunicazione. Minchia!
Parla di Sicurezza. Dice che negli ultimi anni sono stati arrestati 27 tra i 30 criminali più ricercati in Italia. Parla di 16 miliardi di euro sequestrati alle associazioni mafiose. Come se avesse partecipato ad ogni blitz, come se avesse pedinato egli stesso ogni ricercato. Dimentica il lavoro dei magistrati e delle forze dell’ordine a cui va davvero il merito di questi successi, nonostante i numerosi tagli attuati dal ministro Tremonti. “Uomini che”, come riferisce l’onorevole Donati dell’Idv, “hanno lottato contro tutti, contro le stesse azioni del governo, per la sicurezza della nazione.”
Parla di duri colpi inflitti a Cosa Nostra, Camorra e ‘Ndrangheta. Dimentica che, solo pochi giorni fa, ha impedito ai magistrati di utilizzare delle intercettazioni fatte ai boss della camorra, solo perché tra gli interlocutori di quelle telefonate, spuntava il sotto segretario dell’Economia, Nicola Cosentino.
E’ così che il governo interviene per combattere la mafia?
Gli amici a cui baciava le mani … quelli no … quelli non li dimentica.
Parla… e non parla.
Non parla del problema dei rifiuti a Napoli.
Non parla della rivolta delle Università, dei Sindacati e degli Industriali.
Non parla delle lotte di dossieraggio delle ultime settimane.
Forti le dichiarazioni di voto di Bersani: “Berlusconi si ripresenta in Parlamento dopo due anni, dal giorno del suo insediamento, in cui aveva ripetuto 20 volte la parola crescita. Oggi ha riproposto lo stesso discorso, nessuna nuova parola, nessun nuovo progetto, solo l’opposto di quanto allora aveva promesso: forte calo economico e distacco del paese rispetto agli altri dell’unione europea”.
Il leader del Pd chiede “un solo punto… una sola cosa buona attuata dal governo.” Accusa Berlusconi di dare “la colpa e le responsabilità dei problemi dell’Italia ai comunisti, ai precedenti governi, ai magistrati e ai Rom”, e continua: “quanti anni ancora dovete governare l’Italia affinché le responsabilità siano vostre?”. Inoltre invita il premier “ad andare assieme a Napoli per vedere come è stato risolto il problema dei rifiuti, ad andare assieme all’Aquila per vedere come procede la ricostruzione.”
Il presidente del Pd, l’onorevole Bindi, oltre a dichiarare la sfiducia del partito ad “un uomo che ha bisogno di andare avanti perché i suoi progetti personali non sono ancora completi," chiede al premier "di dare le dimissioni, affinché si costruisca un governo tecnico, con il quale lavorare per una nuova legge elettorale e presentarsi in primavera agli elettori.”
Nessun regalo da parte di Antonio Di Pietro il quale, più volte richiamato all’ordine dal presidente della Camera, ricorda a Berlusconi i problemi giudiziari e il conflitto di interessi che lo riguardano, definendolo uno “stupratore della democrazia”. Duro anche il suo collega Leoluca Orlando: “Berlusconi chiede un voto di fiducia affinché si continui a non far luce sul suo passato né sui giornali, né tantomeno nelle aule di tribunale.”
Il regalo però gli arriva dai parlamentati comprati dall’Udc, dall’Alleanza per l’Italia e dal nuovo gruppo nato dalla scissione del Pdl, Futuro e Libertà.
342 a favore, 275 i contrari e 3 astenuti.
Buon Compleanno caro Presidente.
Condoglianze cara Italia.
2 commenti:
Qualcuno gli tolga tutto... o faccia in modo di non farlo ritornare al Governo con delle leggi che glielo impediscano!!
Parlamento pulito!!
Ma poi vedi come ci contraddiciamo!!
Vogliamo Berlusconi a casa, ma se ci toccano i nostri, avanti con le barricate!!
Che poi è il succo di quello che abbiamo voluto dire in questi giorni!
Deve essere una lotta INCONDIZIONATA, se siamo sporchi pure noi come possiamo andare avanti!!
Se Bersani si fa una passeggiata con Berlusconi in Campania, non trova pure Bassolino?
Vedi caro Francesco dove sta il punto...
pulizia , nuove idee.. facce nuove.
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