La notte del 9 Maggio ‘78…
a Cinisi, un piccolo paese vicino Palermo, viveva un giovane che tutti nella zona conoscevano: Peppino Impastato…
Peppino era conosciuto perché era uno che combatteva contro il potere mafioso che attanagliava il paese.
Peppino era conosciuto perché era l’unico ad avere il coraggio di ribellarsi, contro i “potenti”, contro la sua stessa famiglia.
Peppino era conosciuto perché aveva fondato una radio… e tramite quella radio faceva sentire la sua voce… tramite quella radio faceva sentire la verità.
Peppino era conosciuto perché scriveva… Peppino scriveva che “La mafia è una montagna di merda!”.
Peppino, quella notte, quella del 9 Maggio ’78, veniva ammazzato, attaccato alle rotaie di una ferrovia e fatto saltare in aria con il tritolo.
Peppino oggi, a 31 anni di distanza è ancora vivo… negli occhi di chi lo ha conosciuto in vita, e di chi lo ha conosciuto dopo la sua morte.
Peppino Impastato è ancora vivo nei cuori di chi vive nella sua stessa speranza: una Terra senza Padroni.
« Nato nella terra dei vespri e degli aranci, tra Cinisi e Palermo parlava alla sua radio,
negli occhi si leggeva la voglia di cambiare, la voglia di giustizia che lo portò a lottare,
aveva un cognome ingombrante e rispettato, di certo in quell'ambiente da lui poco onorato,
si sa dove si nasce ma non come si muore e non se un ideale ti porterà dolore. »
A Peppino Impastato... noi Giovani Democratici Sabettesi abbiamo dedicato questo video...
3 commenti:
Domani mattina... cioè x chi lo leggesse appunto in mattinata... sabato mattina... se siete a santa elisabetta e vi siete appena svegliati... e avete acceso il computer per vedere cosa si dice sui blog del nostro paese... appena finirete di leggere quest'ultimo intervento... appena finirete di vedere il video che abbiamo creato... appena finirete di leggere queste mie parole... andatevi a lavare bene la faccia... uscite da casa e fatevi una passeggiata in piazza... non ci sarà il mercato domani... non ci sarà dunque bisogno di inoltrarsi tra la gente e le bancarelle fino ad arrivare al bar di calò... arrivati lì prendetevi un caffè... poi vi affacciate dalla porta e guardate dritti di fronte a voi... c'è la sezione del Pd lì... guardate bene in alto... ci sono alcune parole scritte in rosso...
Leggete pure quelle e poi, guardando verso il cielo, sussurrate: "Grazie Peppino"...
Io sono sveglia già in mattinata ma a prendere il caffè fino al bar di Calò non posso andare. Immagino già la scritta. Allora il caffè lo prenderò in un bar del centro e, immaginando la tua scritta di rosso sangue, pensando a Peppino, guarderò ank'io il cielo sussurandogli "Grazie"!
http://www.antimafiaduemila.com/content/view/14892/78/
Per il 19 luglio di quest'anno, sarà una domenica, come 17 anni fa, insieme alle redazioni di www.19luglio1992.com e di ANTIMAFIADuemila e a tanti altri amici e compagni di lotta si sta organizzando una manifestazione nei luoghi della strage.
Si vuole così quest'anno evitare che, come più volte è successo nel passato, delle persone che spesso indegnamente occupano le nostre Istituzioni arrivino in via D'Amelio a fingere cordoglio ed assicurarsi così che Paolo sia veramente morto. Vogliamo impedire che si celebrino riti di morte per chi, come Paolo Borsellino e i suoi ragazzi, è oggi più vivo che mai.Da Via D'Amelio, con quell'agenda rossa in mano,come quella segreta di Borsellino, andremo al Castello Utveggio, il posto dal quale una mano, che non era la mano di una mafioso ma di chi con la mafia ha stretto un patto scellerato, ha inviato il comando che ha fatto a pezzi Paolo e la sua scorta.
Io farò di tutto per liberarmi in tempo degli esami,e così scendere in tempo. Iniziamo a diffondere questa iniziativa e vediamo quanti ragazzi riusciamo a coinvolgere.
Che ne dite? Ciao
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