Dopo aver dato parola al cordinatore del PD, Totuccio Trapani, noi Giovani Democratici continuiamo il nostro cammino in cerca di risposte tra i vari esponendi dei partiti del nostro paese.
Nuova tappa a casa Milioto, dove abbiamo intervistato l'ex Sindaco Girolamo Milioto.
I prossimi intervistati sul piano politico saranno Stefano Gueli, esponende dell'Mpa, e Raimondo Rizzo, giovane del Pdl.
Se avete domande da porci (porci non nel senso animale), potete lasciarli tramite commenti (come ha già fatto in passato "un sabittisi"), o tramite e-mail all'indirizzo gdsabettesi@gmail.com
Buona Visione e commentate pure...
4 commenti:
Mi ero ripromesso di non parlare delle azioni del passato dei nostri politici,in quanto voglio guardare avanti. E credo che la stessa cosa vorrà fare la nostra coalizione, per il semplice fatto che non converrebe a nessuno fare niente per altri cinque anni.
Ma non mi venite a dire che dobbiamo pure ringraziarvi perchè vi state candidando, o perchè in passato, ci avete permesso di non circolare sullo sterrato, o perchè avete messo qualche recinzione e aperto al traffico qualche strada a impatto economico prossimo allo zero!
Non è forse chiedere un pò troppo? Non sarebbe un pò più simpatico evitare di dirle certe cose? Tralaltro, di strada ce ne sarebbe una che servirebbe davvero, cioè quella che collega "a buffa" con Agrigento, che esce fuori ad ogni elezione e poi di nuovo giù, in fondo al cassetto!
Su Cuffaro, come si può aspettare la Cassazione, possibilmente con un Carnevale presente, così si potrebbe pure aspettare la prescrizione... già che ci siamo!
In Italia sfortunatamente non abbiamo neanche la sanzione reputazionale, il che è un modo gentile per dire che viviamo nell'isola dei pirati,come dice Piero Ricca.Ciao
"Sanzione reputazionale"??? cosa sarebbe?!
un sabittisi...
Ciao.
Effettivamente è un argomento complicato, ma molto affascinante. Non ti nascondo che è un termine che conosco da poco,per il quale ho fatto delle ricerche e che ho sentito per la prima volta da Piero Ricca (cerca su youtube e fatti due risate) ed è un concetto proveniente dal vasto campo delle misure di autoregolamentazione dei mercati. Il concetto in parole povere è questo: un società ha commesso un reato nella sua attività,per il quale viene condannata. In Italia,male che vada, riceve una sanzione pecuniaria, in carcere non ci va a finire mai nessuno, ma non gli viene negato di partecipare ad altri appalti, possibilmente nello stesso campo dove ha commesso il reato. Capisci che in Italia ci sono società che si macchiano di molteplici reati e poi ce le rotroviamo sempre dovunque, vedi Ipregilo. Può essere applicato anche ad un amministratore di banche come Geronzi,che è sotto processo in mezza dozzina di città ed è coinvolto nelle meno limpide avventure finanziarie degli ultimi dieci anni, ed è a capo di Mediobanca. La sanzione reputazionale ha proprio l'obbiettivo di regolare l'entrata nel mercato di tali imprese, o l'accesso di certi individui ad alcune cariche, in quanto la presenza stessa di un amministratore che subisce il danno reputazionale all'interno della Banca, recherebbe un danno economico enorme, perchè ci sarebbero meccanismi di pubblicità che direbbero a caratteri cubitali che Tizio è un Bancarottiere,e soprattutto i mercati esteri percepirebbero malissimo la cosa. Capisci che in Italia questo meccanismo sarebbe molto utile, senonaltro come deterrente, ci penserebbero più di una volta. In realtà il concetto è molto più vasto, ma capisci che applicato in parte alla politica,cioè le fedine penali sporche a casa, porterebbe innumerevoli vantaggi alla pulizia del Parlamento e di altri organi istituzionali. Invece,in Italia, addirittura gli diamo l'immunità e gli facciamo le leggine ad hoc.
A proposito di leggine marchio d'hoc Berlusconi,di cui pochi se ne accorgono,leggiti sto link
( http://www.repubblica.it/2008/10/sezioni/economia/parmalat-richiesta-pm/norma-salvaprocessi/norma-salvaprocessi.html )
All´estero scatterebbe intanto la cosiddetta "sanzione reputazionale",oltre alle altre che puntualmente in Italia non arrivano. Infatti in america sono temutissime. Certo,il mercato Europeo è molto più vasto, però il principio è quello. Una forma di sanzione reputazionale la potrebbe esercitare l'informazione, sbattendo in prima pagina certe notizie,invece li promuovono ai vertici degli istituti perchè sanno che non si scandalizzerebbe nessuno! Paradossalmente avrebbe molti più effetti nella politica, in quanto economicamente il comportamento scorretto può portarti a guadagnare di più del danno reputazionale, ad addossare tutta la colpa all'amministratore e tu ne esci quasi pulito, un pò come la Juve con Moggi!!! Anche se li il danno di immagine e economico c'è stato, ma in parte! Ecco,l'esempio calza a pennello: una specie di retrocesione in serie C o peggio, per le imprese e gli amministratori fraudolenti!!! Spero di essermi spiegato decentemente, perchè ti ripeto il tema è vasto e controverso. E' il principio che affascina: questi non possono fare i furbi e male che vada cavarsela con una promozione in Parlamento. Alla prossima.
Grazie Ago...ti sei spiegato perfettamente...ho l'impressione che "Report" della Gabbanelli abbia fatto scuola...il concetto di "sanzione reputazionale" in Italia avrebbe semplicemente un effetto devastante, ma in senso positivo...almeno per noi poveri mortali...viceversa sarebbe mortale per i soliti noti della politica e della finanza...da noi hanno praticamente depenalizzato il falso in bilancio, in America la pena prevista può arrivare ai 30anni...30!!!chissà se Tanzi o Cragnotti si sarebbero compotati allo stesso modo se la legislazione in Italia fosse stata quella di qualche anno fa o se si potesse applicare la "sanzione" di cui scrivi tu...mi sa che da noi sarebbe una pura illusione...una chimera irrangiungibile...a presto.
un sabittisi...
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