Ieri mattina il Tar di Palermo si è pronunciato circa i ricorsi riguardanti le scorse elezioni amministrative di Santa Elisabetta.
E' grande la soddisfazione per la decisione della giustizia amministrativa, in merito al ricorso proposto da Francesco Carruba nei confronti del Sindaco Emilio Militello, nei miei confronti e dei Consiglieri comunali Giuseppe Di Vincenzo, Stefano Marsiglia. Soprattutto dopo le tante polemiche scoppiate in paese e le tante parole dette e scritte da molti, che facevano pensare ad un complotto o a brogli elettorali, contro i Presidenti delle sezioni elettorali, contro il Sindaco e l'Amministrazione comunale.
"Il Tribunale Amministrativo Regionale della Sicilia, Sezione seconda, definitivamente pronunciando, dichiara inammissibile il ricorso principale e improcedibile il ricorso incidentale in epigrafe. Condanna il ricorrente principale al pagamento delle spese del giudizio, che liquida in favore delle parti costituite, che liquida nella complessiva somma di euro quattromila, oltre IVA e CPA come per legge. Ordina che la presente sentenza sia eseguita dalla Autorità amministrativa. Così deciso, in Palermo nella camera di consiglio del giorno 7 ottobre 2009".
E' questa una parte del dispositivo di sentenza del Tar di Palermo, che io cito per chiarezza e completezza di informazione.
Adesso Santa Elisabetta ha un Sindaco e un'amministrazione comunale, legittimati dalla giustizia amministrativa. Ci si aspetterebbero delle scuse e gli auguri di buon lavoro, che non sono mai arrivati dalla parte avversa e che io credo che non arriveranno mai. Ma chiedo che adesso si faccia silenzio! Che si faccia in modo che si possa lavorare in serenità e tranquillità per il bene di Santa Elisabetta e dei sabettesi.
Diverso l'esito della decisione dello stesso tribunale, in merito al ricorso proposto da Francesco Catalano nei miei confronti. Sempre per chiarezza e completezza di informazione e visto che chi scrive è la diretta interessata, perciò informata sui fatti meglio di chiunque altro, il Tar ha deciso di accogliere il ricorso proposto da Francesco Catalano, ma anche il controricorso, in termini tecnici “ricorso incidentale”, proposto da me, Giovanna Iacono, contro il ricorrente principale.
"Visto il ricorso con i relativi allegati; visto l'atto di costituzione in giudizio di Giovanna Iacono ed il ricorso incidentale da questa proposto; viste le memorie difensive; visti tutti gli atti della causa, il Tribunale Amministrativo Regionale della Sicilia, Sezione seconda, riservata al definitivo ogni pronuncia in rito, in merito e sulle spese, dispone che il Servizio elettorale dell'Assessorato regionale degli Enti Locali della Regione Siciliana, esegua la verificazione indicata in motivazione, nei termini e con le modalità ivi specificate. Per l'ulteriore discussione della causa fissa l'udienza del 27 gennaio 2010. La presente ordinanza sarà eseguita dalla Giustizia amministrativa. Così deciso, in Palermo nella camera di consiglio del giorno 7 ottobre 2009".
1 commento:
Militello: “Voglio essere il sindaco di tutti i sabettesi”
Scritto da Redazione Dai Comuni, Politica, Santa Elisabetta, Ultime
9 ott 2009 | 21:42 | | Stampa All’indomani della sentenza del Tar di Palermo che ha respinto il ricorso del suo rivale Francesco Carrubba, confermandolo così alla carica di primo cittadino, il sindaco di Santa Elisabetta Emilio Militello ha voluto commentare la sentenza. “È andata come avevo previsto – afferma Militello – l’avevamo detto subito che tutte le illazioni e le voci su presunti brogli, erano del tutto infondate e la sentenza del Tar lo ha confermato. Ero tranquillo e in questi mesi ho lavorato con serenità perché ero sicuro dell’operato dei presidenti dei seggi elettorali. Dispiace soltanto che si sia seminato odio in paese dividendo le nostre famiglie, su questioni inesistenti. Carrubba per me rimane un amico e una persona del tutto rispettabile e sono pronto a collaborare con lui. A questo proposito – ha concluso Emilio Militello – da oggi in poi, cercheremo di lavorare per superare i dissidi di questi ultimi mesi e cercare, tutti insieme, mettendo da parte odi e contrasti, di trovare soluzioni ai problemi del nostro comune, senza guardare all’appartenenza politica; lo avevo promesso, e intendo mantenerlo, che voglio essere il sindaco di tutti i sabettesi”.
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